Stamattina sveglia alle 4:30 e partenza per Riale.
Arrivato al parcheggio ,qualche fondista che si prepara per l'allenamento mattutino.
Mi avvio sulla mulattiera che conduce al Rifugio Maria Luisa.
Fino al rifugio la neve si è assestata e ghiacciata.
Dal rifugio in poi la cosa cambia. La neve si presenta a debole coesione ed entrati nel vallone ,che apre la strada verso la Cima Elgio ,la neve non è coesa.
Mi son dato un'orario di rientro. Per le 11 la gita finisce e quindi dietrofront.
http://postimage.org/gallery/51gihh4o/cc243d20/Questo itinerario si presenta lungo come sviluppo ,nonostante il dislivello verso la cima è di soli 1000mt. A tratti si guadagna poco dislivello. Infatti due punti in particolare. Finiti i tornanti della mulattiera ,c'è da farsi circa 1km di pianoro fino al rifugio, più un altro km di misti pianori per attaccare la vetta.
A quel punto ho deciso di staccarmi dalla traccia di salita,conoscendo il luogo, sono salito in mezzo a dei montarozzi che si trovano al lato del lago artificiale. Sapevo che è tutto un sali e escendi e grazie ad un traliccio in lontananza,quella era la direzione da prendere in discesa per raggiungere la cascina dell'enel posta sopra la diga senza andare a finire in qualche canale che porta direttamente al lago. E qui avrei dovuto farmi la stradina a piedi.
Mi creo una traccia di discesa , guardando il gps e il traliccio in lontananza cercando di arrivare al muro della diga,che non vedevo.
Come si vede dalla foto 550 sono finito propio dove volevo. Da li la mulattiera ha proseguito fino al rifugio. Il pianoro a piedi e poi via ancora sulla mulattiera.
7Km per 600mt di dislivello. tot. 14km.
il pianoro che si vede nella 534 non è un problema per noi snowbordisti.Ha una leggera pendenza e se la tavola è sciolinata ,l'attraversi bene.