Data: 2 giugno 2013
Quota neve: 2100 m circa
Meteo: Sabato coperto e nuvoloso, assenza di precipitazioni.
Domenica sereno e non troppo freddo alla partenza, leggera brezza fin verso le 6 poi calma di vento. Vento in aumento dal pomeriggio.
Tempo impiegato: Partenza alle 4, in vetta intorno alle 10
Condizioni itinerario: Si sale sul sentiero estivo fino alle baite dove è possibile mettere gli sci. Salita al rifugio agevole.
Partenza su neve rigelata che non richiede l'uso dei rampant fino a quota 3000-3100 circa dove inizia una fastidiosa sottile crosta non portante.
Terminale chiusa ma non di immediato passaggio, bisogna scegliere bene il punto in cui attraversarla per non sprofondare troppo nella neve.
Parete in ottime condizioni, si sale agevolmente fino a 3/4 dove ci si deve tenere a sinistra a ridosso delle rocce per sfruttare i 50 cm di neve disponibili per salire accanto al ghiaccio.
Saliti in conserva sprotetta per precauzione non sapendo come sarebbe stato il tratto dove era visibile il ghiaccio.
Cresta ben innevata e facilmente percorribile.
Breve doppia per scendere il salto di roccia.
Discesa dalla normale passando per il Rif. V.Emanuele. Dapprima su fastidiossissimi sastrugi, poi su divertende firn e infine su neve marcia fino a quota 2250 dove è necessario mettersi gli sci in spalla.
Con il senno del poi sarebbe stato meglio ridiscendere dalla parte del Rif. Chabod (sentiero estivo più agevole e assenza del tratto in piano finale).
Commenti sul rifugio: Cortesi e ottimo servizio. Acqua non potabile, bottiglia da 1 litro a 3 euro. Colazione alle 4.
Commenti personali: dopo aver letto la relazione di Davide dei primi di maggio un tarlo si è insinuato nella testa
Dopo aver passato maggio a leggere report e seguire le condizioni abbiamo approfittato del primo fine settimana utile per farla. Una gran bella gita di soddisfazione. Bellissima giornata in ottima compagnia.
3 split e 2 sci.
Vetta al tramonto della luna

In parete:




Uscita in cresta

Cresta


Discesa:


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