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MessaggioInviato: 20/09/2012, 13:30 
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Buongiorno a tutti.

Essendo anche appassionato di meteo provo a dire la mia sulle previsioni per il prossimo autunno/inverno per chi ne fosse interessato.

Ovviamente sono previsioni da prendere con le pinze essendo un semplice amatore, tuttavia mi sono fatto un'idea di cosa potrebbe riservarci nei prossimi mesi e fare un'analisi di come e quanto oro bianco potrebbe cadere sulle nostre montagne. Essenziale per il backcountry e lo snowboard.
Evito tecnicismi troppo dettagliati per non confondere le idee.

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Situazione attuale generale a grosse linee:

- Veniamo dalla seconda estate più calda di sempre dopo quella del 2003, con scarti di oltre +2,5 gradi in più rispetto alla norma. Di conseguenza vi è un enorme accumulo di energia nel Mediterraneo che risulta per ovvi motivi più caldo.
- L'atlantico settentrionale è anch'esso molto più caldo della norma di circa +2 gradi vicino all'Islanda e Isole britanniche in particolar modo.
- I ghiacci Artici sono in pesantissimo deficit, peggiore del 2007.
- l'ITCZ, ossia la zona di convergenza intertropicale è anormalmente ancora spostata a nord ma in regresso costante da inizio settembre, essa è stata in parte la causa delle pesanti rimonte sub tropicali di questa estate.
- Il vortice Islandese in grande forma con nevicate copiosissime in questi giorni in Islanda (pecore seppellite dalla neve)
- Vortice Canadese ancora in formazione e Estate infinita negli USA centrali, Rockyes comprese.
- Siccità cronica sulla penisola iberica e Falla barica Portoghese sempre in agguato.
- Importante: ENSO quasi neutro, NINO debolmente positivo.

Previsioni per i prossimi 3 mesi per le Alpi.

Guardo con ottimismo quest'anno complici gli aspetti sopra elencati.

Prevedo un autunno più piovoso rispetto a quello degli anni passati, con massimi verso metà ottobre/ primi novembre quando il ramo islandese sarà più robusto e le termiche più basse favoriranno contrasti più marcati sul mediterraneo ancora caldo. Formazione di minimi depressionari anche potenzialmente pericolosi per il Nord Ovest sul Golfo del Leone. Neve copiosissima oltre i 1800/2200mt sulle Alpi Centro/occidentali complici le correnti da sud est e lo sbarramento orografico, rischio alluvionale per la Liguria, sbocchi vallivi e le pianure adiacenti..

Il NINO solo debolmente positivo o neutro aiuterà l'indice NAO (North Atlantic Oscillation) a rimanere negativo agevolando i fronti perturbati atlantici che grazie ad un atlantico caldo avranno molta più dinamicità sui paralleli. Neve distribuita democraticamente sulle alpi nel mese di novembre/dicembre

La carenza della banchisa artica inoltre indebolirà la formazione del Vortice Polare favorendo la un indice AO (Artic Oscillation) negativo e specialmente da dicembre potremmo battere i denti con retrogressioni fredde da est e neve su Appennino e Alpi Orientali.

per i mesi di gennaio/febbraio attualmente non ci sono molti indizi per scrivere una linea di tendenza.

Cosa potrebbe mettere i bastoni tra le ruote di questo meccanismo prolifico di neve? tre aspetti sopra tutti.
- ITCZ, falla barica portoghese e vortice Canadese.

Il primo potrebbe guastare la festa nevosa alzando l'asticella perturbata di qualche grado di latitudine Nord, il mediterraneo e le Alpi sarebbero ostaggio di una lacuna barica che porterebbe solo tempo uggioso e scarsamente piovoso e nevoso.

Il secondo convoglierebbe tutto il ben di dio verso la Penisola Iberica facendo risalire a Est (sull'Italia) una rimonta sub tropicale con zero termico che schizzerebbe alle stelle e nessuna precipitazione, nebbie fitte sulle pianure.

Il terzo potrebbe rendere troppo dinamico lo scambio tra i meridiani e il rischio di fusione con il Vortice polare aizzerebbe i primi due aspetti. Potrebbe però anche essere prolifico se scendesse verso sud e Terranova aiutando il treno perturbato di matrice islandese.

