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Metto insieme 2 gite fatte negli ultimi 2 sabati.
Sabato scorso io e un amico skier siamo saliti al passo Tonale, come meta c'era il Pisganino sui 400m di dislivello e circa 2000 di discesa. Si sfruttano gli impianti fino in cima per poi risalire a piedi una piccola cresta, da li snow ai piedi con un lungo traverso, che mi ha fatto tribulare non poco, si passa sopra il rifugio mandrone andando verso il pian di neve. Dopo un po' sracchettatte miste a imprecazioni si arriva alla base della valletta da risalire, si pella e in meno di un ora si arriva alla sella del Pisganino. La discesa nella prima parte fantastica con almeno 30cm di polvere vola via in un attimo si passa un primo pianetto che affrontato in velocità non da particolari problemi si scende ancora si passa un canaletto e si arriva a un piano ben più lungo dove bisogna per forza spingere. Altro traverso che come l'altro mi fa penare, sono goofy e li ho dovuti fare tutti e 2 in switch, per prendere una strada che permette diversi tagli di curva divertenti. Altro pezzo da spingere e si arriva alle piste e con gli impianti si torna al parcheggio di partenza. Gita carina e accessibile visto il poco dislivello con la parte alta di discesa da sorrisone ma rovinata dai traversi e il pianone, ho fatto più fatica in discesa che in salita!!!

E veniamo al giro di oggi. Tutt'altro tipo di gita con un dislivello che comincia ad aumentare. Un piccolo intro sulla Val di Breguzzo con la sua conca di Trivena piccola valle incastrata tra delle bellissime cime con dei percorsi di scialpinismo davvero incredibili e con il suo rifugetto aperto anche l'inverno. La valle offre diverse gite anche decisamente impegnative con alcune con tratti alpinistici e altre con la possibilità di far dei bei pezzi di ripido.
Finalmente oggi ho preso coraggio, avevo un certo timore reverenziale verso questo posto, e mi sono indirizzato verso il rifugio Trivena convinto di risalire fino alla piana di Redont, segnata con ora sopra il rifugio, per spiare cosa potevo rischiarmi a fare da solo e con la piccola e comodissima guida che si acquista al rifugio mi sono indirizzato verso il Creper Vac o Cimò come lo chiamano qui uno dei più bassi e anche frequentati da quello che ho visto oggi, salita con numerose inversioni ma con traccia ben battuta e larga senza particolari problemi. Sono arrivato poco sopra i 2500 m praticamente nell'ultimo piano sotto la cima e prendendo come scusa il tempo che stava cambiando rapidamente e cominciava a nevicare con le nebbie in calo ho ricomposto la mojo e mi sono buttato in una delle più belle discese mai fatte in 16 anni di snow. 20 cm di neve fresca non polvere, quella neve che ti da supporto perfetta per lo snow e a larghi curvoni con la mano a terra e qualche bel salto dalle gobbe presenti mi sono infilato in un canale, senter delle taiade, con qualche arbusto e in pochi minuti ero con le gambe sotto al tavolo del rifugio.
Sono rimasto piacevolissimamente sorpreso da questo posto e conto di tornarci ancora molte volte visto le diverse possibilità che offre e la possibilità di farla tranquillamente anche con la split.

vento anche da voi eh...tenchiu

Complimenti. Ambienti magnifici.

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saluti!
nico

ciao , il rientro dal pisganino a ponte di legno in val sozzine è tutto sciabile? rischio sassi? grazie

Non so qual è la val che dici ma è tutto sciabile tranquillamente. Sassi preso solo uno nel primo travareso

Creper Vac (tentativo fermati a 2700)
Data: 15/03/2015
Quota neve:1150
Meteo: nuvoloso, nevischio fin dalla partenza, visibilità variabile da scarsa a nulla
Tempo impiegato: 3h,45' salita, 1 h discesa con pausa birra al rifugio Trivena
Condizioni itinerario: percorso fino al rifugio accettabile con tratti pochi mt non innevati, dal rifugio in su, solita slavina sotto piana di Pra Redont, neve super assestata con 3-4 cm di neve fresca caduta in mattinata ma sotto neve dura a tratti crostosa in o ghiacciata, in discesa neve molto variabile, in generale non super neve ma accettabile, a tratti divertente
Commenti: noi ci siamo fermati alla cresta a 50 mt di dislivello dalla cima perché non si vedeva ad un una cippa di cavolo e la seppur semplice arrampicata della cima non valeva il rischio, sarà per la prossima volta. Quando siamo scesi c'erano molti che salivano, alcuni anche con split e un paio con tavola e ciaspole, sarebbe interessante capire se sono arrivati sulla cima o hanno desistito come noi!

Sempre bello il "Cimo' "!!! Fatto quest'anno un paio di volte in condizioni super!! Questa valle per la split è veramente azzeccata!!!

eravamo noi al creper, ovvero una super comitiva i bolognesi: il remember SA1 2011 e l`SA1 2015 in tutto una abbondante trentina di skialp emiliani tra cui molti con la tavola ma in split solo io (credo di averti visto superarci subito dopo il rifugio trivena, eri con uno skialp?)
Sono arrivato sotto la cima ma causa una super fila di compari e un po` di white out io non ho fatto il pezzo ramponi e picca, ma altri si e per onorare la scuola avevano anche allestito una sosta per fare sicura.
Devo dire che l`ambiente mi ha colpito per severità e maestosità e mi e` parecchio dispiaciuto che non ci fosse sufficiente visibilità per divertirsi di più. altri amici hanno fatto il Cop di breguzzo e hanno dovuto rinunciare all cima per lo stesso motivo.
Mi da l`idea pero` che sia una valle da esplorare solo con neve bella assestata viste le pendenze e gli spazi...

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Stay High, Stay Rude!

esticazzi, bravi.
Io sabato ero sul cop di breguzzo (bella gita senza troppo sbattage - con gli sci).
Ho lasciato la split a casa perché immaginavo di trovare condizioni da strusciata... Neve dura e no fioritura del firn causa perturbazione e nebbia.

Penso di tornare in zona prossimamente perché nn ho visto una beata cippa... a parte il cemento armato e quella specie di piano cottura in granito
che un mio socio mi ha disgaggiato quasi addosso.

ciao
alex