Lunedì esco dal lavoro alle 17.30 e mi dirigo verso casa, alle 18.30 ho l'allenamento di basket. In montagna aveva fioccato Domenica e Lunedì mattina, poi si è aperto. Esco dal viale e imbocco la statale, alzo lo sguardo e vedo l'Arera bianco, giro lo sguardo, Presolana bianca
ho già deciso. Arrivo a casa mi cambio, scietti e tavola già sullo zainetto, caschetto e frontale. Bastoncini nuovi da provare
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Arrivo a Lizzola alle 20, metto gli scarponi al caldo in macchina, tira un po' di vento.
Parto, in basso 10 cm che non bastano a coprire i sassi e le zolle. Ma sopra 20 cm poi 25 30 35 40, dove il vento ha fatto le pieghe anche 60. La strada la conosco, ma sta volta la schiaccio io, non c'è in giro nessuno. Arrivo in cima allo Sponda Vaga, niente vento, non fa neanche freddo ma mi vesto. La frontale l'ho spenta da un pezzo per abituare gli occhi al buio. Però in discesa la riaccendo. Intonsitè, devo seguire la traccia di salita per avere un po' di orientamento ma dai piedi sale quella sensazione di neve fresca, di galleggiamento, di snowboard. Fossi stato coi soci di giorno sarebbe stato un ululato unico, ma così non serve neanche fiatare. Basta il sorriso che ti senti in faccia.
Arrivo al Campèl con l'idea di risalire, cambio assetto, indeciso sul percorso cincischio un po', qualcosa ho già avuto e dato, torno a casa....ma io domani mattina voglio vedere la mia traccia in webcam
vado su verso il Due Baite!
In cima mi fermo un attimo, bevo, cambio assetto, tavola ai piedi, sci in spalla. Bastoncini in mano. Giù!
Questo è il risultato la mattina dopo.