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Novità, tecnica, materiali e parole sulle splitboard
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MessaggioInviato: 16/01/2012, 15:11 
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A me è sempre piaciuta 'sta frase che avevo trovato di Peter Bauer che in un'intervista rispondeva così alla domanda: in quale specialità ti identifichi?
Cita:
"E allora mi definirei uno snowboarder. Odio infatti questa forma di apartheid, queste diversità tra scarponi hard e soft, tra freestyle e alpino.
Come se non si avesse di meglio da fare che identificarsi con sistemi di cinghie e curve in backside. ......
Sono dell'opinione che per essere un vero snowboarder bisognerebbe praticarli entrambi. E in tutte le condizioni. Essere in grado di farlo, ma anche volerlo fare...."

E poi la diversità migliora la specie, anche nello snowboard.
E tante cose per andare in montagna, d'inverno con la neve in maniera efficiente esistono già (nello scialpinismo c'è più mercato/soluzioni/ecc. ecc.) quindi prenderle in prestito e vedere di adattarle fa parte del gioco e dell'evoluzione.

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MessaggioInviato: 16/01/2012, 15:34 
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Iscritto il: 14/03/2009, 8:55
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Località: Trento (IT)
guarda federico io non giustificheró il setting che uso (che tanto non frega a nessuno) ma mi reputo snowboarder (o skier o in un futuro forse lontano telemarker) indipendentemente dal raggio di curva, dalla linea (termine piú modaiolo per dire itinerario) che percorro, e men che meno cerco un'etichetta da associare al materiale che ho sotto (o nei) piedi. Io cerco di interpretare (purtroppo sono un eterno principiante) l'attrezzo che uso mantenedo come obiettivo l'esecuzione corretta della tecnica specifica (con scarsi risultati purtroppo).
Non voglio avere la presunzione di definire delle "regole tecnologiche" per categorizzare quelle senzazioni che ritengo siano influenzate principalmente dalla corretta esecuzione del gesto, dallo schema motorio e dalla capacitá di problem solving motorio del singolo. Esiste una evoluzione tecnica intrinsecamente associata al contenuto tecnologico come pure al terreno di gioco e viceversa. MA a parer mio ció rimane una gran pippa mentale tipica del cyberspazio meno importante rispetto alla propria consapevolezza psicomotoria e biomeccanica (e su questo mi fumo un cilum di trielina!!!!).


cavolo se sparo cazzate ma a colazione ho preso un dizionario x "retta..." via
Alex


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 Oggetto del messaggio: Re: hard vs soft
MessaggioInviato: 17/01/2012, 9:49 
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Iscritto il: 12/01/2011, 23:08
Messaggi: 81
pietro ha scritto:
Io salgo con due assi separte sotto i piedi, con l'attacchino Dynafit e scarpone rigido da scialpinismo Scarpa F3. Quindi scio.
Scendo con una singola asse sotto di me e i piedi sono di traverso rispetto all'asse longitudinale della tavola. E con una tecnica che vuole assomigliare a quella insegnata dai maestri di snowboard italiani. Quindi vado in snowboard.

A questo punto ho un po di confusione in testa. Che attività faccio? :mmmm:
Sarà forse perchè uso ancora i bastoncini telescopici ma sto pensando di passare a quelli fissi ma non ho ancora deciso? Brutta cosa l'indecisione! :lol:



Non è mia intenzione categorizzare o far sarcasmo. Era per seguire il ragionamento. Partivo dal fatto che nell'altro 3D si motivava l'uso di bastoncini fissi come più leggeri dei telescopici. Non di rado gli argomenti si soffermano sulla leggerezza o meno dei materiali in funzione della velocità di salita / metri di dislivello positivo e quindi a ruota attacchini, scarponi, tavole di materiali sempre più leggeri, ecc. Il mio pensiero è che la ricerca di soluzioni maggiormente prestazionali in salita allontani dall'andare con la tavola così come lo si faceva le prime volte che la si è messa in piedi, e vorrei ben credere che bene o male tutti si sia partiti con un set up soft (il mio discorso tralascia volutamente i set up hard da pista che non si usano per salire). Tutto qui, poi ognuno può pensare e fare quel che vuole.

