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Dopo un’attesa di mesi siamo finalmente riusciti a mettere le mani sulle due principali novità 2010 nel campo delle splitboard: gli attacchi Spark Fuse gli attacchi Voile Light Rail.

Immagine

La stagione è praticamente finita ma a causa dell’enorme richiesta di questo tipo di attacchi da parte dei clienti statunitensi per i Fuse e di ritardi nella produzione dei Light Rail è stato possibile averli, praticamente in esclusiva, solo qualche settimana fa per poterli finalmente valutare di persona e non solo in foto.

Entrambi gli attacchi sono stati progettati specificatamente per le splitboard con sistema di interfaccia Voile. Lo scopo principale è quello di eliminare la piastra forata sostituendola con la base stessa dell’attacco. Tale soluzione consente, in linea generale, una considerevole diminuzione del peso totale (il quanto dipende dal peso dell’attacco abitualmente utilizzato), un abbassamento del baricentro, una maggior rigidità laterale nella fase di salita ed una miglior sensibilità nella fase di discesa.

Il principio su cui si basa l’innovazione è lo stesso: integrare nella base stessa dell’attacco le guide che consentono di riassemblare la tavola e garantirne l’unione in discesa.

L’attacco Spark Fuse ottiene questo risultando mediante rimozione del materiale in eccesso lavorando per asportazione un parallelepipedo di alluminio. Il Voile Light Rail lo ottiene mediante stampaggio e piegatura di una lastra di alluminio.

Spark Fuse:

Immagine

Galleria fotografica

Il Fuse è disponibile in 3 misure:

  • Small: per piedi fino al 38
  • Medium: per piedi dal 39 al 44,5
  • Large: per piedi superiori al 44,5

La misura media pesa 995 grammi (singolo)

La base dell’attacco medium è più larga e più lunga di quella dell’attacco small. Invece la base del medium e del large sono lunghe uguali, il Large è solo un po più largo e ha uno spoiler leggermente diverso. La base dell’attacco è perfettamente piana e liscia e riporta il logo della spark.

Sul Fuse è possibile regolare la lunghezze delle strap mediante due viti ed è possibile spostare l’archetto rispetto alla base per adattarlo al meglio al proprio scarpone. Non è possibile regolare la posizione della strap anteriore rispetto alla base.

La qualità delle strap e dello spoiler non è a livello dei migliori attacchi in commercio ma è tuttavia soddisfacente.

Lo spoiler ha un ingegnoso (e molto comodo!) sistema di regolarne l’inclinazione. Si tratta di un blocchetto di plastica infulcrato fuori asse rispetto al centro in modo da consentire una diversa inclinazione dello spoiler a seconda della sua posizione. Questo è molto comodo per poter avere lo spoiler in posizione verticale in salita e inclinato in discesa su 3 diverse angolazioni semplicemente ruotando il blocchetto.

Il perno di chiusura resta bloccato in posizione in quanto va a chiudersi tra la strap e lo scarpone, evitando in questo modo che si possa sfilare. Vi è anche un cordino di sicurezza in nylon che ne impedisce la perdita quando sfilato.

Il Fuse non è compatibile con i rampant Voile, pertanto è necessario acquistare i rampant della Spark, simpaticamente chiamati “Mr. Chomps”. Tali rampant pesano 237 grammi (il singolo) e sono molto ben fatti e curati.

Hanno l’enorme vantaggio di poter essere montati senza dover togliere l’attacco dalla tavola e, con un po di pratica, è possibile metterli senza nemmeno dover togliere il piede dall’attacco. Sono anche loro dotati di alzatacco, in tal modo riescono sempre a fare ben presa nella neve con tutta la loro lunghezza, anche quando si usa l’alzatacco della tavola. Chi fosse abituato ad usare i rampant Voile solidali con la tavola incastrandoli sotto l’alzatacco non potrà fare altrettanto con i Mr. Chomps in quanto non è previsto il sistema di bloccaggio.I “denti” dei Mr. Chomps sono piuttosto corti, qualche mm in più potrebbe essere comodo in alcune situazioni. Per poter montare i rampant è necessario sostituire lo spessore di plastica presente sotto il puntale Voile con uno piatto fornito insieme ai Mr.Chomps. Tale operazione è semplicissima (basta svitare 3 viti) e va effettuata solo la prima volta a casa.

