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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 10:33 
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Io ho praticato scialpinismo, frequento scialpinisti, li vedo e li osservo durante le mie uscite.
Ebbene: non voglio diventare come loro!! :down:

Salgono leggeri e snelli?? Ma poi, il 90% di loro, come scendono.???
Annaspano goffamente su qualsiasi neve. :lol: :lol: :lol:

Viviamo per scendere o per salire? J.Jones o X de la Rue...vivono per scendere o per salire?? Cosa è lo snowboard per Voi???
A chi invidia gli ski alper e scarponi hard io chiedo questo!

Lo snowboard (e la split) ha un DNA. Non è in nome del progresso, e dello schivare un'po di fatica che dobbiamo snaturarlo.
Se uno arriva dall'hard, dalla pista, dal race puro! allora posso capirlo.
Se uno arriva dal freeride qualsiasi discussione in merito è fuorviante.

...si guardano i thread meteo in attesa della polvere perfetta!

BUONE FESTE A TUTTI. (ANCHE A GLI HARD) :lol:

_________________
"orgogliosamente militante nella Splitboard Family della Vallecamonica"


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 10:51 
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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 12:25 
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Iscritto il: 29/11/2009, 17:37
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è innegabile che si sale per scendere e non si scende per salire, ma il senso della discussione è diversa...
lo dice anche il titolo del 3d il problema sono gli scarponi soft...
e per scarpone soft si intende proprio lo scapone e l'attacco, non le sensazioni e le prestazioni che offre in discesa quelle sono imprescindibiliI
Il know how ci sarebbe tutto uno scarpone come il tlt5 o simili offrono in modalità walk una mobilità della caviglia anche più alta rispetto al soft l'unico ingrediente che mancherebbe sarebbe un po di mobilità laterale e nella modalità ski far in modo che il gambaletto diventi lo spoiler dell'attacco lasciando svicolato lo stinco... Secondo me il problema vero non è neanche tanto lo scarpone ma 'limmobilità delle aziende verso questo argomento e il loro marketing che continua nello stereotipo dello snowboarder con il pantalone al ginocchio metre dall'altra parte anno dopo anno i materiali freeski diventano sempre più leggeri e performanti in discesa.
cerchiamo di non far diventare la discussione hard vs soft se no non esce nulal di produttivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 12:53 
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Lazy ha scritto:
cerchiamo di non far diventare la discussione hard vs soft se no non esce nulal di produttivo.

bhè per quella c'è già un bel thread! :) viewtopic.php?f=32&t=1206

Lazy ha scritto:
è innegabile che si sale per scendere e non si scende per salire, ma il senso della discussione è diversa...
lo dice anche il titolo del 3d il problema sono gli scarponi soft...

in effetti rimanere in tema è difficile perchè per giustificare alcune scelte, che senso non ne hanno, bisogna allargare la visuale.
è vero, inutile negarlo, lo scarpone soft, seppur molto migliorato con deluxe e fitwell, non è certo lo strumento ottimale in salita.
anzi è vero che il passo è inevitabilmente più corto, colpa anche dello spoiler. forse si potrebbe migliorare inserendo una sorta di "taglio a soffietto" nello scafo all'altezza della caviglia (tanto poi con gli strap in discesa si ridurrebbe il movimento), meglio ancora sarebbe poter togliere e mettere gli spoiler degli attacchi con una certa rapidità (tanto per quello che aiutano nei traversi meglio non averli). sarebbe d'obbligo migliorare i rampant, meglio voilée che spark, ma sono sempre un ribrezzo, tecnologicamente non sono nulla (mi viene in mente un attacco skialp per nulla rivoluzionario in cui lo sciatore poteva decidere se far ripiegare in sù o in giù le punte così da evitare continue soste per togliere/mettere).
temo che la maggior parte delle ditte non investa in tecnologia perchè già l'ambiente skialp è assurdo (mercato di media entità ma con richieste allucinanti), figuriamoci in un mercato più ridotto come lo snò. però qualche bella sopresa c'è (fitwell) ed anche qualche colosso si muove (JJ) quindi perchè disperare.

andando fuori tema aggiungo questa riflessione: l'altro giorno scendendo in un canale un po' strettino e pendente godevo come un riccio nel girare stretto con buona fluidità. pur essendo andato con l'hard tanto tempo non credo saprei mantenere la medesima naturalità nella sciata con scarpone skialp e attacco rigido. poi probabilmente nello spazio largo e nei curvoni credo che le differenze nemmeno si scorgano. però è quel senso di "non-difficoltà" che agisce sulla mente e che ti fà tentare anche passaggi più difficili con una certa dimestichezza, che spesso, aiuta più della tecnica a superare il passaggio stesso. questo il motivo per cui continuo a scegliere il soft.

