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Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto
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Autore:  nico [ 02/03/2015, 18:35 ]
Oggetto del messaggio:  Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

Zona: Val Zoldana
Luogo di partenza: Malga Caleda vecchia (poco sotto il Passo Duran lato Agordo)
Quota di partenza: 1.500mt
Dislivello: 920mt in salita - 1.400mt e rotti in discesa
Esposizione: ovest in salita; nord-est in discesa
Difficoltà: BSA (A solo in alcuni brevi tratti)
Fattibilità in snowboard [1-5]: 4
Fattibilità in splitboard [1-5]: 5
Materiale alpinistico necessario: picca e ramponi
Cartina: Tabacco n.025
Descrizione itinerario: Angolo delle Dolomiti che non si può proprio più dire dimenticato. Portato finalmente ai fasti da alcune pubblicazioni, conserva ancora degli aspetti duri e difficili nei suoi itinerari. In questo senza ombra di dubbio la caratteristica è il "Tròi del Pòrtìn". Traverso semialpinistico (dipende dall'innevamento) che dà l'accesso al Vàn de Càleda, spettacolare anfiteatro dolomitico, dove quasi ogni cima e canale sono un itinerario da sogno. Oltretutto in questo caso oltre ad una cima la discesa è in traversata, cambiando così vallata e ambiente. Necessaria però la logistica con due mezzi.
Salita: Dallo slargo sulla strada si entra subito nel bosco puntando l'evidente traverso bianco che taglia la barriera rocciosa (Tròi del Pòrtìn). Arrivati alla fine, lasciar stare un invitante canale a sinistra e proseguire verso i segni di sentiero che si inerpicano fino a un gradone un po' verticale. Qui è il punto chiave, poi un piccolo traverso e un'ultima salita a piedi per ritrovarsi di fronte ad un ampio canale che darà accesso al Vàn de Càleda. Proseguire in direzione della Forcella La Porta tenendosi se possibile sul lato sinistro. Il canale di risalita non è visibile da subito, ma una volta che ci si è inoltrati ed alzati allora appare in tutto il suo splendore. Risalirlo tutto, facendo attenzione alla parte terminale più stretta e pendente. Guadagnata la forcella con pochi metri si è in cima. Da qui si può partire sci ai piedi ma l'innevamento dev'essere importante.
Discesa: Dalla cima o dalla forcella scendere sul versante opposto rimanendo sulla dorsale e non facendosi attrarre da un primo canalino sulla destra. Dopo aver perso circa 250mt prendere un canale sulla destra che permette di aggirare i grandi salti di rocce e che ci depositerà nel Pian de le Mandre. Qui con sciata libera dirigersi verso il fondovalle, dove prima con sentiero e poi con stradina bianca innevata si arriverà fino a Pralongo. Con seconda macchina si tornerà al punto di partenza.
Attenzione a: il Tròi del Pòrtìn in cui è meglio arrivare con tutto l'equipaggiamento a posto (semmai non si usa). L'accesso alla cime perchè nelle parti alte i versanti scaricano che è un piacere. La discesa è in traversata, quindi sopratutto nei pendii a ridosso della partenza valutare molto bene le condizioni.
Bibliografia e riferimenti utili: S.Burra-Leonardo Pra Floriani; "Scialpinismo in Val di Zoldo"; Idea Montagna Editoria e Alpinismo; edizione dicembre 2014

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Autore:  nico [ 02/03/2015, 18:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

Data: 28/02/2015
Quota neve: dalla partenza
Meteo: Bello, poi lievemente coperto ma nullà di che
Tempo impiegato: 3h abbondanti la salita - 1h e mezza la discesa
Condizioni itinerario: In salita buone. Occhio ai pendii rivolti al sole. Il canale per la cima era perfetto, aveva già scaricato e tutto era molto assestato. In discesa molta neve nuova senza un gran fondo, quindi si grattava su alcuni punti. Dalla cresta a est della forcella una slavina importante era venuta giù. Da ricordare in caso di ripetizioni.
Commenti: Uscita fantastica. Da tempo desideravo tornare in queste dolomiti non proprio conosciutissime (colpevolemente). Tra l'altro una compagnia d'eccellenza: Leo (Leonardo Pra Floriani autore della nuova guida uscita sulla zona che ho citato nella bibigliografia), Roy (scugnizzo dell'Alpago forte, simpatico e aiutante di Leo), Andrea (uomo delle occidentali trapiantato a Belluno con scioni larghi) e Mario (mio fido compagno di merende). Anche tanti altri, veramente tanti, forse troppi. Il passaparola questa volta si è allargato a dismisura. Cmq ammetto che nonostante il numero la giornata è stata divertente e piacevole. Il gruppo si è sgranato quasi subito così il sovraffollamento non si è fatto sentire.
Per i miei gusti la salita è stata mille volte più bella della discesa (bhè dai mille è esagerato), però sì più bella. Il Troi del portin e il canale finale di risalita valevano la giornata. La discesa è abbastanza rilassante, ma la vista viene rapita dalle cime circostanti.
Di sicuro zona in cui tornare, non sò quando, ma grande voglia per le tante altre mete addocchiate.