L’attacco si presenta molto bene a livello estetico e con alcuni accorgimenti molto interessanti (due su tutti i rampant e la regolazione dello spoiler), paga un po sulla qualità delle strap e dello spoiler.

Voile Light Rail:

Immagine

Galleria fotografica

Il Light Rail è disponibile in 2 misure:

  • Small: per piedi dal 36 al 40
  • Medium/Large: per piedi dal 40 al 47

La misura Small pesa 892 grammi (singolo), la Misura Medium/Large pesa 923 grammi (singolo)

La base dell’attacco è larga uguale in entrambe le misure, quella del Medium/Large è ovviamente più lunga. La base è dotata di ampie aperture rettangolari per alleggerirlo ed evitare la formazione di ghiaccio e zoccoli di neve.

Sul Light Rail è possibile regolare la lunghezze delle strap mediante una comoda levetta senza necessità di utensili ed è possibile spostare l’archetto rispetto alla base per adattarlo al meglio al proprio scarpone. Inoltre è anche possibile regolare la posizione della strap anteriore rispetto alla base. La qualità delle strap e dello spoiler è medio-alta. Lo spoiler è regolabile nell’inclinazione mediante una levetta molto simile a quella per regolare la lunghezza delle strap.

Il perno di chiusura resta bloccato in posizione mediante una “graffetta” che lo blocca, come tutti i perni Voile. Vi è anche un cordino di sicurezza in acciaio che ne impedisce la perdita quando sfilato.

Il Light Rail è ovviamente compatibile con i rampant Voile (259 grammi il singolo), ma solo con quelli arancioni o le ultime versioni di quelli grigi. In caso si possedesse un vecchio rampant e non si volesse acquistarne uno nuovo sarà necessario segare un pezzetto di alluminio per renderlo compatibile. Quando si usa l’alzatacco il rampant resta sollevato e solo una minima parte dei denti va a far presa sulla neve.

L’attacco, come tutta l’attrezzatura Voile, è apparentemente un po grezzo ma, ad una più attenta analisi, si nota come sia stato ben studiato in un’ottica di massima affidabilità e funzionalità.

E’ possibile installare un cordino, dotato di una guaina rigida arancione, in appositi fori presenti nei cricchetti, in modo da poter liberare il piede con un singolo gesto tirando il cordino arancione. Non sappiamo (ne vogliamo sperimentare) se questa soluzione sia un effettivo vantaggio in caso di valanga come dichiarato e pubblicizzato da Voile, tuttavia è molto comodo e rapido per uscire dagli attacchi.

Confronto e prova sul campo:

Immagine

Galleria fotografica

A causa della stagione avanzata abbiamo avuto modo di provare gli attacchi solo per poche uscite, tuttavia le impressioni riportate sono ottime per entrambi.

Siamo anche riusciti a provarli in un test comparativo effettuato lo stesso giorno scambiandoceli un paio di volte in salita ed in discesa, in modo da poterli provare a parità di condizioni.

Entrambi gli attacchi sono piuttosto semplici da regolare, il Light Rail è più immediato nella regolazione della lunghezza delle strap non necessitando di utensili. Le dimensioni e gli ingombri sono pressoché identici ed entrambi sono alti uguali rispetto alla tavola.

Nella fase di salita è ben avvertibile la mancanza della piastra in termini di peso, sensibilità e tenuta di spigolo rispetto alla soluzione tradizionale. In un confronto diretto apparentemente il Fuse sembra essere un po superiore nella tenuta di spigolo laterale rispetto al Light Rail, ma sarebbe necessario un test più approfondito, duraturo e magari “scientifico”. Alla vista il Fuse sembra molto più massiccio e dà una sensazione di “rigidità” maggiore, difficile da eliminare dalla testa quando li si utilizza.

In discesa trasmettono entrambi un’ottima sensibilità e sensazione di controllo.

Lasciando le strap un po allentate in salita con il Fuse si ha la sensazione di scivolare un po; il piede, seppur di poco, si muove sulla superficie perfettamente liscia dell’attacco. Ciò non succede con il Light Rail.

La regolazione dello spoiler del Fuse ci è piaciuta moltissimo ed è molto comoda da usare.

Problemi riscontarti:

Con nessuno dei due attacchi abbiamo avuto inconvenienti o problemi di sorta, abbiamo riscontrato un'usura anomala del perno del Fuse, non sappiamo se accade su tutti i modelli o il nostro era in qualche modo difettoso o lavorava in modo anormale. Per il 2011 dovrebbero introdurre anche un puntale dedicato e un perno di materiale diverso.

