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Passaggio ad angoli positivi
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Autore:  dome [ 30/01/2012, 19:21 ]
Oggetto del messaggio:  Passaggio ad angoli positivi

Allora , la questione è la seguente : di piede ho il 46 e 1/2 e con attacchi union force -che sono abbastanza spessi- più interfaccia voile posso adottare il + 18 e -6 . Avendo in previsione di provare con lo scarpone da skialp e in caso di esito negativo di acquistare un attacco più specifico per split dovrei passare ad angoli decisamente positivi. L'anno scorso ho fatto una prova poco convinta col risultato di incrinarmi un paio di costole (non riuscivo a girare la tavola). Le domande che vi pongo sono la tavola si ruota comunque con la rotazione del corpo o c'è altro da fare? ho sentito che con angoli positivi si curva più velocemente, è vero? alle basse velocità si è più o meno stabili? aspetto anche vostre impressioni varie ed eventuali. Grazie

Autore:  kurtsk8 [ 30/01/2012, 20:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

Io passo da angoli positivi con il soft e con l'hard ad angoli a papera col soft e la tecnica che uso è sempre la stessa. (tralasciando il naturale adeguamento della posizione del corpo alla diversa posizione dei piedi).
Non vedo grossi problemi nel cambio angoli/passo/attrezzatura se non il naturale bisogno di un po' di abitudine.

(Non è che ti conviene investire in un paio di ore con un maestro di snowboard che ti sistema la maniera di stare sulla tavola?)
:Thumbup:

Autore:  fasans [ 30/01/2012, 20:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

la tavola essenzialmente gira perche gli si fa fare una torsione trasversale. La torsione avviene perche si girano la spalle da - a + e viceversa. Girando le spalle da - a + il piede posteriore fa pressione sulla punta (del piede) e il calcagno si alza, mentre il piede anteriore fa l'opposto e la tavola gira in back ... da + a - capita l'opposto e la tavola gira in front. Per dire ... la tavola si puo far girare anche solo muovendo i piedi, senza fare rotazione.
Da papera a direzionale, puoi provare anche da fermo che si sente bene, bisogna fare una rotazione piu accentuata per sentire la stessa pressione sotto le dita. in back, per eventualmente accentuare i la torsione si puo abbassare o meno la spalla interna. Stringendo il passo, che passando a direzionale mi pare quasi obbligatorio, bisogna accentuare ulteriormente il movimento :)
con attacchi direzionali secondo me si è anche molto piu stabili in velocità.
poi dipende molto anche dalla tipologia di tavola, dal raggio della tavola, dal flex e dalla rigidità torsionale.
per fare un esempio la mi flagship 163xl la giro con molta meno rotazione rispetto alla alla baron ES o alla T6 164W

spero di essere stato chiaro :angel:

Autore:  dome [ 30/01/2012, 20:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

kurtsk8 ha scritto:
(Non è che ti conviene investire in un paio di ore con un maestro di snowboard che ti sistema la maniera di stare sulla tavola?)

mi farebbe sicuramente bene visto che sono autodidatta , purtroppo il tempo che ho a disposizione quest'anno è poco perciò vbolevo sistemare la cosa alla bellemeglio poi magari l'anno prossimo farò con calma...

Autore:  bigwaver [ 30/01/2012, 21:24 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

Come ti hanno già scritto con i piedi entrambi in positivo ha più stabilità in velocità. Lo sguardo è più proiettato avanti,sei direzionale,passo corto,gambe flesse e spalla anteriore che ti guida nelle curve, un pò accovacciato alla ricerca della massima velocità. Tavola hard, attacchi hard, soletta iperveloce e lamine tiratissime,curve sdraiato sulla pista...così vedo una figura con i piedi entrambi positivi..
Guarda una foto o video di una discesa libera o di bordercross.
Con i piedi a + e 0 o papera sei più rilassato, meno "tecnico"sei goofy ma fai le curve regular sei meno direzionale o centrato se fai i trick e track,....sei per me...più naturale...
Con i piedi in positivo le curve lente sono difficili, ci devi entrare veloce caricando le lamine,serpentine strette. con i piedi "normali" peso su e peso giù e giri anche nei falsi piani....
Anche in fresca dove per necessità ti butti indietro a me sembra più naturale avere il piede posteriore a zero o leggermente negativo.
IMO!
Bye.