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Il maglione è un indumento che i bambini devono indossare quando la mamma sente freddo
Federico


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 Oggetto del messaggio: Re: hard vs soft
MessaggioInviato: 17/01/2012, 12:04 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35
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FdiFederico ha scritto:
Non è mia intenzione categorizzare o far sarcasmo. Era per seguire il ragionamento. Partivo dal fatto che nell'altro 3D si motivava l'uso di bastoncini fissi come più leggeri dei telescopici. Non di rado gli argomenti si soffermano sulla leggerezza o meno dei materiali in funzione della velocità di salita / metri di dislivello positivo e quindi a ruota attacchini, scarponi, tavole di materiali sempre più leggeri, ecc. Il mio pensiero è che la ricerca di soluzioni maggiormente prestazionali in salita allontani dall'andare con la tavola così come lo si faceva le prime volte che la si è messa in piedi, e vorrei ben credere che bene o male tutti si sia partiti con un set up soft (il mio discorso tralascia volutamente i set up hard da pista che non si usano per salire). Tutto qui, poi ognuno può pensare e fare quel che vuole.


L'ultima cosa che mi importa quando vado in montagna è la velocità di salita e i metri di dislivello.
Uso scarponi hard e attacchino perchè mi trovo meglio, li trovo più comodi, mi danno più sicurezza e, in ultimo, sono più leggeri.
Ho inziato ed imparato con l'hard, all'epoca il soft non era disponibile sul mercato.
Potrei passare ai bastoncini fissi per evitare che si chiudano ogni tanto, secondariamente perchè pesano meno. L'unico vero vantaggio che trovo nei telescopici è il chiuderli per dare meno fastidio nel bagagliaio della macchina.


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 Oggetto del messaggio: Re: hard vs soft
MessaggioInviato: 17/01/2012, 12:13 
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Iscritto il: 01/11/2009, 17:27
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pietro ha scritto:

L'ultima cosa che mi importa quando vado in montagna è la velocità di salita e i metri di dislivello.
Uso scarponi hard e attacchino perchè mi trovo meglio, li trovo più comodi, mi danno più sicurezza e, in ultimo, sono più leggeri.
Ho inziato ed imparato con l'hard, all'epoca il soft non era disponibile sul mercato.
Potrei passare ai bastoncini fissi per evitare che si chiudano ogni tanto, secondariamente perchè pesano meno. L'unico vero vantaggio che trovo nei telescopici è il chiuderli per dare meno fastidio nel bagagliaio della macchina.


I BD con chiusura a scatto non si chiudono da soli... :Thumbup:

cmq scendere a mano libere o con le bacchette non lo considerate un vantaggio?

nello zaino tutta la vita anche se pesano 100g in più


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 Oggetto del messaggio: Re: hard vs soft
MessaggioInviato: 17/01/2012, 12:51 
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Amen ha scritto:
cmq scendere a mano libere o con le bacchette non lo considerate un vantaggio?


solo sotto tortura scenderei con i bastoni in mano, e credo che l'argomento leggerezza su questi attrezzi sfiori veramente il limite dell'estremo.
cmq in discesa rimangono dei vincoli, indipendentemente dalla bravura del rider, come credo che la picca uno se la tenga in mano solo se indispensabile.

e se l'itinerario prevede dei pezzi in piano dove prevedo spinte, solo poco prima li stacco dallo zaino.

