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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 17:06 
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Iscritto il: 14/03/2009, 8:55
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ah per il discordo di peggiorare la sciata:
puoi sempre prendere qualche oretta da maestro durante la stagione. É divertente e ti aiuta a lavorare sui difetti. Poi é la pratica che fa la differenza. Passa 100 ore sui plate binding e vedrai che livello metti su.
Spesso mi sento rincoglion....; ma quando becco la giornata giusta (1 a stagione) godo come un riccio: orecchie in terra, un binario, poi la spinta in uscita che ti spara dentro la prossima curva e se arrivi in ritardo sei in terra. L'onda di enrysno per internderci.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 17:12 
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Iscritto il: 05/08/2011, 11:02
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nonostante non abbia mai provato i Fitwell, vengo da due stagioni in split con diversi softboots e quest'anno sono appena passato all'assetto TLT5+radical....
alexlith non poteva fare una descrizione più pragmatica. Mi ci ritrovo in tutto e per tutto....
ed inoltre aggiungo:
-Alpinismo: i tlt ti danno una sicurezza non paragonabile. voglio vedere se ti trovi nella merda e ti togli la tavola su un traverso ghiacciato con i soft....ti ritrovi le braghe piene...
-rigidità: non solo sono rigidi in salita, ma la cosa impressionante è quanto siano per paradosso flessibili in discesa. se non blocchi il gambaletto ma chiudi solo la leva senza che il perno entri nella sede hanno più flessibilità di un soft, ed anche lateralmente flettono in maniera impressionante.
-trasmissione: di nuovo, quoto totalmente alex....l'assetto hard accentua le mie lacune, e per paradosso mi costringe a colmarle. sulla neve difficile richiede una tecnica decisamente migliore della mia (che sono un rider di livello mediocre).
-Salti (anzi parlerei piuttosto di cliff\drop): erano la cosa su cui avevo più dubbi....domenica mi sono sparato una pillow line al fondo del mulaz su sassi alti 3\4 metri (ok....c'era un metro di fresca sotto)....ero il primo ad essere sorpreso della comodità in atterraggio.
-Freddo: è verissimo, il TLT5 è freddo.....ma per me è solo un vantaggio.
-Stance: riesco a girare in duck, che per me è un must.....

ad alex: ho già provato il TLT6, e ci hai preso di nuovo....non volendolo hanno fatto 3 miglioramenti molto utili per chi usa la split...ma questa è un altra storia.....


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 17:21 
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Iscritto il: 08/01/2010, 13:18
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Qualcuno ha provato l'assetto hard su pareti/canali impegnativi (5.3-5.4) e con neve non delle migliori?
Che differenze ha riscontrato? E' l'unica cosa che mi frena per il passaggio all'hard, ho paura di non avere lo stesso feeling in quelle situazioni dove la sensibilità su punte/talloni è vitale :priest:

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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 17:58 
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Iscritto il: 02/01/2012, 13:52
Messaggi: 22
Dico anch’io la mia in questo post che, partendo da una considerazione tecnica sullo scarpone più adatto, si è poi allargato ad una riflessione sui diversi modi di fare e intendere lo snowboard alpinismo.
E credo che sia proprio necessario partire da qui per poter discutere e valutare i tanti pareri discordanti che fin qui ne sono usciti.
Se il punto di partenza è comune (il parcheggio dove si lascia l’auto)
l’itinerario e/o l’obiettivo della giornata possono essere nettamente differenti.
C’è chi mira alla vetta, all’alpinismo, e chi alla discesa, alla surfata (e la vetta è solo il punto migliore per rendere la surfata più lunga ed entusiasmante)
Da questi due diversi approcci, scaturisce che ogni dettaglio che si frapponga ai diversi obiettivi, può essere considerato insignificante o fondamentale.
L’alpinista (per semplicità lo chiamo così) tenderà a cercare di avvicinarsi alle performance degli skialper, sacrificando (come gli skilaper) “insignificanti”
concessioni al feeling nella discesa.
Il “freerider” (giusto per dargli un nome) cercherà il modo di gustarsi ogni curva, senza badare troppo a qualche kilo in più.
Se ammettiamo questi due punti di vista, ecco che i pareri e le esperienze di ciascuno possono contribuire all’evoluzione di questa attività che, in termini di attrezzatura, ha da poco passato il pionierismo.
Va poi aggiunto che, oltre all’obiettivo dello snowboarder, ci sono anche altri elementi in gioco: l’ambiente, le abitudini, le capacità, la sensibilità, le esperienze, il contesto, la compagnia, etc etc
Morale: l’attrezzatura migliore per definizione faticherà ad essere individuata.
Ogni attrezzo potrà invece essere migliorato!
E al singolo spetterà la scelta dell’attrezzo più adatto ogni volta (o del più polivalente nel caso si preferisca un'unica configurazione)

