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Giusto l'ultima gita sono fischiato giù x una parete di neve dura a 40° quando i compari con ciaspole salivano in sicurezza...in quel momento (quando anche le lame dei rampant non bastavano xchè la neve era talmente dura che si sono aperti e slabbrati) non ho certo invidiato ne rimpianto le ciaspole ma mi sono "bestemmiato" addosso xchè non avevo montato i ramponi al momento giusto!!!
Quella gita l'ho fatta al 70% con split nello zaino e ramponi ai piedi....corda, picca, imbrago, ecc...se avessi potuto scegliere con il senno di poi forse la ciaspola e una tavola più leggera sarebbe stato l'ideale...ma l'avvicinamento di 7km in piatto del giorno prima cosa m'avrebbe fatto rimpiangere??? La split forse....
Ergo preferisco la mia split sempre...cercando di limare i problemi oggettivi come si può...x questo motivo sono passato al setting hard migliorando la tenuta laterale e la leggerezza in generale...oltre al passo e tanti altri pro che non mi farebbero più tornare indietro...e un surf feeling che quasi quasi mi piace di più che con il soft...ora so che in alcuni casi nemmeno hard e rampant bastano...e prima di ritrovarsi nella cacca è meglio prevedere di salire con i ramponi...si cresce, si sperimenta e si cambia...al momento credo che i vantaggi della split superino di gran lunga i problemi...se domani ci sarà un sistema migliore sarò il primo a provarlo e vedere come và...

IMHO credo che molti che provano la split all'inizio (e quindi con poca esperienza) proveniendo dalla ciaspola restino un po' spaventati dalla difficoltà a "sentire" la tenuta della pelle sul duro e sul ripido. La ciaspola è molto facile e intuitiva. La pelle richiede un po' di pazienza, d'esperienza e di una traccia adatta...con la ciaspola spegni il cervello e sali dritto x dritto...con le pelli è normale scivolare le prime volte...o trovarsi in situazioni del caizer...io sono per rialzarmi e capire cosa sto sbagliando e provare...non x tornare indietro. Poi ci sono dei limiti oggettivi: quando uno sciatore esperto sale con le pelli lise sul ripido e duro io monto le lame...quando lui monta le lame ed è al pelo, ora ho capito che devo montare i ramponi...

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live4riding

La indovino con una

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In medio stat virtus.

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forse conoscete giá la mia opinione....che si basa su 10 anni di gite con le ciaspe (msr denali, quindi ottime), e 4 anni con la split (primo anno burton s-series e i successivi con la venture divide ) prevalentemente in dolomiti, con un diciamo 40% di gite da abbastanza a molto impegnative....
premesso che con le ciaspe in dolomiti non si va male, grazie agli sviluppi contenuti, pendenze sostenute, spazi ristretti dove con split o sci sarebbe necessario fare molte inversioni, neve spesso difficile....quasi sempre con la split mi sono trovato molto meglio, anche se la burton era troppo morbida e la venture un pó pesante
adesso, nell'attesa di una split ideale, leggera e performante, ho preso la voilé mojo rx, che con gli attacchi spark vecchi pesa piú o meno come la burton t6 intera con i ride...quindi il problema peso é superato....
il vantaggio dell'attrezzo unico é insuperabile, come la possibilitá di tracciare, galleggiare sulla crosta, soprattutto se si supera a soglia critica del peso corporeo che fa affondare, stare nella traccia giá fatta ecc....inoltre con la split si possono fare anche gite che con le ciaspe sarebbe difficile programmare, tipo quelle con lunghi piani, sviluppi e dislivelli
in 4 anni di split ho rimesso le ciaspe solo una volta, per salire un canale ripido, ma ho rimpianto la split per tutto l'avvicinamento...probabilmente le avrei usate x la parte bassa del civetta, fino all'inizio del ripido, se la neve non fosse stata portante, ma solo per avere meno peso...insomma casi piuttosto rari
soft o hard: ho provato l'hard e in discesa non mi ha convinto...adesso che gli scarponi soft si stanno alpinizzando sempre piú e gli attacchi soft specifici sono sempre più performanti e leggeri continueró su questa strada, anche perché vedo i freeriders top fare lo stesso

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

Split o cispe:
Quest'anno è stato il primo anno con la split, arrivavo già da parecchi anni di ciaspole e anche di ski alp e il passaggio alla split è stato positivo.

