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Cronaca di un soccorso in valanga
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Autore:  pietro [ 28/10/2009, 14:12 ]
Oggetto del messaggio:  Cronaca di un soccorso in valanga

Ripropongo anche qui un documento a mio avviso molto interessante: offre tanti spunti di riflessione ed anche il punto di vista dei soccorritori.

http://www.splitboard.it/download/Soccorso_werner.pdf

Autore:  pietro [ 28/10/2009, 14:15 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

e anche questo relativo ad un altro incidente in cui sono rimasti coinvolti (come soccorritori) un paio di amici.

Autore:  enrysno [ 28/10/2009, 14:38 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

posso grattarmi?
a parte gli scherzi due storie abbastanza terribili ma allo stesso tempo reali e istruttive
però quello che andava in giro con l'arva spento.....

Autore:  pietro [ 28/10/2009, 14:53 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

Succede spesso. Molto più di quanto si immagini, soprattutto in caso di gruppi numerosi.

Autore:  enrysno [ 28/10/2009, 15:00 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

un buon motivo per non fare gruppi troppo numerosi e controllare sempre ad inizio gita che siano tutti accesi e funzionanti
adesso non sono tutti fatti come l'm2 che si accende in automatico se indossato correttamente?

ma nel racconto di werner si era dimenticato di accenderlo o che? perchè da come è scritto sembra che lo tenesse apposta spento per accenderlo solo in caso....il che mi sembra assurdo....

Autore:  pietro [ 28/10/2009, 15:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

Infatti è il motivo per cui si dovrebbe sempre fare il test di gruppo.
I gruppi numerosi a volte non li puoi evitare. E comunque in alcune occasioni possono anche essere piacevoli. Vedi per esempio un raduno, una gara o un corso.

No, PULSE e DSP li devi accendere, non basta metterli addosso.

C'è anche gente che lo accende solo "quando serve", così dicono. Un paio di volte ho letto frasi "lo tengo nello zaino perchè è scomodo e lo metto indosso solo quando serve". Sarà per risparmiare sulle pile????

Autore:  enrysno [ 28/10/2009, 16:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

meglio cercare di essere al max in 4...e tutti bravi uguale e veloci
5 è già troppo secondo me, si comincia a perdere tempo
quando si è in tanti, magari qualcuno non espertissimo la gita deve essere ipersicura (non è facile lo so)

il sistema dell'm2 andrebbe messo su tutti gli arva...è praticamente impossibile dimenticarsi di accenderlo

quelli che pensano di accenderlo solo quando serve o lo tengono in zaino meritano un premio darwin

altra cosa: ho spesso (se non sempre) constatato che un telefonino acceso, anche a 1 metro dall'arva in emissione provoca malfunzionamenti
per evitare problemi noi teniamo sempre il cellulare spento

Autore:  alex_lith [ 28/10/2009, 18:49 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

giusto per completezza riporto che c'é l'articolo integrale su LA RIVISTA di maggio mi pare con sia la visione dall'interno roberto cotti sia dall'esterno (guido fossati). E pure la risposta del gestore del rifugio tirato in ballo nelle considerazioni.

Rileggo quell'articolo che mi é utile per riflettere.

---
Ancora nn comprendo i motivi del lasciare il proprio ARVA (o quello del compagno)spento. Ma prob mi sfugge qualcosa.
alex

Autore:  pietro [ 28/10/2009, 19:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

alex_lith ha scritto:
giusto per completezza riporto che c'é l'articolo integrale su LA RIVISTA di maggio mi pare con sia la visione dall'interno roberto cotti sia dall'esterno (guido fossati). E pure la risposta del gestore del rifugio tirato in ballo nelle considerazioni.


Non ti seguo... sono due racconti e due incidenti diversi. Il secondo è quello dell'incidente al Bezzi con il racconto di Cotti e di Fossati. Il rifugista non mi pare menzionato.

A me talvolta piace anche andare in "tanti" (10-15) quando il piacere di stare in compagnia prevale sulla gita in se. Se poi sai già la sera prima che la neve sarà uno schifo.....
Ha un suo perchè anche restare indietro con uno che va più piano e scambiare un po di parole in un momento di tranquillità che la vita quotidiana raramente ci regala. Magri parlare per farlo distrarre dalla fatica e aiutarlo ad arrivare alla cima, al colle o anche solo a quel sassone lassù dove fermarsi a mangiare al sole.

Certo che se vai a fare la prima discesa in snowboard della nord del piripicchio allora meglio pochi. E buoni :mrgreen:

Autore:  enrysno [ 29/10/2009, 9:42 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Cronaca di un soccorso in valanga

non so....i gruppi numerosi non li vedo benissimo....ad esempio spesso vedo gruppi (anche non durante i corsi) da 20 e passa persone....quando proprio il manuale dice che troppi non va bene....è che voi magari avete i posti giusti….noi come minimo siamo quasi sempre in canaloni o canali e basta una cazzatina che succede un disastro….

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