La base del Fuse si è scolorita in un paio di punti.

Una strap del Light Rail si è consumata in maniera anomala sul bordo

Prezzi:

Il prezzo per entrambi è 299 $; i rampant Voile costano 85 $, i rampant Spark Mr. Chomps 100$

Riassumendo:

Pro Light Rail:
  • Strap e spoiler migliori
  • Possibilità si usare rampant già in proprio possesso
  • Possibilità di usare il rampant bloccato alla tavola
  • Peso leggermente inferiore dell’insieme attacchi+rampant (2364 grammi contro 2464 grammi)
  • Costo inferiore del rampant
  • Minor formazione di incrostazioni di neve e ghiaccio, meno zoccolo tra scarpone e attacco

Contro Light Rail:
  • Apparente minor tenuta di spigolo in salita (da verificare meglio)
  • Complicato mettere e togliere i rampant
  • Con l’alzatacco inserito il rampant prende poco

Pro Fuse:
  • Apparente miglior tenuta di spigolo in salita (da verificare meglio)
  • Estetica (ma è molto soggettivo)
  • Montaggio rampant
  • Tenuta del rampant anche con l’alzatacco

Contro Fuse:
  • Strap e spoiler di qualità non eccelsa
  • Lame dei rampant corte
  • Costo superiore dei rampant
  • Usura perno (ma per il 2011 dovrebbero cambiare materiale)

Abbiamo avuto l’impressione che si tratti di due ottimi prodotti, ideali per chi vuole migliorare le prestazioni in salita senza dover passare agli hard. Tuttavia ci sono parecchi dettagli che potrebbero essere migliorati.

Il costo è sicuramente elevato per entrambi.


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MessaggioInviato: 12/05/2010, 9:37 
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Test Spark Fuse

Test eseguito facendo:
• Val Setus sul Sella (poco dislivello in salita, circa 250 m, molti saliscendi, neve ottima, senza utilizzo di rampanti, neve fresca ottima) (nel video postato qui: http://www.splitboard.it/forum/viewtopic.php?f=31&t=492 c’è qualche minuto di riprese degli attacchi)
• Passo Ombretta sotto la Marmolada (1400 m di dislivello, neve di vario tipo, anche dura, utilizzo dei rampanti anche su neve molto dura, ma poca pendenza, con esito positivo, vedi foto)

Immagine

Qui la pendenza, anche se non sembra, sarà stata superiore ai 35° e la neve era molto dura, i rampanti hanno tenuto bene


• Canale NW di Cima Forada, 900 m di dislivello, vicino alla Val d’Arcia Forca Rossa del Pelmo (3/4 della salita è in comune); salita su neve dura e molto dura, anche su ripido, volutamente non ho montato i rampanti per testare la tenuta: esito molto positivo!

Il tutto con scarponi Burton driver x appena comprati (quindi parecchio rigidi)

Montaggio:
con i pucks invertiti rispetto alle istruzioni l’assetto voilè non va bene, bisogna ridurre la distanza longitudinale tra i pucks, cosa non facilissima con l’allineatore voilè …..la distanza fori – parte posteriore della base spark è inferiore di circa 2 mm; con i pucks posizionati come da manuale non c’è nessun problema, non ho ancora capito come mai ma questo è quello che ho sperimentato…..

Pregi:
• peso: 980 g (migliorabile, si può lavorare ancora sulla base e sulle cinghie)
• minore altezza e rigidità, che consente maggiore tenuta di spigolo (ho valutato un buon 40% in più di tenuta)
• rampanti montabili senza togliere l’attacco e basculanti (minor attrito)

Difetti:
• rondella di tenuta della cinghia anteriore: ignoranza totale! Peso inutile e rischio di perdita del componente in quanto la rondella tende a scivolare nella feritoia della linguetta di plastica, ho risolto temporaneamente il problema con del nastro americano ma certamente mettere delle cinghie del genere su un attacco da 300 $ è assurdo!
• spago di tenuta del perno: si rischia di tranciarlo con le lamine o più facilmente con i rampanti, come minimo andrebbe in kevlar, se non in acciaio come voilè (io ho messo subito il cavetto in acciaio dei voilè)
• perno: a causa dell’attrito sul puntale si consuma molto velocemente; questo è un difetto piuttosto importante che pare sarà risolto l’anno prossimo (speriamo!); non mi piace molto neanche il fatto che non ci sia un sistema per bloccarlo in posizione chiusa, ma non si è mai mollato quando non doveva; anche in questo caso si potrebbe ricorrere al titanio per abbassare i pesi ma ovviamente incrementando i costi; naturalmente conviene avere almeno un perno di riserva in zaino!
• Rampanti con denti meno lunghi dei voilè, ma non ho riscontrato problemi di tenuta
• In alcuni casi si sono verificati problemi di usura degli scarponi nelle zone di contatto con il tassellino interno di plastica di tenuta degli spoiler; anche questo si risolve con il nastro americano ma certamente è un punto importante da segnalare