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Come potete vedere è difficilissimo prevedere oltre la settimana. Ma una linea di tendenza si può già profilare..spero di non avervi annoiato e buona giornata ;)

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MessaggioInviato: 20/09/2012, 13:39 
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ma alla fine nevica o no? :lol: :sbavo:


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A me basta che non faccia come l'anno scorso, vedi neve ovunque e metri al centro dove da fastidio e basta e nord est pelato come non è mai stato (a mia corta memoria!!).

X il resto: bel lavoro e speriamo tu ci veda giusto con le prime previsioni! :)

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Non ho proprio capito tutto e sto ancora googlando i termini sconosciuti , ma nel frattempo GRAZIE . Adoro queste analisi che insegnano sempre qualcosa e tendono a mettere ordine nel caos ; e poi la tua è pure moderatamente ottimistica. Intanto io nel mio piccolo incrocio le dita e toccandomi le balle mi compro l'airbag. :mrgreen:

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Per me nevica a Novembre, tutti ci gasiamo. Poi fino a Febbraio poca roba per riprendersi da Marzo quando le stazioni sciistiche stanno già pensando a chiudere.
Spero di sbagliarmi.

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MessaggioInviato: 21/09/2012, 7:46 
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kurtsk8 ha scritto:
Per me nevica a Novembre, tutti ci gasiamo. Poi fino a Febbraio poca roba per riprendersi da Marzo quando le stazioni sciistiche stanno già pensando a chiudere.
Spero di sbagliarmi.


Partiamo da un presupposto: le Alpi non sono montagne nevose rispetto ad altre catene montuose, specie nel trimestre invernale.

Anche in tempi passati in cui non si sospettava del riscaldamento climatico vi sono stati inverni consecutivi secchissimi per le Alpi..ci sono tantissime testimonianze scritte di passi alpini liberi da neve e ghiaccio anche nei mesi invernali dal medioevo ad oggi. Così come anche avanzamenti improvvisi di fronti sin da far evacuare intere valli. Il clima cambia in continuazione.

Tuttavia uno dei problemi più cronici degli ultimi 20 anni non sono solo le scarse precipitazioni nevose invernali ma la mancanza di perturbazioni organizzate atlantiche che seppur con poca frequenza durante l'inverno concedevano il prezioso oro bianco--
Il Global Warming ha in un certo senso inceppato il meccanismo che permetteva all'atlantico di distribuire i suoi rami perturbati sul mediterraneo centrale, favorendo un maggiore scambio sui paralleli. Ad oggi invece gli scambi avvengono principalmente sui meridiani, questo crea forti sbalzi termici con discontinuità delle precipitazioni, localizzate su ristrette aree..Freddo più intenso ma più breve e clamorosi rialzi termici anche in pieno inverno con zero termico anche a 3500m...
La stagione migliore per le Alpi per creare un ottimo accumulo nevoso in quota è tra ottobre e dicembre, la neve che cade in questi mesi subisce tutti i metamorfismi entro la primavera e costituisce la preziosa alimentazione dei ghiacciai, inoltre garantisce un ottimo fondo per la stagione sciistica
Se non nevicherà in questo periodo la stagione parte già male, la neve di febbraio/marzo non è la stessa

Tornando alle previsioni io dico che possiamo guardare con ottimismo almeno sino all'inizio dell'inverno. Il mese di novembre sarà molto perturbato nel mediterraneo, le forze in gioco saranno molte. La NOAA (maggior esponente di climatologia mondiale) ha rivisto in ribasso l'aumento del NINO portandolo ad appena positivo in dicembre, questo smorza i suoi effetti facendoli diventare quasi nulli. Una situazione simile si ebbe nel 2008 portando uno degli inverni più nevosi del secolo per il sud delle Alpi.
Non è da escludere nell'analisi anche la bassa attività solare, il ciclo 24 proprio non riesce a ripartire

Tuttavia ci sono tantissimi aspetti ancora che possono rientrare in gioco, qualcosa nel meccanismo può incepparsi e lo spostamento di poche centinaia di KM di una figura barica in Europa potrebbe essere fatale per le precipitazioni nevose. :frusta:

