Dispiace azz...
cmq grado 2 dice poco o nulla... cito:
2 MODERATO
Il distacco è possibile soprattutto con un forte sovraccarico soprattutto sui pendii ripidi indicati. Non sono da aspettarsi grandi valanghe spontanee.
Condizioni favorevoli per gite sciistiche ma occorre considerare adeguatamente locali zone pericolose.
ATTENZIONE !: Il pericolo viene stimato partendo dalle condizioni nivometeorologiche del giorno di emissione e prevedendone l'evoluzione sotto l'influenza degli eventi meteorologici previsti. Nel caso in cui gli eventi meteo non fossero in grado di apportare apprezzabili variazioni alla situazione (stabilità atmosferica), il pericolo previsto coinciderà con quello indicato nella prima sezione. Il pericolo indicato deve rappresentare la situazione generale, possibilmente riferita a tutto l'arco alpino regionale ovvero, con massimo dettaglio possibile, alle singole zone nivoclimatiche omogenee sopra riportate. Ciò significa che si deve evitare di "localizzare" i gradi a zone particolari, ad esempio a singoli versanti o, peggio, a singoli pendii così come non è corretto assegnare il grado di pericolo pensando alle sole zone critiche. Quest'ultime, definite meglio come luoghi pericolosi, sono descritte qualitativamente (fascia altimetrica, esposizione al vento e al sole, localizzazione rispetto all'orografia e morfologia del terreno) e quantitativamente (percentuale di pendii ripidi pericolosi). Tuttavia i distacchi possono avvenire anche al di fuori delle zone descritte, pertanto sarà compito dell’utente individuare sul terreno locale i siti, che possono presentare caratteristiche analoghe a quelli pericolosi descritti, nella fase di valutazione zonale e locale. In ogni caso Il grado di pericolo non può riassumere tutto il contenuto del bollettino, esso ne rappresenta una estrema sintesi quali/quantitativa; solo l’intero testo è in grado di riportare la corretta informazione, come il consolidamento del manto nevoso, l'identificazione dei luoghi pericolosi e le cause e gli effetti dei distacchi di valanghe. Un'errata o parziale lettura del bollettino può essere molto pericolosa: durante questi ultimi anni ci sono stati molti casi di incidenti da valanghe avvenuti con grado di pericolo 2; questo significa che, nonostante la presenza di un manto nevoso generalmente bene o moderatamente consolidato, esistono comunque delle zone instabili (sia pure rare) dove è possibile provocare il distacco di valanghe con esito mortale. LA SCALA UNIFICATA EUROPEA DEL PERICOLO DI VALANGHE Il generico concetto di pericolo di caduta di valanghe è stato in qualche modo organizzato all'interno di scale graduate, dove ogni grado rappresenta uno scenario di potenziale pericolo di valanghe in termini di quantità (diffusione del pericolo) e qualità del pericolo. Lo scopo è quello di fornire un codice univoco e riconoscibile agli utenti dei bollettini. Nella versione italiana si usa il termine pericolo per indicare le potenziali conseguenze negative dovute alle valanghe previste, indipendentemente dal fatto che nei luoghi dove si verificano siano presenti cose o persone; il termine di rischio invece è riservato ai potenziali eventi valanghivi che interferiscono con l'attività umana. In questo modo il rischio può variare grandemente a seconda della presenza o meno di persone o di strutture: quante persone e quante e quali strutture sono presenti, in una determinata zona, ed esposte al pericolo di valanghe;come esempio basti pensare agli scialpinisti che si assumono volontariamente un rischio che è molto variabile in funzione del numero di persone presenti, del percorso scelto, dell'orario, del comportamento del gruppo. Il Bollettino valanghe indica ovviamente il solo pericolo; spetta ai singoli utenti calcolare il rischio di esposizione, propria o di altri e/o di cose, alle valanghe nella fase di valutazione locale.
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