Francamente non ho contato quante gite ho fatto, o meglio ho smesso di contarle intorno alla 60esima, ma sono sicuro di non aver superato le cento considerando i giorni che avevo a disposizione durante la passata stagione.
Di queste solo una l'ho fatta con le ciaspole perché le condizioni non erano proprio rosee ed ero andato con la vecchia intera. Ho calpestato tutti i possibili tipi di neve immaginabili e non (anche erba o asfalto nei giorni più tristi...).

Il mio giudizio è positivo, certamente la split è un oggetto più complicato degli sci per certi tipi di salita, soprattutto per quanto riguarda la tenuta della lamina. Personalmente non ho mai avuto grossi problemi che potessero mettere a rischio la mia sicurezza. Certo qualche volta una mezza tavola è scivolata, ma mai (per fortuna) sono scivolato o peggio. Il massimo che mi sono spinto con le mezze tavole ai piedi è stato intorno ai 40°/45° su beton senza rampant, in quelle condizioni sono arrivato al limite della mia tecnica, oltre sarei certamente scivolato.

Nel ripido passavo direttamente ai ramponi, se la gita poi lo consentiva lasciavo le pelli alla base o le mettevo nello zaino e univo già le mezze tavole così da non doverlo più fare in vetta, magari allo stretto.

Visto che mi trovo bene, non mi interessano troppo gli altri sistemi di salita come per esempio gli scietti e continuerò su questa strada.

Hard o soft: hard, ma alla fine per me è lo stesso. Per le gite impegnative i nuovi scarponi soft abbattono le differenze tra uno scarpone da scialpinismo e i più classici boot soft. Io gli anni passati usavo gli scarponi da alpinismo, ora non è più necessario.
Ovviamente ho il vantaggio che con l'attuale scarpone da skialp posso passare da sci a tavola mantenendo lo stesso set up.

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visto che piove mi sono ri-intrippato coi calcoli dei pesi
allora il mio assetto attuale, a parità di scarponi soft e ramponi utilizzati in caso di salita ripida, è il seguente:
- tavola mojo rx con interfaccia voilè: 3,78 kg (1,89 kg per piede) (leggermente migliorabile con il montaggio dei puntali spark in Al che sono ancora sulla Venture
- pelli voilè: 0,57 kg (0,290 kg per piede) (peso migliorabile con le pomoca, credo)
- attacchi spark fuse modificati: 1,82 (0,910 kg per piede) qui potrei migliorare con quelli attualmente in commercio
- rampanti spark: 0,47 kg (0,24 kg per piede) anche qui si potrebbe limare qualcosa con i nuovi

che vuol dire che su una salita normale ho 3,09 kg per piede (+ il peso degli scarponi) e 0,47 kg in spalla (i rampanti)
in salita con i rampanti si hanno 3,32 kg (più il peso degli scarponi) per gamba

se usassi le mie ciaspe (1,72 kg) e la mia tavola intera avrei:
- 3,23 kg di tavola e 2,20 kg di attacchi in spalla ovvero un totale di 5,43 kg
- ai piedi 0,86 kg di ciaspa + peso scarpone per piede
peso complessivo tavola intera con attacchi più ciaspe = 7,15 kg ovvero 0,510 kg in più dell'assetto split, che come detto è anche migliorabile

anche se mi pare che scientificamente è stato dimostrato che è meglio avere peso in spalla invece che ai piedi...bisogna considerare tutti i fattori....se poi l'assetto split pesa meno....fine dei discorsi....

la cosa interessante è che ipotizzando una salita ripida da fare con solo i ramponi, dove non servirebbero ciaspe oppure pelli e rampanti la T6 + attacchi ride pesa 5,43 kg mentre la mojo rx + interfaccia + spark pesa 5,60 kg, ovvero solo 170 g in più, che come detto sono più o meno facilmente limabili

tra l'altro quest'anno dovrebbero venire fuori i ramponi camp in acciaio da 0,5 kg, e probabilmente prenderò uno zaino grande più leggero di quello che ho, quindi si comincia a parlare di più di 1 kg in meno dell'anno scorso, magari per molti non ha importanza, per me si...sono vecchio e ho mal di schiena

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ti odio

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saluti!
nico