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 12:57 
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dome ha scritto:
io non ho mai provato gli sci, ne skialp ne da discesa, ho iniziato con la splitboard con setup soft prima con attacchi in al e scarponi head mollaccioni poi rimpiazzati con un paio di salomon malamute pittosto marmorei. l'anno scorso in vista di gite più impegnative avrei dovuto comprare i ramponi per i soft ma avevo già dei semiramponabili per alpinismo classico,così avendo già anche gli attacchi voilè hard al prezzo dei ramponi ho acquistato un paio di dynafit tlt4 usati coì per provare , al massimo li avrei rivenduti alla stessa cifra. ora vorrei vendere i soft. oltre alla questione peso che nel mio caso non prendo in considerazione perchè i miei pesano parecchio, c'è anche la sicurezza maggiore nei traversi , il maggior controllo delle semitavole durante le voltate, sicurezza nel camminare su roccia o ghiaccio , +velocità di calzata , +velocità di chiusura dell'attacco. non parlo dell'attacchino perchè non ce l'ho...ma la grande sorpresa è stata la discesa + controllo + divertimento + + reattività della tavola+ rapidità nei cambi lamina+ precisone+sicurezza nei tratti ghiacciati=+ divertimento :mrgreen: ed il tutto nella massima comodità, non ho neanche dovuto termoformare la scarpetta. prima di difendere un sistema o l'altro bisognerebbe avere la possibilità di provarli tutti e due e poi scegliere quello che che ci fa divertire di più perchè se a uno si riempiono i piedi di vesciche non si diverte ma non si diverte neanche uno che si riempie le braghe perchè non riesce a tenere un traverso.


Condivido quanto hai scritto ed è il motivo per cui sono passato agli scarponi da scialpinismo. Ma i Fitwell ora mi stanno facendo tornare sui miei passi per alcune situazioni.


Lazy ha scritto:
è innegabile che si sale per scendere e non si scende per salire, ma il senso della discussione è diversa...
lo dice anche il titolo del 3d il problema sono gli scarponi soft...
e per scarpone soft si intende proprio lo scapone e l'attacco, non le sensazioni e le prestazioni che offre in discesa quelle sono imprescindibiliI
Il know how ci sarebbe tutto uno scarpone come il tlt5 o simili offrono in modalità walk una mobilità della caviglia anche più alta rispetto al soft l'unico ingrediente che mancherebbe sarebbe un po di mobilità laterale e nella modalità ski far in modo che il gambaletto diventi lo spoiler dell'attacco lasciando svicolato lo stinco... Secondo me il problema vero non è neanche tanto lo scarpone ma 'limmobilità delle aziende verso questo argomento e il loro marketing che continua nello stereotipo dello snowboarder con il pantalone al ginocchio metre dall'altra parte anno dopo anno i materiali freeski diventano sempre più leggeri e performanti in discesa.
cerchiamo di non far diventare la discussione hard vs soft se no non esce nulal di produttivo.


Appunto, il topic non è e NON deve diventare un Hard Vs Soft che tra l'altro c'è già, vedere il link di Nico

In questo si parla di evoluzione dello scarpone soft. In modo che ci legge posso avere spunti per il proprio lavoro. Perchè lo so che stai leggendo.... :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 13:04 
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Fusk ha scritto:
Io ho praticato scialpinismo, frequento scialpinisti, li vedo e li osservo durante le mie uscite.
Ebbene: non voglio diventare come loro!! :down:

Salgono leggeri e snelli?? Ma poi, il 90% di loro, come scendono.???
Annaspano goffamente su qualsiasi neve. :lol: :lol: :lol:

Viviamo per scendere o per salire? J.Jones o X de la Rue...vivono per scendere o per salire?? Cosa è lo snowboard per Voi???
A chi invidia gli ski alper e scarponi hard io chiedo questo!

Lo snowboard (e la split) ha un DNA. Non è in nome del progresso, e dello schivare un'po di fatica che dobbiamo snaturarlo.
Se uno arriva dall'hard, dalla pista, dal race puro! allora posso capirlo.
Se uno arriva dal freeride qualsiasi discussione in merito è fuorviante.

