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MessaggioInviato: 22/10/2012, 16:31 
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verso la fine della scorsa stagione ho optato per una preparazione a base di corsa in pianura (ahimè non abito in montagna).
mi sono fatto il test di conconi, misurato la soglia ed impostato il lungo piano, lungo medio, medio lungo, medio medio, etc insomma due palle.
una volta ogni 10/15gg qualche ripetuta. correvo per lo più su tapis roulant e se il sabato non andavo in montagna correvo per strada.
un po' la noia totale e sopratutto lo scambio di idee con una prepratrice "prepratissima" mi ha fatto cambiare piano di allenamento.
il nuovo si basa su un circuito di 4 stazioni, ogni stazione è composta da 3 esercizi alternati da ripetere 3 volte senza recupero.
il recupero di 1 minuto avviene al cambio di stazione. i 3 esercizi mirano a braccia, addominali e gambe. dove ci sono movimenti da fare non sono mai meno di 12 o 15 ed i carichi devono essere scelti in maniera da privilegiare la cura del movimento ed arrivare agli ultimi due sfinito. vi sono anche posizioni isometriche e di equilibrio. il riscaldamento è una corsa di dieci minuti al 70% del battito max.
quando mi ha spiegato stà roba l'ho guardata un po' come fosse una marziana, poi ho inziato prendendo tutto molto sottogamba (del tipo: ma cosa sono stè robe qua che non mi stancano per niente). alla terza serie della prima stazione il battito era sui 145 ed aumentava man mano fino ai 155 per poi non superarlo più e rimanere costante (tranne nel minuto di recupero che scendeva). finita la prima seduta ero morto. tutto il giro in giostra dura circa un'ora, bisognerebbe fare due sedute alla settimana più una di corsa (che io sostituisco volentieri con uscita in ambiente). alla terza settimana sarebbe previsto un po' di scarico e via con altre tre settimane.
non sò se servirà o meno, in teoria dovremme esserci perchè il battito rimane sempre costante poco sottosoglia e quindi abitua ad una sorta di forza resistente. il continuo cambio di esercizi evita la noia della palestra e durando un'ora credo che possa sostituire abbastanza la solita corsa.
inoltre senza far massa si vanno a tonificare le fasce muscolari delle parti interessate.
ovviamente la prova del nove sarà la prima salita in marmolada dove mi stramaledirò per aver abbandonato la vecchia strada per quella nuova, anche se alla fine la differenza vera credo la facciano la scia di birrette ed aperitivi a fine serata.

e cmq anch'io sono contrario ai pesi alle caviglie, al massimo forse lo zaino, ma in fondo credo sia meglio correre un po' di più senza sollecitare ulteriormente articolazioni e legamenti.

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nico


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nico ha scritto:
verso la fine della scorsa stagione ho optato per una preparazione a base di corsa in pianura (ahimè non abito in montagna).
mi sono fatto il test di conconi, misurato la soglia ed impostato il lungo piano, lungo medio, medio lungo, medio medio, etc insomma due palle.
una volta ogni 10/15gg qualche ripetuta. correvo per lo più su tapis roulant e se il sabato non andavo in montagna correvo per strada.
un po' la noia totale e sopratutto lo scambio di idee con una prepratrice "prepratissima" mi ha fatto cambiare piano di allenamento.
il nuovo si basa su un circuito di 4 stazioni, ogni stazione è composta da 3 esercizi alternati da ripetere 3 volte senza recupero.
il recupero di 1 minuto avviene al cambio di stazione. i 3 esercizi mirano a braccia, addominali e gambe. dove ci sono movimenti da fare non sono mai meno di 12 o 15 ed i carichi devono essere scelti in maniera da privilegiare la cura del movimento ed arrivare agli ultimi due sfinito. vi sono anche posizioni isometriche e di equilibrio. il riscaldamento è una corsa di dieci minuti al 70% del battito max.
quando mi ha spiegato stà roba l'ho guardata un po' come fosse una marziana, poi ho inziato prendendo tutto molto sottogamba (del tipo: ma cosa sono stè robe qua che non mi stancano per niente). alla terza serie della prima stazione il battito era sui 145 ed aumentava man mano fino ai 155 per poi non superarlo più e rimanere costante (tranne nel minuto di recupero che scendeva). finita la prima seduta ero morto. tutto il giro in giostra dura circa un'ora, bisognerebbe fare due sedute alla settimana più una di corsa (che io sostituisco volentieri con uscita in ambiente). alla terza settimana sarebbe previsto un po' di scarico e via con altre tre settimane.
non sò se servirà o meno, in teoria dovremme esserci perchè il battito rimane sempre costante poco sottosoglia e quindi abitua ad una sorta di forza resistente. il continuo cambio di esercizi evita la noia della palestra e durando un'ora credo che possa sostituire abbastanza la solita corsa.

