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ITINERARI

primo giorno: un colle (700mt) vicino allo Skarfjellet (843mt)
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prima uscita per saggiare il territorio. tempo così, così e come da programma le guide sono a fare dei sopralluoghi per i giorni successivi, quindi ci arrangiamo. siamo senza macchina e ci spostiamo a piedi dal campeggio inoltrandoci nella valle (Tromsdalen). prendiamo la pista di fondo e a vista risaliamo a sx il letto di un torrente dove il bosco è un po' più rado. subito le novità: qui si batte tutto dall'inizio alla fine e si fà una fatica dell'ostia, la neve è di qualità sopraffina, senza pendenze significativa bisogna mollare la tavola giù dritta come un siluro se non non si và da nessuna parte. nulla di particolare ma come inizio non è male.

secondo giorno: Blamannen (766mt)
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anche se i programmi prevedono un'altra giornata senza guide, Massimo e Gianni si uniscono al nostro giro e con la macchina fanno tre giri per accompagnarci alla partenza. scegliamo la valle parallela a quella del campeggio (Krokendal) dove ci sono anche un paio di impianti di risalita con un piccolo funpark. questa volta il meteo è clemente, ma vista la logistica difficile ed un rientro obbligato entro le 14, anche questa uscita sulla carta dovrebbe essere interlocutoria. ci inoltriamo per circa 3,5km all'interno della valle e scegliamo la cima del Blamannen per salire. Facile e breve, in compenso la neve è da urlo. Le curve iniziano ad allargarsi ed anche le distanze di discesa rispetto agli sciatori si rivelano assai diverse. rientro neanche troppo faticoso con ultimo pezzettino (200mt) in pista. piacevole senza dubbio più delle aspettative.

terzo giorno: Tromsdalstinden (1238mt) toppato - Rodryggen (776mt)
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ora non si scherza più. meteo infame e ultimo giorno senza furgone. si parte dal campeggio per un classicone della zona. questa montagna a forma di ferro di cavallo chiude la vallata e permette numerose varianti di discesa, il problema è che per arrivarci bisogna spararsi più di 5km in pianura. naturlamente una volta fatti tutti ed iniziati a salire attacca la bufera. vento, neve e nuvole. non si vede più una cippa e raggiunta una cima intermedia sull'itinerario (Rodryggen) si decide saggiamente di tornare indietro. sciata fantastica in 2mt e più di polvere, la visibilità azzerata obbliga a tirar fuori i sensori dai piedi. una volta arrivati in valle vista la neve super ripelliamo per risalire verso l'attacco della via di salita estiva al Tromsdalstinden per poi infilarci più o meno in diagonale nel bosco e ritornare sulla strada in piano più in basso possibile. scopro il "bel" bosco norvegese: più chiuso di così non si può e tutto quello che non ho rischiato nei canali dolomitici lo rischio qui tra arbusti, tronchi e radici.

quarto giorno: Ullstinden (1093mt)
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finalmente una bella giornata, così ci dirigiamo verso la vetta più a nord della zona di Tromso. Salita e discesa sono facili ma dalla vetta si gode di una vista a 360gradi sul mare, i fiordi e le alpi di Lyngen. Anche qui è presente una fascia di bosco, ma è molto più breve e rada e quindi divertente anche da sciare. l'itinerario passa accanto a delle cime minori con dei pendii bellissimi e gonfissimi di neve, poi arriva in un valloncello da cui si vede la cima triangolare. raggiunta la dorsale si percorre tutta con vista sulle cornici stratosferiche create dal vento. Il panorama è unico ed in discesa tiro un drittone velocissimo e faccio pure un po' incazzare Massimo, ma non ho resistito.

quinto giorno: Nordfjellet (1000mt) toppato - Glimfjellet (625mt)
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prima e dopo...
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la giornata sembra bella e così viene scelto un'altro classicone della zona questa volta tutto a nord-ovest di Tromso. Ci si arriva passando due ponti ed una galleria sotto al fiordo (qui usano molto e sono troppo avanti rispetto a noi trogloditi). si parte proprio dall'acqua e dopo un breve tratto nel bosco si risale verso dx fino ad un ampia sella. da qui si susseguono tre cime minori che portano poi in vetta godendo delle immense cornici che si creano sulla dorsale. in teoria perchè in un attimo arrivati sulla sella si è chiuso tutto ed è venuta una bufera pazzesca che solo con il gps si riusciva ad andare avanti. cmq timone a dritta e saliamo lo stesso ingaggiando "la lotta con l'alpe" che sò che è stupido ma mi galvanizza sempre. risaliamo un bel pò e ad occhio mancherebbe un'oretta alla fine, le guide fanno un sondaggio ed il gruppo (colpevolmente senza rampant, io splittaro li avevo) decide di scendere e godersi la neve e la poca visibilità. per la prima volta la lamina morde due metri in tutto di ghiaccio e crosta poi torna la solita noiosa polvere norvegese. nel bosco c'è spazio anche per qualche zompo da piccole cornici. un po' di amaro in bocca, mi sarebbe proprio piacuto farmi la cima.