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BUONE FESTE A TUTTI. (ANCHE A GLI HARD) :lol:


E' innegabile che sia statisticamente più probabile che uno snowboarder salga solo per salire rispetto ad uno sciatore ma questo non significa che sia così per tutti. Così come non è vero che gli sciatori scendano solo perchè sono dovuti salire :mrgreen:
Altrimenti come mai le montagne sono sempre più piene di gente con gli sci ai piedi o con la tavola in spalla o sotto i piedi e lontani dalle piste? Come mai gli snowboarder non sono solo a fare fuoripista con gli impianti?
Io ho visto snowboarder salire alla velocità della luce e scendere come lumache, sciatori salire lentissimi e scendere fortissimo e bellissimi da vedere.
E cominciano anche ad essere molto numerosi gli sciatori che salgono solo per salire con sci larghi più di una split.
Io invidio gli skialper per l'evoluzione dei loro materiali e per l'ampia possibilità di scelta che hanno. Ma questa è semplicemente dovuta al mercato. Se e mai (e ne dubito) anche noi saremo quanti loro questa scelta ci sarà anche per noi.

Lo snowboard e la split non hanno un DNA. Siamo noi in quanto persone ad avere un DNA, che si esprime nel nostro personale modo di andare in montagna.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 13:31 
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Fusk ha scritto:
Lo snowboard (e la split) ha un DNA. Non è in nome del progresso, e dello schivare un'po di fatica che dobbiamo snaturarlo.
Se uno arriva dall'hard, dalla pista, dal race puro! allora posso capirlo.
Se uno arriva dal freeride qualsiasi discussione in merito è fuorviante.

...si guardano i thread meteo in attesa della polvere perfetta!

BUONE FESTE A TUTTI. (ANCHE A GLI HARD) :lol:

io arrivo dalla voglia di andare in montagna anche in inverno nella maniera che più mi diverte :partye quello che scelgono de la rue o jones sono scelte loro e personali mica è vangelo. per me snow o ski è solo una scelta di convenienza potrei usare anche il cucchiaio che usano i miei bimbi. spingere sul fattore DNA secondo me non porta a sperimentare e quindi anche migliorare i materiali. il progresso non snatura , da solo la possobilità di scegliere e di produrre prodotti più perfomanti es fitwell , spark ecc..


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 13:35 
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Fusk ha scritto:
Lo snowboard (e la split) ha un DNA. Non è in nome del progresso, e dello schivare un'po di fatica che dobbiamo snaturarlo.
Se uno arriva dall'hard, dalla pista, dal race puro! allora posso capirlo.
Se uno arriva dal freeride qualsiasi discussione in merito è fuorviante.

...si guardano i thread meteo in attesa della polvere perfetta!

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io arrivo dalla voglia di andare in montagna anche in inverno nella maniera che più mi diverte :party: e quello che scelgono de la rue o jones sono scelte loro e personali mica è vangelo. per me snow o ski è solo una scelta di convenienza potrei usare anche il cucchiaio che usano i miei bimbi. spingere sul fattore DNA secondo me non porta a sperimentare e quindi anche migliorare i materiali. il progresso non snatura , da solo la possobilità di scegliere e di produrre prodotti più perfomanti es fitwell , spark ecc..


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 14:30 
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Messaggi: 448
Località: Giaveno
Lo scialpinismo ha un numero di praticanti maggiore rispetto al backcountry snow anche per via dell età di esso.

In europa, o comunque sulle alpi, lo skialp è presente da più di cent'anni... In italia possiamo dire che è nato da noi nell'ovest ( proprio a giaveno tra l altro! Col mitico adolfo kind, un genio) alla fine del 1800...

La split è presente in europa da 10/20 anni? Quindi è facile tirare le dovute conclusioni sul livello dei materiali. Anzi direi che di passi avanti in così poco tempo se ne sono fatti forse più che nello scialpinismo. Ricordo che il tanto blasonato attacchino dynafit è nato negli anni ottanta in una cantina di un ingegnere appassionato... mica in una fabbrica con chissà quale ricerca. Semplicemente dynafit ha avuto il coraggio di credere nel nuovo.

Per attacchi, scarponi e quant'altro abbiamo bisogno di gente così, capace di inventare l'impossibile e di aziende che credano in queste persone...

_________________
***IN POWDER WE TRUST***
http://bonattiisgod.blogspot.it


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 24/12/2012, 15:13 
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Iscritto il: 29/11/2009, 17:37
Messaggi: 127
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