e` molto interessante... mi piacerebbe saperne di piu`!
riesci a darmi dettagli piu` precisi (anche in m.p.)?

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Se posso darvi un consiglio da (ex) stakanovista degli allenamenti, vi consiglio di allenarvi per divertirvi: non fatelo troppo schematizzato e ripetitivo.

Per esempio la corsa: non impazzite dietro a frequenze cardiache, settori, distanze millimetriche, tempi. Correte e basta, magari pianificate un percorso e tuttalpiù prendete il tempo, correte fino quando ne avete :) imparate ad ascoltare il vostro corpo, imparate a sentire i vostri muscoli e fiato.
Questa metodologia è senz'altro più gestibile, la chiamerei "rinnovabile" in quanto unite il piacere di una bella corsa all'utilità dell'allenamento.
Ve lo dice uno che per 6 anni ha fatto canottaggio agonistico con 10 allenamenti alla settimana durissimi..

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GiulianoPhoto ha scritto:
Se posso darvi un consiglio da (ex) stakanovista degli allenamenti, vi consiglio di allenarvi per divertirvi


ormai a 38 anni faccio tutto solo per divertirmi.
considerati i tempi a disposizione ogni sport di squadra con impegni fissi mi è impedito.
la palestra è una rottura di palle assurda, però è sempre aperta e non devo avvertire nessuno.
correre per correre è una roba che non mi fà impazzire (difetto mio derivante dal mio precedente sport) e quindi ho trovato quel programma così vario abbastanza interessante.

in fondo non nego che uno dei motivi per cui amo andare in montagna è la birretta sulla strada del ritorno.

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nico


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GiulianoPhoto ha scritto:
correte fino quando ne avete :) imparate ad ascoltare il vostro corpo, imparate a sentire i vostri muscoli e fiato.
Questa metodologia è senz'altro più gestibile

"sono d'accordo pienamente a metà con il mister" :)
anch'io la pensavo così, insomma niente numeri niente programmi. vai ed ascoltati.
premesso che trattasi di un approcio adatto a chi sà già cosa significa allenarsi e conosce il proprio corpo, cmq lo ritengo un po' limitativo.
spesso conoscere le proprie frequenze cardiache (tramite un semplice test di conconi fatto da soli su tapis rullant con cardio della palestra) aiuta poi a programmare i ritmi di corsa, evitando così di correre sempre a rotta di collo che non aiuta proprio una preparazione corretta.
lo dico perchè anch'io facevo così e l'anno scorso mi sono ritrovato a fine febbraio con un fisico stressatissimo e con il fiato corto nonostante un allenamento costante. a quel punto ho provato a leggere qualcosa ed informarmi (su internet c'è molto ma bisogna selezionare, ma per un livello entry basta il manuale cai di scialpinismo), già solo alternando i ritmi di corsa conoscendo i battiti corretti la situazione è cambiata drasticamente in breve tempo. poi và da sè che una volta che ti sei abituato il cardio invece che guardarlo continuamente lo controlli giusto un paio di volte.
non voglio dire che dobbiamo diventare tutti come "Ivan Drago - ti spiezzo in due" con il super laboratorio russo, però il concetto di una preparazione "a sensazione" è un po' romantico e potrebbe essere interessante allargare le proprie vedute.
a questo proposito consiglio un libro che stò leggendo di Mark Twight, dove uno come lui (intendendo il look da punkettone) affronta in maniera ultra seria e radicale tutto l'aspetto preparazione/allenamento/alimentazione. ovviamente lo fà per poi fare le salite di Mark Twight (allucinanti), ma il tutto risulta utile per prenderne qualche spunto.


