Ciao ragazzi.
Arriva finalmente la mia prima domanda sulle split e penso sia la più importante: capire se la split è adatta ad andare su e giù per l'Etna oppure no.
Sul Topic delle presentazioni già qualcuno mi ha risposto ( grazie ) ma ora chiedo al grande pubblico.
L'Etna in occasioni rarissime conosce poweder.
Neve asciutta come quella di questo inizio gennaio è rara perchè le correnti da nord spesso sono accompagnate da forti venti che non permettono accumuli considerevoli sul vulcano che è completamente esposto;la qualità è ottima e tende a trasformarsi più lentamente per le temperature che di solito l'accompagnano.
In giornate come ieri (ha fatto a 1800 un metro di neve, senza vento
),con correnti da est,sud-est che danno le precipitazioni più copiose la neve è più pesante.
Considerate che,dopo una bella nevicata, è facile anche a febbraio trovare giornate da 10-13 gradi anche a 2000 e passa metri quindi la neve "molla" facilmente per poi gelare durante una nottata serena, così da ritrovarsi la mattina con tratti crostati o ghiacciati che dopo le prime ore torneranno molli se non resta tutto duro per il vento. Spesso abbiamo neve "primaverile" visto che si può arrivare a sciare anche a tardo Aprile e se l'annata e giusta anche a fine Maggio.
Pendenze particolarmente elevate,principalmente per i miei tragitti non ne trovo e neanche traversi da paura. Si possono trovare su percorsi più difficoltosi ancora lontani dalle mie possibilità.
Fino ad ora sono andato in giro tavola in spalla e ciaspole ma l'idea della split mi piace troppo. Più riesci ad allungare la salita maggiore sarà la goduria in discesa. E ancor di più mi piace l'idea della split con il soft....
Se poi capita la giornata di brutto, non puoi andare in cerca di fresca e per"non perdere la camminata" resti a farti due orette in pista la split te lo permette o è inadatta a farlo?
Detto ciò visto che ho scritto un sacco di cose e non sò neanche se si capisce il senso, ditemi se potrei indirizzare la mia scelta futura su una split.
Grazie