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Guarda non hai detto caxxate..le ricorrenze climatiche spesso si ripetono.. Anche se fondamentalmente la statistica nella meteo conta praticamente = zero

Diciamo che i grandi pattern difficilmente si dissolvono in fretta; specialmente negli ultimi decenni a causa di fattori intrinsechi tra indici climatici, blocking oceanici, maggiori scambi sui meridiani che in passato, ENSO più marcato e via dicendo.. quindi le chance di vedere altra pioggia e neve nelle prossime settimane e anche mesi è tutt'altro che improbabile. L'inverno 08/09 ne è stata la dimostrazione ma anche altre annate..

Nel nostro "orticello" mediterraneo però ci sono tanti fattori che condizionano il semestre freddo a iniziare dal VP (Vortice Polare) Il suo ricompattamento in sede polare è spesso causa dell'alzarsi dell'asticella perturbata di latitudine con esclusione del bel paese, che viene raggiunto dagli anticicloni. L'indice di riferimento è l'AO che in questi giorni è negativo....

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- G i u L i a N o -

Dici che fattori come :

la molta neve caduta anche su basse zone ,coprendo molte zone rocciose con un azzeramento dell'irragiamento.
Un ulteriore calo dovuto alla neve stessa,che crea un ambiente freddo.
Periodo di fine ottobre,dove le giornate si sono accorciate parecchio.
Altra pioggia-neve per fine settimana.

Tutti questi fenomeni attulamente, possono ripercuotersi sull'andamento climatico ?
La zona del nord italia, è un bersaglio o anche la catena montuosa funge da arma che spara alte-basse pressioni agli altri paesi e cosi viceversa ?

Allora...

Sicuramente la maggior copertura nevosa al suolo aumenta l'effetto albedo e specie nei fondovalle facilita temperature più basse rispetto al terreno non innevato. Tuttavia il discorso si limita a climi locali in quanto nulla può dinnanzi a alte pressioni di matrice sub tropicale o a masse di aria umida e mite basso atlantica. Detto questo il clima del Nord Italia è estremamente complesso, sono le previsioni tra le più difficili del pianeta in quanto vi sono tantissimi fattori orografici e di microclimi locali che rendono tutto complicato. Così come la distribuzione delle nevicate che non è mai democratica.

Le nostre Alpi hanno due ruoli fondamentalmente: proteggono l'Italia dalle masse d'aria più fredde provenienti dal nord indirizzandole a seconda della estrazione nelle due porte di ingresso italiche: la porta di BORA e la porta del Rodano.
La prima è causa di ingenti nevicate sulle Adriatiche e Appennino, la seconda entrando nel caldo mediterraneo genera minimi depressionari sul golfo del Leone e Ligure, consentendo precipitazioni generose su tutte le Alpi (le ultime due perturbazioni)
Le Alpi fungono da sbarramento orografico alle perturbazioni causando spesso dissesti idrogeologici e alluvioni (maggiormente a rischio Piemonte, Liguria e FVG) e imponenti nevicate (14-17 dicembre 2008)

Per quanto riguarda la neve la zona sicuramente che ne riceve più a bassa quota sono le Marittime: pensate che Limone Piemonte a neanche 1000m riceve più neve che molte zone delle dolomiti a 2000mt, il tutto grazie a un microclima particolare che mantiene un robusto cuscino freddo nei fondovalle, ieri nevicava a Cuneo città (500mt) mentre ad Asiago (1000mt) pioveva
In ogni caso le Alpi più nevose sono Marittime, Lepontine e Giulie ma solo nelle prime si superano i 300cm medi annui ad appena 1000mt

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- G i u L i a N o -

fantastico. un'ottima spiegazione. 10 con lode

Sabato e domenica nuova perturbazione ma con neve solo a quote medio/elevate, dai 2000mt in su ma neve asciutta solo oltre i 2400 e addirittura 2700m nell'estremo nord est più soggetto al richiamo sciroccale.

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- G i u L i a N o -

Insomma per ora..... Poco o niente!!
Sigh sigh

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Eddie

eh...a parte il ponte miracoloso....se non viene il fondo tra il 15 e natale siamo alle solite....

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

IL problema cari ragazzi non è la mancanza delle perturbazioni ma la loro discesa...disturbata da un campo di alta pressione molto robusto che sta portando a temperature insolitamente miti su gran parte dei Balcani e est europeo, questa figura di alta pressione non consente l'ingresso più franco di aria fredda dal nord europa che rimane confinato oltralpe e generando copiose nevicate in Scandinavia

Purtroppo ci si mette la sfortuna stavolta....

La porta atlantica è aperta, anzi spalancata..gli affondi però sono troppo occidentali e fanno fatica a scendere più a est (nella porta del Rodano) proprio a causa dell'alta pressione ad oriente...., il tutto si traduce con grandi piogge ma con richiamo mite nord Africano che apporta forti precipitazioni sulle Venezie, Triveneto, Friuli e costa tirrenica ma con quota neve molto elevata vista la matrice sciroccale



Sabato per fortuna la quota neve sarà più bassa ma la neve asciutta invernale si vedrà solo oltre i 2500m Non vi preoccupate però che arriverà una nuova perturbazione a cavallo del 16/18 novembre con connotati più invernali. Purtroppo sempre nel weekend...

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