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nico ha scritto:
...
"sono d'accordo pienamente a metà con il mister" :)
anch'io la pensavo così, insomma niente numeri niente programmi. vai ed ascoltati.
premesso che trattasi di un approcio adatto a chi sà già cosa significa allenarsi e conosce il proprio corpo, cmq lo ritengo un po' limitativo.
spesso conoscere le proprie frequenze cardiache (tramite un semplice test di conconi fatto da soli su tapis rullant con cardio della palestra) aiuta poi a programmare i ritmi di corsa, evitando così di correre sempre a rotta di collo che non aiuta proprio una preparazione corretta.
lo dico perchè anch'io facevo così e l'anno scorso mi sono ritrovato a fine febbraio con un fisico stressatissimo e con il fiato corto nonostante un allenamento costante. a quel punto ho provato a leggere qualcosa ed informarmi (su internet c'è molto ma bisogna selezionare, ma per un livello entry basta il manuale cai di scialpinismo), già solo alternando i ritmi di corsa conoscendo i battiti corretti la situazione è cambiata drasticamente in breve tempo. poi và da sè che una volta che ti sei abituato il cardio invece che guardarlo continuamente lo controlli giusto un paio di volte.
non voglio dire che dobbiamo diventare tutti come "Ivan Drago - ti spiezzo in due" con il super laboratorio russo, però il concetto di una preparazione "a sensazione" è un po' romantico e potrebbe essere interessante allargare le proprie vedute.
a questo proposito consiglio un libro che stò leggendo di Mark Twight, dove uno come lui (intendendo il look da punkettone) affronta in maniera ultra seria e radicale tutto l'aspetto preparazione/allenamento/alimentazione. ovviamente lo fà per poi fare le salite di Mark Twight (allucinanti), ma il tutto risulta utile per prenderne qualche spunto.


Hai ragione Nico, un allenamento fatto in modo esemplare passa anche dalle modalità che hai citato. Se si vogliono ottenere i migliori risultati occorre non lasciare al caso nessun dettaglio: dalla frequenza cardiaca, alla temperatura esterna, alla dieta, al passo, ecc...

Ma parlando personalmente, da ex atleta super iper stressato...ho notato che è la costanza che premia. Per raggiungerla occorre un allenamento che prima chiamavo "sostenibile" in virtù del fatto che sia più libero possibile e affrontabile in qualunque momento della propria vita con minor impegno di tempo e risorse. Questo consente una maggior costanza e con il tempo una conoscenza approfondita delle proprie capacità.
Probabilmente i risultati saranno inferiori ma ti permettono di guardare in modo più sereno la propria passione, questo si traduce anche in maggior volontà finale.

E così, per rimanere in tema, come nel film Roky4 alla fine vince Stallone che si allena nel modo più semplice possibile mentre Ivan Drago caga barrette di uranio :mrgreen: :box:

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MessaggioInviato: 05/11/2012, 11:48 
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Sicuramente seguire tabelle ecc. danno ottimi risultati ma poi si rischia che diventi in secondo lavoro......io sono più per un approccio più soft.
Comunque i consigli di un nutrizionista, specialmente dopo i 40, sono indispensabili.
Per il resto cerco di divertirmi mentre mi alleno, e cerco di farlo con regolarità, tanta mountain bike o bici da strada e quando non posso uscire vado in palestra dove faccio un allenamento al 90% con i kettlebell che trovo davvero completi e molto allenanti


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