Autore:  nakaniko [ 30/01/2012, 21:59 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

Boh io sono 25/10 positivi e mi piace tirare la curve in pista, non faccio freestyle, uso anche l'hard a periodi con 52/45. Il direzionale accentua i rischi di controrotazione e imho il movimento e' piu' asimmetrico e meno lineare, pero sempre imho da piu' accelerazione e il backside e' meno seduto. Io il mio lo chiamo lo stance del gondoliere da bravo veneziano, perche' alla fine e' quello che poco diversamente uso vogando in poppa in barca, hehehe.
Ho provato il duck ma non mi trovo e non mi piace. Secondo me ci sono indubbi vantaggi del duck in vari campi, ma un po' e' anche una moda

Autore:  dome [ 30/01/2012, 22:34 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

La mia preoccupazione maggiore è quella delle stradine forestali di rientro molte volte trafficate dove chi scende deve schivare chi sale , e sono ghiacciate e strette, Li sono andato più volte in controlamina provando il direzionale l'anno passato perchè forzavo la curva per evitare i birilli a colpi di reni... :mmmm:

Autore:  nakaniko [ 31/01/2012, 12:54 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

Ovvio che se uno non è abituato va in tilt, dal duck al direzionale e viceversa, altri cambiano senza problemi beati loro. A livello strettamente fisico peraltro una leggera gradazione verso l'avanti dovrebbe favorire la visibità e imho anche la maneggevolezza, meno la stabilità, almeno sopra i 35/40. Poi dipende, le stradine coll'hard e 52/45 sono toste ma anche per la trasmissione rigida, però quando metto la tavola hard piatta vado dritto mooolto più easi che mettendo il soft piatto (anche per le sciancrature meno accentuate questo è vero). Imho e imho ancora.

Autore:  dome [ 13/02/2012, 22:27 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

inizio con i ringraziamenti a tutti per i consigli -anche a quelli in MP--alex_lith-- :mrgreen: e ... :lol: :mrgreen: :lol: :mrgreen:
1: venerdì sera acquisto di un paio di dynafit tlt4 usati
2 sabato sera sostituzione di ingombranti union force con attacchi hard voilè e passaggio da +18,-6 stance 58 a +25,+10 stance 52
3 domenica mattina :rock: :rock: :rock:
A parte la salita che è risaputo che con l'hard si va meglio ,in discesa prima rapido ripasso mentale dei vostri consigli e a questo http://www.extremecarving.com/forum/vie ... php?t=6179 di kurtsk8 poi giù.... mi sono veramente divertito come da tempo non facevo. Ho fatto una piccola gita , solo 700 mt di dislivello , una 1° parte in pista una 2° tra polvere , crosta , massi , e rododendri affioranti. A scendere nella 2° parte ho dimenticato di chiudere il terzo gancio e sono sceso in modalità walk , velocità e curve rapide nessuna caduta( eh si cado ancora e spesso) moolto divertente arrivato alla pista ,1° parte, ho chiuso il 3 gancio e bloccato lo scarpone anteriore :mrgreen: la sensazione di tenuta di lamina nelle curve in front spingendo sul gambaletto ant è valsa tutta la giornata. spettacolare! mai controllato così la tavola con la percezione anche di capire gli errori e perchè. non mi pongo neanche il problema della scelta , ho già messo i malamute nella scatola.

Autore:  nakaniko [ 13/02/2012, 22:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Passaggio ad angoli positivi

25/10 mi piace hehehe
poi angoli simili ce li aveva un certo Terje Haakonsen
miiii il link mi fa ritornare la voglia di hard, che infinita eleganza

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