Splitboard.it

Ciao Alex, scendere tenendo i bastoncini in mano è solo una questione di pratica, ho iniziato ad usarli quando ho partecipato alla mia prima gara di snowboard alpinismo, sul Monviso a Crissolo. Tecnicamente lo snowboard nasce in neve fresca e il vero padre è il surf da onda, che al contrario dello skate è uno sport monodirezionale. Quando si parla di curve sullo snowboard con hard o soft ci sono poche differenze, a parte l'orientamento dei piedi e di conseguenza del corpo, i movimenti di piegamento ed estensione si sviluppano in maniera molto simile. IL fatto di avere un vincolo maggiore nelle curve in front con l'hard è una questione di distribuzione dei carichi ma in certe situazioni ti da anche più sicurezza. Le prime gare di snowboard alpinismo le facevo con il soft e ciaspole, poi da quando è cambiato il regolamento ci siamo adeguati e abbiamo utilizzato gli sci corti. A Vetan quest'anno penso che si sia stabilito il record di partecipanti alla Vetan Classic, c'erano circa 80 partecipanti alla gara con tutti gli attrezzi possibili, ciaspole, splitboard e sci corti, era un vero spettacolo, con un bellissimo spirito di sano confronto sportivo. Riguardo al San Matteo è una gita che consiglio, molto bella con pendenze varie.

Ciao, anche io dico la mia...
Riguardo alle curve, nulla da dire: spettacolo! Certo che la neve era perfetta... un biliardo!
I bastoncini... semplicemente non mi è mai venuto in mente di usarli in discesa, ma se uno ci si trova... per me può anche scendere con una teiera da una parte e il vassoio dall'altra. D'altronde, parecchi anni fa, per un po' mi ero allontanato dallo snow proprio per questo: nell'ambiente sembrava più importante come ti vestivi e che cosa ti fumavi piuttosto che l'andare sulla tavola.
Personalmente preferisco abbigliamento più "alpinistico": pantalone in GoreTex, softshell, cose così. Mi trovo bene, forse perchè uso la tavola per andare in montagna, non vado in montagna per usare la tavola... non metterei mai nè la tutina nè pantaloni multicolore col cavallo all'altezza delle ginocchia... ma se qualcun altro lo fa, non me ne importa nulla!

Sì, anche nel giro di gente che conosco si dividono le due categorie:
- c'è che "va in snowboard". Accidentalmente è una cosa che si fa in montagna, ma della montagna in sè -solitamente- non gliene importa un fico secco. Il panorama è indifferente, si va fuori dalle piste per cercare la polvere, spesso non hanno mai fatto nemmeno un'escursione estiva di livello P (Pensionato, nella classificazione UIAA);
- c'è che "va in montagna". D'estate cammina, magari arrampica, d'inverno sci, ciaspe, cascate e, magari, via con la split. Questa è un ulteriore strumento per godere del proprio ambiente preferito.

Poi non è che ci sia il modo "giusto" e quello "sbagliato": semplicemente cerchiamo due cose diverse. Io appartengo certamente alla seconda categoria, e ne viene che tutto l'approccio è "alpinistico", ivi compreso l'abbigliamento. Mi capita di andare a non più di 100 metri dalle piste col pantalone da scialpinismo e la giacca tecnica per il concetto che "non si sa mai"... è da sfigato, lo so, ma è una questione di forma mentis