frdchristian ha scritto:
Faccio un esempio: la bicicletta californiana è nata in california per passegiare sul lungomare, quindi senza rapporti e solo freno a pedale. Commercializzata in italia si comincia a modificarla, con freni, rapporti e altre ca...te perché c'è gente che vorrebbe fare la maratona delle Dolomiti e poi hanno pure il coraggio di dire che le aziende produttrici non fanno niente per migliorare il prodotto per andare più comodi e performanti in salita!!!!!! La stessa cosa la split, nata per montagne differenti da quellle europee e quantità e qualità di neve che da noi abbiamo poche volte e quelle volte, non hai bisogno ne di scarponi rigidi, ne di coltelli e neppure della lamina interna.
La split non è fatta per salire in neve dura, mettiamo il cuore in pace!
Quindi il problema non è il soft ma luso della split in condizioni sbagliate.
Cio non toglie che si possa migliorare, ma non aspettatevi che le aziende lo facciano. Se in Europa vendono 1 split, oltre Oceano ne vendono 20, quindi.....
Poi ognuno può andare in montagna come vuole, totale rispetto!!!!!
Seguendo questo ragionamento avremmo ancora la bici con una ruotona davanti e una piccola dietro!!!
Bravo chi ha avuto l'intuizione di tagliare in due uno snowboard e usarlo come sci perchè su neve sfondosa e farinosa era meglio delle ciaspole...ma perchè da questa prima idea non sfruttarla e adattarla per rispondere ad altre situazioni?
Proprio ieri ne parlavo con un istruttore CAI molto favorevole alla split, pensa che ero io a dire che su neve primaverile dura e ghiacciata la split ha dei limiti insormontabili nonostante l'attacchino, gli scarponi hard e i rampant...e lui mi risponde: guarda che in quelle condizioni anche uno sciatore è molto più comodo a togliere tutto e salire direttamente con i ramponi!!!
Se considero la gita dell'anno scorso all'Albairon ho passato il 90% del tempo con la split ai piedi e superato solo due brevi tratti con la split sullo zaino. Certo hai lo sbattimento del togli e metti, ma globalmente ho risparmiato energie rispetto ai colleghi snowb che si portavano tutto sulle spalle.
Proprio per affrontare questo tipo di gite sperimenterò un set up con scarppne TLT5, attacchino, Furberg 173 (con sciancratura ridotta) e pelli G3 sagomate giuste giuste in modo da far spuntare solo la lamina. Sono convinto che migliorerò ancora un pochino i difetti di tenuta della split in queste condizioni pur non arrivando alla tenuta della ciaspola tipo MSR che è fin superiore agli sci.
Poi c'è "l'innovazione inversa"....mi sono trovato così bene con questo set-up che a provarlo in neve polverosa ne sono rimasto ancora più entusiasta...più leggero, più preciso, più rapido da togliere e mettere (se in discesa devi superare una breve risalita), più sicuro se devi ramponare...
Il mercato, una volta che si è creato, sarà fatto sempre più frammentato in nicchie che ne esplorano i vari segmenti. A quel punto dopo che ti sei comprato 10 tavole diverse (una per la polvere, per il duro, per la pista, per la crosta, per lo skialp, per il park, per il poseraggio, per quello che vuoi....) ti rendi conto che con una tavola classica fai più o meno tutto...