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Il CAI pubblica diversi manuali, in particolare questi 3 ci riguardano più da vicino

- Manuale Sci Alpinismo:




- Manuale Ghiaccio e misto:




- Manuale ARTVA:




I primi due li possiedo e ne ho letti alcuni capitoli e sfogliati altri. Sono sicuramente ben fatti e completi, a volte un po zelanti e pedanti
Sicuramente molto utili per apprendere la teoria e scoprire cose nuove.

Il terzo sugli ARTVA (Apparecchi per la Ricerca di Tavolti in VAlanga), nemmeno sapevo che adesso si chiamano così è in uscita in questi giorni, sono curioso di vedere di cosa tratta.

Locandina di presentazione: http://www.cai-svi.it/j/images/stories/immagini/documenti/prova_locandina_1.pdf

sabato la guida alpina Francesco Tremolada (http://www.proguide.it) dopo il corso ci ha consigliato il manuale delle guide sulla sicurezza in montagna edito da Vivalda
in esso ci sono tutte le procedure più semplici e aggiornate
perchè giustamente lui dice è inutile studiare 1000 cose complicare che poi quando servono non le ricordi
meglio sapere quelle 4-5 cose semplici che servono

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

Aggiungo: mi piace pensare che l'acquisto (peraltro non particolarmente oneroso) possa aiutare l'evolvere di tali pubblicazioni.
Quindi, se interessati, mi sento di consigliare l'acquisto piuttosto che la stampa del pdf, che riporto in modo da poter avere un'idea dei contenuti.

Scusa skwattrinated ma ho cancellato i tuoi due post con il link diretto ai manuali in .pdf.
So che esiste il manuale in .pdf e saprei anche dove andare a prenderlo, ma sono SICURO che non sia per divulgazione pubblica ma destinato ad istruttori CAI per preparare lezioni per i corsi, pertanto ho cancellato i due post. Anche per non incorrere in noie legali essendo io il solo ed unico responsabile di quanto pubblicato su questo forum.
Mi stupisco che quella sezione CAI lo abbia reso pubblico sul loro sito, così come altri siti hanno fatto.
Sono daccordo sul fatto che sia più giusto/corretto/etico/ecc.. acquistarlo, tuttavia se una persona volesse fare una ricerchina in google.... si trova facilmente

condivido pietro,

io pure ho sia la versione "shared" che quella cartacea origginale....

A me quella digitale serve per stampare gli outline e portarmela in falesia a fare manovre,
invece vuoi mettere avere il tomo sotto il cuscino e sperare in una osmosi onirica?!?!?
Inoltre é sempre pronto a portata di mano come oggetto balistico da tirare alla morosa mestruata!!!!

Personalmente trovo i manuali interessanti ma non esaustivi completamente (come é giusto che sia). Quindi li acquisto volentieri e li leggo/consulto ogni volta ho dei dubbi. Peró ho la certezza che non siano la bibbia (ma dipende a che punto vuoi approfondire e direi che al 90% vanno benone). Cose interessanti si trovano anche in rete altre si imparano sul campo con istruttori/guide/amici esperti.

Sicuramente il prossimo acquisto é quello sull'artva (ma perdio potevano evitare la t sti cazzoni!!)

alex

E io condivido il tuo pensiero
Ho già dato mandato per l'acquisto di quello ARTVA, più per curosità che per imparare cose nuove, vediamo come è. La T potevano decisamente evitarla!

Nessun problema, come avevo scritto nel primo link pubblicavo "provvisorio" e, se del caso, che si rimuovesse pure.

la T è stata inserita in quanto la parola "arva" è sottoposta a copyright da parte della ditta farncese che produce l'arva.
La ritengo una grossa cazzata ,in quanto il termine è ormai di uso comune ..ma il business è businnes
"maledetti franscesi!!! "

Condivido quanto detto dalla GA meglio sapere quelle 2/3 cose che servono a risolvere una situazione velocemente piuttosto che avere 1000 nozioni in testa.
Ad es per il recupero ci sono molteplici tipi di paranco da quell semplice al poldo a quello di quarta ecc...ma se noi ne impariamo uno semplice ed efficace e ci alleniamo per memorizzarlo al momento opportuno lo reralizzeremo in un attimo

Potrei sbagliarmi, ma in realtà il problema è semplicemente che è diventato di uso comune il nome del loro marchio. Un po' come lo scotch (inteso come nastro adesivo, non il whisky...).
Mo' me tocca pure difendere i Francesi, dove andremo a finire...