L’altro giorno dopo aver sceso il Canale Cambron, andando verso la foce di Cardeto ho visto l’ottimo innevamento che aveva il canale del Cavallo rivolto verso Nord Est più o meno e ho subito pensato ad una sua evenutuale possibilità di discesa. La sera tornando a casa ho avuto l’occasione di parlare con una guida alpina che a quanto ne sa lui non gli risultava a tutt’ora nessuna discesa di quel canale dato che ad un certo punto c’è un salto di roccia e si copre solo con abbondante nevicate. Ho chiesto un po’ la “portata” del Canale e a detta sua gli sembrava complessivamente più impegnativo del Cambron. Passato qualche giorno stamani sono tornato sul posto, sono risalito fino alle pendici del Monte Cavallo con le pelli, arrivato alla base del canale dove c’erano ancora le tracce dell’altro giorno ho calzato i ramponi, ho attaccato la mia Splitboard sullo zaino e ho iniziato la risalita. La neve per scendere un pendio ripido era perfetta, unico neo tirava un bel venticello da Nord est come da previsoni. La prima parte del canale risale per un 150 metri fino a delle rocce affioranti dove occorre traversare leggermente a destra per continuare agevolmente la risalita, da li in poi la pendenza aumenta decisamente, il canale prosegue ripido e si restringe, ad un certo punto svolta leggermente a destra e l’inclinazione aumenta ancora di più, non voglio azzardare graduazioni ma credo oltre i 50°. Purtroppo arrivato a 20 metri dallo sbocco ho constatato che il vento aveva fatto il suo buon lavoro e al posto della neve c’erano rocce e paleo… Va bene tutto sommato ero praticamente a pochi metri dallo sbocco, cerco un posticino per calzare la tavola ma l’operazione su un canale così ripido non è delle più semplici, sono costretto a numeri da equilibrista per attaccarmi la tavola stando in equilibrio sulla lamina davanti con le piccozze ben infilate nel pendio nevoso. Mi era balenata l’idea di scendere quei metri dalla cresta sull’erba ma poi il buon senso ha avuto il sopravvento
. La partenza è molto ripida e con inclinazione continua, per un centinaio di metri non molla un attimo fino all’uscita della strettoia, ho tirato qualche curva saltata su questo tratto ripidissimo poi alla strettoia che fra l’altro svolta un poco a sinistra scendendo ho un po’ scalettato dato che al centro c’èra un bel solco scavato dalla neve. Da qui in poi il canale resta sempre ripido ma si allarga consentendomi di fare delle curve più belle anche se sempre ben calcolate. Si arriva poi dove ci sono le rocce affioranti, con un piccolo traverso verso sinistra si oltrepassa questo punto e il canale si allarga ancora di più diventando un largo pendio sempre ripido ma più dolce e qui è veramente bello potendo scendere ad una discreta velocità con curve fantastiche. Neve perfetta e giornata bellissima. Alle 11 ero alla macchina parcheggiata al bivio sulla strada marmifera che è stata pulita dai cavatori. Prima o no sono felice lostesso perchè per me è sempre la prima volta che l'ho sceso