Zona: Confine Lombardia-Alto Adige
Luogo di partenza: Rif. Pizzini (o Rif. Milano se si sale da NE)
Quota di partenza: 2700 m (o 2600 m)
Dislivello: 1150 m (o 1250 m)
Esposizione: Salita a Sud e Est, discesa a Est e Nordest
Difficoltà: OSA
Fattibilità in snowboard [1-5]: 5
Fattibilità in splitboard [1-5]: 5
Materiale alpinistico necessario: piccozza, ramponi, consigliato anche il materiale da ghiacciaio (corda, imbrago, ghiere, cordini, t-bloc, viti, ecc.)
Cartina: Tabacco Foglio 8
Descrizione itinerario: Bellissima salita su una delle cime più belle e interessanti del Nord-Est. La forma a piramide e la linea di discesa attraggono con forza magnetica. La traversata è il modo migliore per completare l'itinerario, anche perchè la salita del versante NE è a rischio scariche dalla parete soprastante
Salita: Avvicinamento su ambiente morenico, poi canale ripido ("Collo di Bottiglia") e ripido pendio (45°), la cima è raggiungibile a piedi lungo la cresta
Discesa: Discesa su ripido pendio (45°), un tratto meno ripido probabilmente più a rischio valanghe, poi un canale a 40° molto bello
Attenzione a: possibili scariche di sassi nel Collo di Bottiglia, la parte superiore è a rischio valanghe, la cresta è abbastanza esposta
Bibliografia e riferimenti utili:Inserisco il report dei tre giorni 22-23-24 aprile, il 23 abbiamo fatto il Gran Zebrù in traversata
Organizzata all'ultimo momento con Denis e Joseph, ma riuscita alla perfezione.
Martedi prima funivia da Solda e poi salita pellata in cima al Cevedale
ottima gita, non difficile, panoramica e allenante. Ma anche molto utile per vedere le condizioni della Nord-Est del Gran Zebrù, nostra meta principale,
una linea che volevo fare da parecchio tempo...e una cima già mancata due volte....
Neve molto bella, soprattutto sui versanti meno soleggiati, e sui nord polvere invernale
Sul Cevedale purtroppo in cima ci hanno raggiunto le nuvole e la discesa al Rif. Pizzini è stata in stile "inverno 2013-2014" ovvero molto alla cieca,
abbiamo dovuto rinunciare alle linee più interessanti, seguendo le tracce sulla classica...nel bianco ubriacante totale...
Ottimo pernottamento al Rif. Pizzini, simpatica sveglia alle 4 e via verso la piramidona.
Dal collo di bottiglia in su la salita è stata abbastanza faticosa ma niente di terribile, Denis come al solito merita un monumento per tutte le peste che ha fatto ma finalmente anche io ho lavorato un po', ero parecchio carico
In cima ci ha raggiunto una ragazza di S. Anton (carina e fortissima) e un altro snowboarder, che ci hanno seguito anche in discesa.
Che dire della discesa? Fantastica è poco....in alto è un po' ripido ma niente di assurdo e ben sciabile, la neve non era perfetta ma siamo scesi bene....il bello è arrivato dopo...come avevo previsto appena arrivati sul crinale e passati sul versante nordest abbiamo trovato la polvere! Siamo scesi nel canale di destra (scendendo), quello più stretto. Neve e pendenza ideali!
Pernottamento al Rif. Milano con molti punti di domanda sul da farsi l'indomani....anche perchè le gambe chiedevano pietà....e sopra il rifugio guardavo sbavando il ben di dio facile che c'era da arare....ma il tarlo e il morbo, spinti anche da Denis, mi hanno fatto decidere per accompagnarlo su per il Minnigerode, sulla sud dell'Ortles...
immaginavo che sarebbe stata dura....invece....di più!
sveglia ancora peggio del giorno prima e lungo (lunghissimo!) avvicinamento fino al canale,
salitona assurda (durante la quale ho deciso che i ramponi in acciaio leggero sono ottimi da portare in zaino ma non da usare per salite serie!!!) fino alla croce...
con vista sulla splendida Nord-Ovest (salita classica, meno difficile ma più lunga) in condizioni strepitose...sarebbe stato bellissimo scendere di là...ma dovevamo completare l'opera...
Discesa per me molto difficile, tra pendenza, fondo duro irregolare e gambe finite per molti metri non sono riuscito a trovare il coraggio di passare dal frontside al backside, temendo di fare un errore fatale...Denis invece ha sciato molto bene e ha fatto anche la parte bassa lungo la linea più ripida mentre io ho optato per il lato sinistro (traccia tratteggiata nella foto sopra) dove ho potuto rilassarmi
La terminale (mai capito se si dice "il" o "la") è bella grossa ma si passa bene sia in salita che in discesa.
Lunga discesa sulla piatta vedretta
e gran finale alla Birreria Forst!
Insomma tre giorni perfetti!