Anche se nell'esperienza quotidiana il 99% della popolazione italiana crede di aver vissuto un'estate con temperature fresche in realtà i dati ufficiali smentiscono queste sensazioni e confermano un'estate calda con temperature di +1/1,5 superiori alla media su tutto lo stivale.
Per quanto riguarda i ghiacciai le abbondanti nevicate tardo primaverili, in alcuni casi davvero importanti, unite a temperature sotto le medie stagionali in maggio hanno permesso la conservazione di una discreta quantità di neve, specialmente oltre i 3200m un pò su tutti gli apparati glaciali italiani.
La situazione è migliorata nettamente anche sull'Artico in decisa ripresa quest'anno..sebbene lo spessore del ghiaccio sia molto esiguo e alla mercè della prossima stagione di ablazione. Un segnale comunque positivo.
Questo aumento di pack artico potrà influire sulla prossima stagione invernale dell'Europa? di sicuro!! anche se occorrerà valutare come.
I ghiacci antartici invece non hanno mai subito direttamente la tendenza del GlobalWarming e scoppiano di salute con un surplus notevolissimo e continuo negli anni. C'è più ghiaccio ora che negli anni 70 da quando si effettuano le misurazioni satellitari.
Spesso le teorie catastrofiste dei media escludono sempre i dati dell'Antartide..chissà come mai..
quando si stacca un iceberg gigante accollano subito la colpa al cambiamento climatico, in realtà è un fenomeno del tutto naturale.
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Tornando ai nostri ghiacciai e di conseguenza al nostro sport possiamo avere almeno la certezza che essi non si sono ritirati ulteriormente e non hanno mostrato ulteriori perdite di massa nell'estate 2013, fatto a mio avviso molto importante anche in funzione di possibili gite invernali e primaverili.
Negli ultimi anni i ritiri mostruosi o l'apertura di nuovi crepacci hanno causato spesso la modifica di alcuni tracciati famosi o ne hanno aumentato la difficoltà.
L'ultimo anno un positivo era stato addirittura il 2001 e prima ancora il 1993...
Un piccolo confronto del Plateau Rosà a fine Agosto
