kurtsk8 ha scritto:
Il problema della split è il peso e il fatto di montarla per scendere. Il ripellaggio e i traversi. La necessità di coltelli e le inversioni.
Con gli scietti usi il mezzo più efficiente e agile che esiste per muoversi in montagna sulla neve con solo i pregi di avere attrezzi leggeri. Cioè dividi le due funzioni di salire e scendere (che nella split devo essere necessariamente integrate in un unico attrezzo con conseguente "via di mezzo" che non fa bene ne l'una ne l'altra cosa), con gli scietti puoi prenderti quelli più leggeri in salita che tanto servono solo a quello e la tavola che vuoi in discesa (leggera, pesante, lunga, corta, larga, stretta, col rocker, senza ecc. ecc.).
Penso sia molto importante capire cosa si deve fare in montagna perché da ciò è preferibile utilizzare un'attrezzo od un'altro.
Ciò che dici penso sia giusto solo ed unicamente se quando si va in montagna si pensa esclusivamente al cronometro!
5 minuti di riassemblaggio e altrettanti 5 di ripellaggio sono un problema?
Il peso è si un problema della split, ma ad esclusione di gite medio corte dove la tavola in spalla non crea grossi fastidi, su gite dal 1800m di dislivello (positivo) e oltre o su gite da 2 giorni dove già lo zaino senza tavola si attesta sui 15kg i 3/4 kg di tavola in più sulle spalle si sentono eccome!
Sulla virata neanche qui vedo grossi problemi, ad esclusione della Brosse-Elmer, in cui trovo ancora qualche difficoltà, in tecnica classica come non vedo differenza tra uno sci e la tavola (teoricamente avvantaggiata perchè più corta) non vedo che grosse differenze debbano esserci con uno scietto...
Il vero problema della split, e qui mi trovi in accordo, è la scarsa tenuta nei traversi e quindi la necessità di montare i rampant anzitempo rispetto ad un classico sci!
Un enorme difetto degli scietti a parer mio è l'impossibilità di scelta tra soft o hard boot! Senza considerare poi il tracciare in neve fresca, la minor sicurezza in ghiacciaio e la grande inerzia sullo zaino in discesa
Tutto questo non per dire che gli scietti non son buoni a fare nulla ma semplicemente è tutto relativo a come uno vive la montagna