Metto qualche immagine in più della prima parte per chi volesse andarci
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fin qui la salita

questa l'unica della discesa: canale di collegamento tra la dorsale di discesa e il Pian de le Mandre
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Autore:  chemicalespresso [ 02/03/2015, 22:04 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

Bel report, bel periplo...come al solito :)
Complimenti Nico.
Zoldano ricco di possibilità, in tutte le stagioni, è un angolo di Dolomiti in qualche modo più selvaggio e solitario...mi da sempre soddisfazioni, bello vederlo in questo report.

Autore:  Kan71 [ 02/03/2015, 22:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

Foto bellissime..
Mi piace...

Autore:  rudy [ 02/03/2015, 22:41 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

bella questa gita :Thumbup:
peccato che lavoravo sabato :(

Autore:  Amen [ 02/03/2015, 22:44 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

Non sbagli un colpo nico
Bellissimo posto

Autore:  nico [ 03/03/2015, 12:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

@chemicale: grazie, i peripli mi piacciono un casino (questo non è nemmeno poi così difficile)
@kan71: l'uscita nel complesso è facile, sopratutto la discesa, però l'ambiente è molto vario. alla fine ripaga molto.
@rudy: peccato sì, almeno ci si conosceva :)
@amen: esagerato, anzi quest'anno sono più quelli "ciccati", che poi son di bocca buona e a me piace tutto quello è un altro discorso

Autore:  enrysno [ 03/03/2015, 13:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

sempre più esploratore Nico! Bravo!
vi ricordo poi che la Val di Zoldo di solito è sempre quella con più neve :-) (ok sono di parte, ma è vero!)
noi abbiamo fatto la traversata classica nell'ormai lontano 26.12.2003, all'inizio di una stagione molto nevosa
in pratica si sale un canale sulla sinistra prima della forcella La Porta (del Tamer)?
poi la discesa si trova o è di difficile individuazione?
poi comunque in discesa devi fare un lungo traverso verso destra giusto?

Autore:  nico [ 03/03/2015, 13:33 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cresta Sud di San Sebastiano (2.420mt) - Veneto

enrysno ha scritto:
in pratica si sale un canale sulla sinistra prima della forcella La Porta (del Tamer)?

esatto poco prima di salire alla forcella La Porta ti giri a sinistra e vedi sto meraviglioso canalino che ti porta fin sù.

enrysno ha scritto:
poi la discesa si trova o è di difficile individuazione?

non è difficile da individuare, però non è nemmeno immediata.
diciamo che devi andare sempre dritto per la dorsale (a destra hai il profilo con il salto di roccia).
dopo il primo pezzo a destra c'è un invitante canalino (fosse stato per me c'ero già dentro ma mi hanno detto di non andare), probabilmente esce però non l'ho percorso.
rimani sulla dorsale e perdi quota ancora per 150mt, hai un pendio abbastanza aperto e verso la fine svolti a destra per prendere sì un canalino breve (si vede subito la fine) che ti deposito nel vallone. A destra vedi l'imponente mole rocciosa.

enrysno ha scritto:
poi comunque in discesa devi fare un lungo traverso verso destra giusto?

sì però solo quando sei nel Pian de le Mandre (dalla cima/forcella invece tira giù dritto che non sbagli)
Io ho provato ad evitarlo andando diretto al centro della valle.
Ne sono uscito senza particolari impicci, diciamo però che la direzione dev'essere obliquando a destra per arrivare a fondovalle a beccare il sentiero nel bosco.

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