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: hard vs soft
MessaggioInviato: 17/01/2012, 13:13 
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FdiFederico ha scritto:
la ricerca di soluzioni maggiormente prestazionali in salita


in fondo credo che il setup hard sia questo, per lo meno in maniera più o meno esplicita, A MIO PARERE questo emerge dai vari post.
e tra l'altro non ci trovo nulla di male e neppure di vergognoso, si tratta solo di un modo diverso di fare la stessa cosa.
stranamente però nell'ambiente snowboard il discorso prestazionale della salita è visto con un po' di "puzza sotto al naso", sopratutto da chi prestazionale non lo è (per scelta o per necessità). questo spiega come mai la motivazione più evidente del setup hard venga in qualche modo (da chi più, da chi meno) celata (forse anche a se stessi).

esempio: non parteciperò mai ad una gara di sno' alpinismo, a meno che sia "il ritrovo della luganega", perchè credo che per me lo sno' sia passione, e che la passione mal si concilia con l'agonismo ed il cronometro.
allo stesso tempo capisco benissimo chi invece le gare le faccia e si diverta e che adduce come giusta motivazione un sano prinicipio di antagonismo (con altri o con se stessi). sorrido a chi invece mi racconta che partecipa ad una gara per il gusto di farsi un'uscita in compagnia (IMO mi pare mettere un po' le mani avanti), l'occasione mi sembra per lo meno non ottimale, l'uscita te la puoi organizzare quando vuoi, dove vuoi con la compagnia che vuoi tu.

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saluti!
nico


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MessaggioInviato: 17/01/2012, 14:53 
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nico ha scritto:
esempio: non parteciperò mai ad una gara di sno' alpinismo, a meno che sia "il ritrovo della luganega", perchè credo che per me lo sno' sia passione, e che la passione mal si concilia con l'agonismo ed il cronometro.


concordo ed ecco perchè è interessante partecipare alla Vetan Classic (www.vetanclassic.com finalmente aggiornato dal buon Fonta) dove passione e cronometro si fondono in un weekend di condivisione della medesima passione indifferentemente che tu sia una "tutina" o un semplice appassionato. Lì caro Nico troverai la risposta a questo thread cioè la convivenza di ciaspole, split, scietti, scarponi hard e soft il tutto collegato dal fil rouge di sorrisi e passione.

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"Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro,a cielo ed amore,protetta da un filo spinato"


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MessaggioInviato: 17/01/2012, 17:54 
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smash ha scritto:
Lì caro Nico troverai la risposta a questo thread cioè la convivenza di ciaspole, split, scietti, scarponi hard e soft il tutto collegato dal fil rouge di sorrisi e passione.


:rock: :beer: :ola: :dj:
peró il dottore m'ha vietato grancasino, musicaachiodo, fiumedibirra e garadimagliettebagnate....
mi rimangono le pippe perció anche quest'anno non verró. Inoltre senza presenza femminile :sbavo: in macchina... il viaggio é troppo lungo!!!!

:offtopic:
due settimane fa mi sono autoiniziato alla tavola hard con boot hard e tanto godimento hard... piú che perdere la retta via.... ho cominciato a curvarla

alex


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MessaggioInviato: 01/04/2015, 14:55 
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Visti i nuovi materiali a la mia necessità di decidere direi di riesumare questo post:
Cosa è meglio?:

1/ Passare all'hard con acquisto tlt5/6 seconda mano (attacchi voilé) che posso usare anche in caso di futura eventuale sciata

2/ Set soft con Fitwell e attacchi piastra voilé. Fitwell che diventerebbero però il mio unico scarpone da snowboard dato che i miei sono alla frutta. Saranno adatti a snowboardare anche in pista???

Al momento posso solo permettermi gli scarponi e devo rimandare l'acquisto attacchi a un prossimo anno. Passando all'hard non c'è un grosso problema finanziario legato all' attacco visto il costo minimo del voilé. Quindi a livello di spesa le due opzioni si equiparano.

Ah...se potessi provarli tutti non avrei tutti questi dubbi! :mmmm: :mmmm: :mmmm:


Ultima modifica di Silentooso il 01/04/2015, 16:09, modificato 1 volta in totale.

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