Zona: Val di Zoldo Canal del Maè - Val Pramper
Luogo di partenza: Forno di Zoldo, all'unico semaforo (arrivando da Longarone) girare a sx (indicazione Malga Pramper) dopo il ponte al secondo tornate accanto a delle case parte una larga strada sterrata verso nord. Parcheggiare dove capita nei dintorni.
Quota di partenza: 861mt
Dislivello: 1.463mt
Esposizione: Nord
Difficoltà: BS (forc.Sagrona) - BSA (Cima) - OSA (variante canalino)
Fattibilità in snowboard [1-5]: 4
Fattibilità in splitboard [1-5]: 5
Materiale alpinistico necessario: picca e ramponi per la cima
Cartina: Tabacco n.25
Descrizione itinerario: Gitone di gran soddisfazione, completo e molto vario. C'è tutto: bosco, vallone che poi si stringe, forcella con cornice, speroni di roccia, creste, anticime (non poche), cima e variante di discesa. Oltretutto in ambiente solitamente non molto frequentato, così dopo pochi passi la quiete della montagna rapisce subito.
Salita: Prima parte in bosco fitto, ma agevole in quanto si percorrono i comodi sentieri estivi. Proseguire per un bel po' quando in vista del Giaron de la Fopa bisognerà attraversare verso sx per immettersi nel vallone (grazie ad un ponticello in legno da brividi assicurati). Risalire tutto il vallone (con caratteristico pinnacolo roccioso in ingresso) fino alla Forcella Sagrona. Per arrivare in cima scendere per qualche metro aggirando la cima sulla dx (invitante ma fuorviante) per immettersi sull'ampio versante sud. Ora risalire fino in cresta e percorrerla interamente fino all'anticima e poi alla cima.
Discesa: Lungo l'itinerario di risalita oppure arrivati nel punto in cui dal versante sud abbiamo riconquistato la cresta, prendere uno splendido canalino con cornice annessa che nel mezzo si restringe parecchio. in uscita grazie ad un traverso un po' esposto sulla dx si riguadagna il giaron de la fopa.
Attenzione a: Il Giaron de la Fopa è molto valanghivo e quindi percorrerlo solo con nevi molto assestate e dopo che abbia scaricato. Il pezzo dalla Forcella Sagrona alla Cresta và valutato a seconda delle condizioni, facile che in presenza di vento vi sia necessità dei ramponi (e della picca quindi).
Bibliografia e riferimenti utili: G.Sani, "Dolomiti d'Inverno", itin.83 pag.275
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