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Test 3
25 marzo: Visolotto-Passo Due Dita 4.2 E2 (3028 m)
Dislivello totale 1300m di cui canale 500 m

Altro test per i Fitwell, partenza dal Pian della Regina con splitboard in spalla, prati erbosi ghiacciati alternati a lastre di ghiaccio, l’ottima suola in vibram qui si fa apprezzare favorendo una progressione sicura senza il terrore di cadere ad ogni passo. Arrivato alla neve, metto la splitboard ai piedi, alternando falsi piani a tratti più ripidi e percorrendo anche qualche traverso gelato, in cui come già detto in precedenza il sostegno dato dagli scarponi è fondamentale. Arrivato alla base del canale completamente vergine, trovo 50 cm di neve farinosa. Grazie alle condizioni eccezionali riesco a salire con la splitboard ai piedi ¾ del canale con pendenze tra i 40 e i 45 gradi. Nell’ultimo tratto più ripido rimonto la split e salgo a piedi, ramponi non necessari vista l’abbondanza di neve, escluso un breve tratto di 10 metri con neve ghiacciata/crostosa, che con un paio di boots tradizionali mi avrebbe obbligato a montare i ramponi per questo brevissimo tratto.
Discesa eccezionale, vista l’abbondanza di neve ho optato per non utilizzare nemmeno la picca in discesa. Terminati i 600 metri di canale il relativo conoide su neve da urlo, inizia la parte meno divertente, crosta portante marmorea con relative pietre affioranti, in questo tratto ho apprezzato molto la reattività degli scarponi che permettono veloci cambi di direzione e alla fine della discesa erano ancora perfettamente stretti.
Questa volta nessuna vescica ai piedi.

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e se ti venissi a trovare?! Bella Osto

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Doctor cut my finger I have to race! (Troy Bayliss 2007)

Tre giorni di test passati in buona compagnia, grande soddisfazione anche se dopo tre giorni non sento piu' le gambe!!

Due giornate (ven/dom) con ciaspole e JJ Flagship (altra prova) passate a gironzolare tra porta nera e versante italiano di Cervinia.
Lo scarpone e' veramente solido, una volta chiuso il piede all'interno non subisce la stretta delle straps anche se tirate.
Lasciando la sezione superiore meno tirata si cammina agevolmente aiutati anche sulla neve piu' dura dalla suola in vibram.
Pur avendo attacchi abbastanza vecchi si percepisce immediatamente quanto la solidita' dello scafo si ripercuota sull'asse.

Alle prime curve in pista, complice anche la tavola piu' morbida, ho rischiato di ribaltarmi, poi acquisendo la dovuta sensibilita' ci si puo' godere un maggior controllo con minore sforzo.

La prima giornata ho patito il sollevamento del tallone in discesa, soprattutto dove il fondo era piu' duro, ho capito la giornata successiva di non aver tirato a sufficienza i lacci ad altezza caviglia.
Avendo scelto un numero abbondante per limitare gli effetti del freddo penso che provero' ad inserire una soletta supplementare.

La seconda giornata ho usato la Voile' cosi' da testare le doti in salita. Mi ritengo pienamente soddisfatto anche se le caratteristiche della scarpa brillano sicuramente in situazioni piu' limite che una salita in split.

Ho potuto gustare appieno la sicurezza nel momento in cui, slacciata la split, mi sono fatto un traverso su neve molto dura.
Prendere a calci la superficie compatta e non sentire nulla se non la punta che affonda ti da una bellissima sensazione!

Il feeling in discesa si e' confermato anche con la Mojo, maggior reattivita' e minor fatica in conduzione.
A fine delle tre giornate avevo un lieve fastidio sotto la pianta del piede ma temo che ce lo avrei avuto anche usando pantofole

P.S. sia ramponi che attacchi erano praticamente gia' utilizzabili, li ho allargati di una sezione giusto per comodita'.

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Grande Mauro! qualcuno li ha usati per una giornata intera con impianti?
ovvero possono essere l'unico boot o sono troppo tosti?

Questi Ftiwell mi stanno proprio incuriosendo. Sembrano perfetti per quelle gite dove devi camminare un pò su terreni accidentati prima di trovare neve o se ti trovi ad attraversare qualche cresta senza neve senza il rischio di scivolare rovinosamente.

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paccittis.blogspot.it

oggi test definitivo, pizzo palú 3900 m, provati su duro, ripido, fresca, salita su neve dura e peste ghiacciate, con ramponi su ripido e ghiaccio vivo, passaggio su ponte di legno su crepo da spavento....risalita su firn da stanco...e 1000 m di discesa in pista dura...una favola su tutta la linea
dopo 6 gite di cui 3-4 serie il.rodaggio é concluso e non fanno più male....assolutamente validissimi....a breve tutti i test completi e le foto....quelle di oggi sono da copertina!

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

Ciao Enry, come vestono questi scarponi? Che numero hai dovuto prendere? Hanno vestibilità regolare?

Grazie

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domani io avevo in mente o zona bianco o zona rosa

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Sabato altro bel test al Rosa per confermare definitivamente la validità di questi scarponi (Punta Giordani con discesa del Vallone di Salza) che permettono di andare in montagna con un'altra sicurezza, usati con i ramponi su ghiaccio, senza ramponi su neve dura, oltre 2000 metri di discesa con neve di tutti i tipi, traversi, ravanamento su morena a piedi con pietre e terra, sentiero.

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Sabato li ho provati anche io grazie al gentilissmo Pietro.

purtroppo il numero non era il mio (43 anzichè 42) e la soletta aggiuntiva non mi ha salvato da una bella veschicona per ogni interno tallone... (come accaduto ad altri utilizzatori alla prima volta, toccando la scarpetta interna c'è un piccolo scalino fra 2 diverse imbottiture cucite?)

quindi il mio test è stato solo una salita in pista e non nel loro ambiente naturale, in discesa feeling positivo nonostante il dolore.
sono indubbiamente ben fatti, rigidi e robusti.

così in velocità ho notato alcune cose a mio avviso migliorabili:

i passanti dei lacci sul collo del piede li farei con fettucia piatta e non cordino tondo (così non creano punti di pressione sotto le strep)

i lacci erano corti e ciccioni, meglio quelli tubolari che stringono anche meglio

soletta interna minimale, da fare più ammortizzante vista la rigidità generale?

la linguettona del boot non aveva una naturale forma cilindrica, ma aveva una piega vistosa al centro sulla lunghezza quindi premeva irregolarmente sullo stinco (come se avessero preso una forma irregolare nella scatola..)

detto questo BRAVO LIVE