In discesa non ho notati particolari differenze con attacchi di buon livello.
Ho verificato su http://www.splitboard.com e le mie impressioni coincidono con i test che hanno fatto anche gli americani.

CONCLUSIONI:
La soluzione della base in CNC è ottima: oltre al risparmio di peso queste basi danno un grande vantaggio in termini di tenuta di spigolo in salita; le cinghie non sono buone, meglio sostituirle con quelle di attacchi di alta gamma (Ride o Burton secondo me, o anche Drake); la cinghia grande non è difficile da sostituire, quella piccola di più, deve avere la possibilità di essere avvitata esternamente, non internamente o a incastro come mi pare avvenga sulla maggior parte degli attacchi attualmente in commercio.
Attualmente io uso basi Spark Fuse e cinghie Ride Spi, mi sembra la soluzione migliore con scarponi soft.

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MessaggioInviato: 12/05/2010, 9:37 
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Test Attacchi Voilè Light Rail (LR)

Test eseguito facendo:
• Salita in cima alla Marmolada, Punta Penia, 3343 m, 1300 m di dislivello di cui 600 su pista rigelata, il resto su neve dura, qualche tratto ripido che ha richiesto i rampanti (quelli nuovi arancioni)

Immagine

Su questa neve molto dura ho montato i rampanti già sui 35°


• Discesa per parete N di Punta Penia: fino all’entrata della parete, pendenze fino a 50°, neve buonina, farinosa; sullo scivolo N, sempre con pendenza sui 45° o superiore, neve piuttosto dura, poi da firn a neve pesante e anche marcia.

con scarponi Burton driver x

Montaggio:
con i pucks montati come da manuale l’assetto voilè standard va bene anche per i LR, il perno si infila facilmente e si sente che si blocca bene, con il giusto attrito, né troppo né troppo poco.
Però in questo caso ho notato che gli attacchi sporgevano molto dietro e niente davanti (per questo sul ripido e duro ho avuto qualche problema! E sì che la mia tavola fa 26 al centro!)

Pregi:
• peso: 920 g (la base e i rails non credo siano alleggeribili ulteriormente, mentre molto si può fare sulle cinghie e sullo spoiler credo)
• cinghie migliori di quelle degli Spark (ma ci voleva molto poco)
• peso rampante 220 g, 20 in meno rispetto al Voilè standard e al rampante Spark
• rampante con denti più lunghi rispetto allo Spark
• Perno migliore come materiale e sistema di tenuta
• Montaggio rampante fissato su attacco più semplice rispetto allo standard in quanto è stato sagomato per incastrarsi al punto giusto

Difetti:
• più che un difetto, in confronto agli Spark non si ha maggiore rigidità rispetto alla piastra voilè standard, quindi ai fini della presa di spigolo in salita sul duro cambia ben poco, e i rampanti vanno montati alle prime difficoltà, mentre con gli Spark si riesce a tenere di spigolo il 40% in più
• cinghie molto migliorabili, inoltre in discesa ho avuto molto male ai piedi

Altre osservazioni: sono un po’ perplesso sulla durata degli occhielli dei rails e dei rampanti, mi sembrano piuttosto esigui come spessori, visto che il perno in acciaio si mangia l’alluminio (ad esempio i buchi delle mie piastre dopo 2 anni hanno preso un bel gioco);
dimenticavo....il cordino arancione per sganciare entrambe le cinghie secondo me è un po' una cagata

Note: da verificare la possibilità di sostituire le cinghie con altre migliori; la cinghia grande dei Ride SPI va bene, meglio tenere la linguetta dentata Spark; per cambiare la cinghia piccola invece credo ci siano gli stessi problemi degli spark….