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MessaggioInviato: 21/09/2012, 9:03 
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ciao
i 5 milioni di km² di ghiaccio che sono scomparsi dall'artico (puf cosí!) non mi fan essere cosí speranzoso in inverni esenti da effetto global warming.
Poi magari noi ce la caviamo, magari il prox inverno ne butta giú 24 metri al Tonale... sicuramente i nostri figli di bianco vedranno solo i sacchetti di plastica sui litorali, i teli tristi sulle montagne e se gli va di culo qualche rotolo di carta igenica nei comprensori sciistici all-inclusive....

FictionForecasting o paleoclimatologia a parte... le tue considerazioni Giuliano sono una lettura interessante: nel frattempo da novembre ad aprile aspetto cosmicamente pessimistico, scrutando il cielo ogni mattina appena alzato mentre, ancora rincoglion++0 per il sonno, maledico che "neanche oggi nevica".
alex


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MessaggioInviato: 21/09/2012, 9:58 
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alex_lith ha scritto:
ciao
i 5 milioni di km² di ghiaccio che sono scomparsi dall'artico (puf cosí!) non mi fan essere cosí speranzoso in inverni esenti da effetto global warming.
Poi magari noi ce la caviamo, magari il prox inverno ne butta giú 24 metri al Tonale... sicuramente i nostri figli di bianco vedranno solo i sacchetti di plastica sui litorali, i teli tristi sulle montagne e se gli va di culo qualche rotolo di carta igenica nei comprensori sciistici all-inclusive....

FictionForecasting o paleoclimatologia a parte... le tue considerazioni Giuliano sono una lettura interessante: nel frattempo da novembre ad aprile aspetto cosmicamente pessimistico, scrutando il cielo ogni mattina appena alzato mentre, ancora rincoglion++0 per il sonno, maledico che "neanche oggi nevica".
alex


Guarda Alex condivido il tuo pensiero.
Tuttavia il clima è una macchina complessa, articolata, in parte oscura.

Tutta l'acqua dolce riversata nell'atlantico, il riscaldamento anomalo dell'Artico libero dai ghiacci paradossalmente potranno esserci d'aiuto rendendo meno robusto il vortice Polare espresso in indice AO.
Esso è niente meno che un'area di bassa pressione semipermanente che si sviluppa tra Groenlandia e Nuova Zemija, In presenza di indice AO negativo si avranno formazioni di robusti anticicloni in area artica con conseguente indebolimento del vortice polare che, rallentando il suo movimento, consentirebbe alle correnti fredde di penetrare in Europa meridionale, generando forti piogge e temporali in area mediterranea. Questa è un'ipotesi concreta per i prossimi 2 mesi.

Senza soffermarmi sui tecnicismi inutili, incredibilmente così come le zone più nevose al mondo non sono quelle artiche, temperature maggiori potrebbero significare maggiori precipitazioni nevose seppur in un contesto più mite. Il problema che menzionavi te dei teloni e ghiacciai, essi sono in ritiro principalmente per estati roventi e infinite più che per le nevicate invernali.
I nostri figli probabilmente non faranno sci estivo, probabilmente avranno stagioni nevose inferiori nella durata ma aspetterei almeno un altro decennio di misurazioni e modelli matematici complessi prima di sentenziare l'irreversibile Global Warming... :wall:

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MessaggioInviato: 21/09/2012, 16:52 
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http://psiconauta.org/2012/07/03/previsioni-meteo-neve-per-linverno-2012-2013/

ed invece sarà un'apocalisse con tanto di cataclisma nevoso.
io corro a comprarmi le pelli nuove ed una balestra.

poi voglio dire....se lo dice uno che si chiama Joe Bastardi.....


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Mha... Joe Bastardi si era già sputtanato due anni fa preannunciando un inverno record puntualmente non arrivato..

Tuttavia questa volta condivido in parte l'analisi ma non da dicembre in poi, troppo presto per delineare una tendenza. Non sapremo per ancora un po' di tempo quali saranno i pattern dominanti in sede euromediterranea

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