Lazy ha scritto:
cerchiamo di non far diventare la discussione hard vs soft se no non esce nulal di produttivo.
bhè per quella c'è già un bel thread!
viewtopic.php?f=32&t=1206Lazy ha scritto:
è innegabile che si sale per scendere e non si scende per salire, ma il senso della discussione è diversa...
lo dice anche il titolo del 3d il problema sono gli scarponi soft...
in effetti rimanere in tema è difficile perchè per giustificare alcune scelte, che senso non ne hanno, bisogna allargare la visuale.
è vero, inutile negarlo, lo scarpone soft, seppur molto migliorato con deluxe e fitwell, non è certo lo strumento ottimale in salita.
anzi è vero che il passo è inevitabilmente più corto, colpa anche dello spoiler. forse si potrebbe migliorare inserendo una sorta di "taglio a soffietto" nello scafo all'altezza della caviglia (tanto poi con gli strap in discesa si ridurrebbe il movimento), meglio ancora sarebbe poter togliere e mettere gli spoiler degli attacchi con una certa rapidità (tanto per quello che aiutano nei traversi meglio non averli). sarebbe d'obbligo migliorare i rampant, meglio voilée che spark, ma sono sempre un ribrezzo, tecnologicamente non sono nulla (mi viene in mente un attacco skialp per nulla rivoluzionario in cui lo sciatore poteva decidere se far ripiegare in sù o in giù le punte così da evitare continue soste per togliere/mettere).
temo che la maggior parte delle ditte non investa in tecnologia perchè già l'ambiente skialp è assurdo (mercato di media entità ma con richieste allucinanti), figuriamoci in un mercato più ridotto come lo snò. però qualche bella sopresa c'è (fitwell) ed anche qualche colosso si muove (JJ) quindi perchè disperare.
andando fuori tema aggiungo questa riflessione: l'altro giorno scendendo in un canale un po' strettino e pendente godevo come un riccio nel girare stretto con buona fluidità. pur essendo andato con l'hard tanto tempo non credo saprei mantenere la medesima naturalità nella sciata con scarpone skialp e attacco rigido. poi probabilmente nello spazio largo e nei curvoni credo che le differenze nemmeno si scorgano. però è quel senso di "non-difficoltà" che agisce sulla mente e che ti fà tentare anche passaggi più difficili con una certa dimestichezza, che spesso, aiuta più della tecnica a superare il passaggio stesso. questo il motivo per cui continuo a scegliere il soft.