• Conclusioni: l’unico grande vantaggio rispetto all’assetto attacco soft + piastra voilè è il risparmio di peso, ma in termini di presa di spigolo cambia poco o niente, pertanto a parità di costo io sono orientato sullo Spark Fuse, che nonostante i difetti delle cinghie (sostituibili) tirando le somme secondo me è più performante; restano i costi eccessivi per entrambi gli attacchi secondo me

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MessaggioInviato: 12/05/2010, 13:27 
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visto pietro? tanta fatica e nessuno che dice niente....sono già tutti in spiaggia! :lol:

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enrysno ha scritto:
visto pietro? tanta fatica e nessuno che dice niente....sono già tutti in spiaggia! :lol:


quasi quasi mi devo prendere mezza giornata di libero per leggere tutto :)

l'ho letto con il boss che mi girava attorno e forse ho saltato qualcosa ... secondo voi qual'è il piu reattivo e quale ha lo spoiler piu rigido!?!?

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come detto in discesa vanno abbastanza bene entrambi, forse lo spark è leggermente migliore in quanto essendo più basso e più rigido trasmette meglio gli impulsi....e non mi ha fatto male ai piedi come il voilè, però il voilè l'ho usato sul ripido duro

spoiler: un po' + rigido nel voilè ma lo spark non va male, soprattutto è comodo il sistema veloce per regolare l'inclinazione

la differenza si ha in salita dove lo spark batte il voilè sulla tenuta di spigolo, anche se leggermente più pesante (ma cambiando la cinghia anteriore il peso sarà praticamente uguale)

a chi interessa ho provato anche a mettere lo spoiler dei ride spi (di 2 anni fa) sulle basi spark ma non ci va

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MessaggioInviato: 12/05/2010, 14:12 
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:ola:
beh complimenti davvero per il test!!!!!!
che dire.... a questo punto sarei curioso di provarli pure io!!
certo il prezzo rimane un bel ostacolo.... :capelli:
sinceramente poi l´usura dei fuse rimane una bella incognita da non sottovalutare!
come si regola l´iclinazione dello spoiler voilé? é tanto macchinosa?
grazie..

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mi sto inscimmiando dibbbbbrutto


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il problema dell'usura riguarda solo il perno, che però è un componente fondamentale
gira voce che il problema sarà risolto con un puntale con boccola in teflon

qualcosa mi dice che però la soluzione avrà un ulteriore sovrapprezzo...il che non mi pare molto giusto.....

altre considerazioni: le basi spark sono fatte molto bene ma secondo me sono ulteriormente alleggeribili.....

io capisco che sono 2 ragazzi in cantina che lavorano con 4 macchine ma penso che la strategia sia anche quella di far uscire le migliorie un po' alla volta e non tutte subito.....è la schifosa legge del mercato di creare nuovi bisogni...no?

lo spoiler voilè è normale, con la solita levetta di regolazione

dimenticavo: così, ad occhio...mi sembra che il light rail sia meno robusto....ma credo sia un'impressione abbastanza ovvia....nel senso che in caso di forte impulso (vedi ad esempio i crash che ha fatto Sercer) i rails (o meglio le viti che li collegano alla base)potrebbero cedere....mentre la base dello spark, essendo un blocco unico no
riflettendo su questo lo spark potrebbe sollecitare molto di più le boccole rispetto al light rail

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Ultima modifica di enrysno il 12/05/2010, 14:36, modificato 2 volte in totale.

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enrysno ha scritto:
visto pietro? tanta fatica e nessuno che dice niente....sono già tutti in spiaggia! :lol:


Beati loro! :mrgreen:

Lo spoiler più rigido forse è quello del Voile. Il sistema di regolazione dell'inclinazione del Voile è una semplice levetta apribile a mano. Comoda e funzionale, ma a me piace un sacco quella dello Spark, la trovo geniale.

L'usura del Fuse spero sia un problema del modello in nostro possesso. Comunque per l'anno prossimo ci sarà l'opzione di cambiare perno e puntale. Dovrebbero rendere pubblica la cosa a breve.

I due attacchi sono alti uguali rispetto alla tavola, se c'è una differenza è veramente minima (inferiore al mm) e dovuta al diverso spessore della superficie di appoggio del piede.

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MessaggioInviato: 12/05/2010, 15:49 
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Confermo le impressioni positive per il Fuse, appena trovo un po' di tempo scrivo alcune mie considerazioni :Thumbup:

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