Splitboard.it

A me piace, sono già vincenti per l'idea di per sé, che li porta a surfare dove nessuno lo ha mai fatto. Sarebbe troppo banale abbassarsi a parlare di egoismo di rischiare la vita su pendii fino ad ora ritenuti impossibili, o della curva o della scaletta o della doppia. Quello che più mi colpisce è la loro forza d'animo nel affrontare delle sfide che sono infinitamente più grandi di quelle che un persona normale, come me, potrebbe affrontare. E, il bello, è che sono persone come noi, mica extraterrestri che lo fanno di mestiere.

Sono convinto che imprese del genere ti lascino un bagaglio culturale enorme: la visione del pendio cioè il flash iniziale "guarda là... magari si passa...". Mesi, anni di studio, parlare con chi è andato, capire le condizioni e poi, il tuffo, provare, fallire e infine farcela chiudendo il cerchio. Non credo che dopo ti senti vuoto, della serie "adesso che ho fatto quello ho perso tutto", ma piuttosto cresciuto di spirito, più guru.

La cosa mi tocca ancora di più quando leggo Tardivel 1990, oppure esmpio baud 1970 oppure messner sulle droites 19xx o bonatti sulla nord del cervino 19xx ecc ecc. Gente avanti anni luce, rispetto al periodo in cui vivevano. Pazzesco.

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***IN POWDER WE TRUST***
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Per le mie capacità il discorso non fa una piega, fatica inutile.. per Capozzi è relativo, con le sue capacità può trovarci anche il divertimento.. poi sintetizzo con un detto popolare: "a ogni cujon la so passion"

Porca merda che belle foto. Per me già se vieni giù da lì sei forte, se vieni anche bene in foto sei super.

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In medio stat virtus.

Skill Equipment
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Snowalp Orobie

no way guys: questi qui sono dei GRANDI. Grandi come i pendii che percorrono. Grandi come la botta che mi viene a guardare le foto.
Complimenti senza se e senza ma.
Per me vale quello che dice davide ruf. Non é solo discesa, non é solo sciare; é stare in montagna e farlo in modo completo, totalizzante, intimo e personale.
That's it.

Bravi. Chapeu
alex

ci vuole un gran fegato a fare queste discese!!!
sul fatto che si divertano non lo metto in dubbio..se il livello d'ansia fosse fuori controllo non lo farebbero.
una cosa che però va detta è che non è vero che "sono come noi"...l'altro giorno su FB Davide scriveva che era "back on the mountains" dopo 3 giorni, il periodo di pausa più lungo dell'anno.

Ecco questa è una gran differenza: quando è così possiamo dire che uno lo fa di mestiere, anche se poi ha un altro lavoro, però è innegabile che senza certe frequenze non puoi pensare di essere sempre così sulla cresta dell'onda!!

Io personalmente non so nemmeno se ce la farei ad andare così spesso..forse abitando vicino è tutta un'altra cosa....
Tutto questo non fa che accrescere la stima nei loro confronti...si capisce che per loro questa non è una moda ma un modo di vivere...

complimenti, impresa pazzesca, al di fuori della portata di noi "umani"
è bello vedere che c'è gente che ama il rischio e vuole andare sempre oltre.
magari per loro è tutto normale, ma io mi limito a guardarli e ad ammirarli, grandi!