Ad esempio io, nonostante la splitboard mi appaia oggi come lo strumento con le maggiori potenzialità per lo snowboard alpinismo, per ora mi tengo le MSR, i Salomon F22 e scelgo la tavola in base alle condizioni (Selecta o Pantera)
Motivo? uscite prevalentemente in Appennino (gite corte, neve quasi sempre trasformata) predilezione per la surfata (scarpone e attacco soft e tavola scelta) nessuna familiarità con gli sci (split modalità salita) buon allenamento, attrezzatura molto semplice, affidabile, meno costosa e utilizzabile anche con gli impianti.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 18:08 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35
Messaggi: 2652
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Ho dovuto fare un po di taglia/incolla per cui non preoccupatevi se il filo logico "salta" un po. Di qui le argomentazioni inerenti gli scarponi soft in generale e soft/hard, di la nello specifico i Fitwell


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 18:41 
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cilum ha scritto:
Qualcuno ha provato l'assetto hard su pareti/canali impegnativi (5.3-5.4) e con neve non delle migliori?
Che differenze ha riscontrato? E' l'unica cosa che mi frena per il passaggio all'hard, ho paura di non avere lo stesso feeling in quelle situazioni dove la sensibilità su punte/talloni è vitale :priest:


eh...io su quello devo dire che ho ancora qualche dubbio....
non ho ancora provato l'assetto hard su pendenze particolarmente significative, ma devo dire che (probabilmente perchè sono scarso) mi è capitato già più volte di scivolare di culo su neve dura\grumosa perchè perdevo il controllo in velocità....laddove con la split soft sarei riuscito a giocarmi un jolly e tenermi in piedi.
a mio parere tende a perdonare meno, ma la sensibilità in generale la trovo maggiore.


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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 29/01/2013, 18:57 
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Iscritto il: 08/01/2010, 13:18
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alex1 ha scritto:

eh...io su quello devo dire che ho ancora qualche dubbio....
non ho ancora provato l'assetto hard su pendenze particolarmente significative, ma devo dire che (probabilmente perchè sono scarso) mi è capitato già più volte di scivolare di culo su neve dura\grumosa perchè perdevo il controllo in velocità....laddove con la split soft sarei riuscito a giocarmi un jolly e tenermi in piedi.
a mio parere tende a perdonare meno, ma la sensibilità in generale la trovo maggiore.

Mi toccherà prendere gli attacchi voilè hard e provare con gli scarponi di mio papà (son dei laser vecchi quindi magari non l'ideale ma giusto per capire cosa vuol dire avere uno scarpone rigido) a fare qualche giornata con impianti per capire se mi possono piacere o meno :meditate:

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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 01/02/2013, 14:10 
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Località: Milano e dove c'è fresca...
cilum ha scritto:
:mmmm:
Sei sicuro di questa scelta per migliorare la tenuta in salita?
Lunghezza lamina effettiva corta (vista la lunghezza complessiva della tavola), tavola lunga, larga, rocker esagerato e penso (visto il genere) anche tutto sommato morbida. Ha tutti i presupposti per non tenere in salita o sbaglio :pirletto:


La tavola si presenta più lunga (anche la lamina effettiva è direttamente proporzionale alla lunghetta tavola), più stretta (rispetto alla Venture e anche alla Jones, Voille, ecc...) e il flex mi sembra medio/duro...come terrà lo saprò solo dopo aprile...

fine OT...

Per tornare in topic siamo alle solite...chi è pro e chi è contro...xò tutti quelli che sono passati dal soft all'hard (soprattutto con i TLT5) difficilmente sono tornati indietro... magari il prox step d'innovazione saranno proprio i fitwell che riporteranno tanti hardboot con i soft...meno male che c'è l'evoluzione altrimenti ci toccherebbe risparmiare :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 01/02/2013, 14:15 
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Messaggi: 1074
io sono passato dal soft all'hard ma con burton s series e tlt 4..ci ho fatto una stagione.. non lo rimpiango, aveva i suoi vantaggi...ma avevo perso troppo in discesa, e quell'anno si cominciò a parlare dei primi attacchi specifici per split e tornai quindi al soft

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 Oggetto del messaggio: Re: IL problema è lo scarpone soft
MessaggioInviato: 01/02/2013, 14:43 
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trimbax ha scritto:

La tavola si presenta più lunga (anche la lamina effettiva è direttamente proporzionale alla lunghetta tavola), più stretta (rispetto alla Venture e anche alla Jones, Voille, ecc...) e il flex mi sembra medio/duro...come terrà lo saprò solo dopo aprile...

Si sicuramente è più lunga ma il reverse sidecut in proporzione la accorcia sensibilmente rispetto ad una con lamina tradizionale, così come la larghezza al centro che sul sito la danno a 270mm mentre se non ricordo male la mia mojo è 250 o poco più :wink:
Non volevo abbatterla comunque, mi sembra interessante come tavola, solo che a leggere le caratteristiche non mi sembra il top per la salita, ci farai sapere come va :beer:

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