sesto giorno: Gabrielfjellet (1260mt)
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le previsioni non lasciano scampo, ci sarà una finestra di bel tempo ma solo la mattina. si rifanno tutti i piani e si rimanda Lyngen scegliendo una bella cima molto a sud di Tromso con discesa sul versante nord. scelta azzeccata, questa volta il gruppo si divide ed io parto con i primi. saliamo veloci e in prima traccia. in due ore e mezza siamo in cima. la pala finale è un po' spazzata dal vento ma vi sono zone di accumulo dove un po' di polvere si è conservata, in compenso sotto la cima c'è un pendio con una bella inclinazione vergine e con powder da paura. sotto nel bosco c'è anche un saltino adrenalico da tre metri con atterraggio in mezzo agli alberi per fortuna finito bene. mentre scendevamo le nuvole ci rincorrevano. grandissima giornata condita dalla più bella foto che mi abbiano mai fatto (messa nel post successivo).

settimo giorno: Storgalten (1219mt)
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finalmente la strada per prendere il treghetto per Lynghen è aperta (prima sempre chiusa per pericolo valanghe), il meteo sembra buono ma nel pomeriggio dovrebbe peggiorare. partiamo un po' presto e tra strada e nave dopo due ore e mezzo mettiamo gli sci. questa cima è un classicone della zona ed è situata nella zona più a nord delle alpi di Lyngen. l'itinerario è proprio bello: inizia salendo un colle, poi una sella per portarsi sotto il grande versante ovest tutto da risalire (se bel tempo in cresta altrimenti più all'interno per essere più riparati) fino in cima. per la prima volta ci sono altre persone sullo stesso itinerario che però si fermano all'altezza dell'inizio della parete, effettivamente là ci aspetta un vento allucinante e le nuvole che stanno intorno alla cima non promettono bene. saliamo comunque e quando mancano circa 300mt il gruppo si divide, io con altri 5 seguo Gianni che in mezzo alle nuvole ci porta in vetta anche grazie al gps. prima parte della discesa su ghiaccino, ma dopo 150mt inizia una polvere incredibile. per un attimo la nuvola si apre e ci lanciamo all'arrembaggio. il resto è rientro semplice in un bosco che non dà nessun fastidio. consiglio come variante di discesa una piccolissima risalita sull'ultime colle per poi scendere direttamente invece di andare nella valle. giornata super.

ottavo giorno: Buren (812mt)
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ancora meteo ballerino. le previsioni danno bello solo la mattina. l'idea è di andare a sciare con vista sul mar Baltico, ma durante la strada poco prima di arrivare alla cima scelta ci colpisce un classico della zona: il Buren. E' già illuminato dal sole e troppo invitante, si fermano le macchine e saliamo. i pendii sono tranquilli e molto vari e lasciano spazio all'interpretazione. poco prima della vetta una bellissima cornice da zompare (circa un 3-4mt) che permette oltretutto di segnare dove staccare mentre si sale (ahimè niente foto però). anche l'arrivo in cima è molto panoramico con una piccola cresta molto bella. ovviamente manco a dirlo mentre iniziamo a scendere le nuvole si abbassano così la visibilità è compromessa ma ormai ci si è abituati. dopo essere rientrati alla hytte un piccolo gruppo di irriducibili (tra cui io) ripellano per fare altri 600mt circa verso il Rundfjellet (cima minore vicino al campeggio) dove un bel torrentello pieno di polvere vergine ci accoglie a braccia aperte (ovviamente nella parte alta abbiamo beccato la solita bufera). gran giornata.

nono giorno: Floya (671mt)
l'idea era di chiudere con Lyngen ma il meteo stavolta non perdona e ci costringe a rimanere chiusi nelle hytte fino a dopo pranzo. fuori ha fioccato tutta la notte, ma l'ultimo giorno da che mondo e mondo si scia. decidiamo in 4 oltre a Massimo e Ganni di andare sul montarozzo di fronte a Tromso. prendiamo il solito canale in mezzo ad un bosco intricatissimo. questa volta battiamo traccia io e david. la discesa sarà divertentissima dove stacco pure una piccola slavinetta. il canale del bosco è un vero e proprio toboga. breve ma intenso. tutto bello peccato che sia finito.

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Ultima modifica di nico il 09/04/2013, 17:22, modificato 1 volta in totale.

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Ale ha scritto:
bravo e sono contento vi siate divertiti. mentre eravate via sbavavo vedendo le foto inmont su facebook.
domenica ero assieme a guido, abbiamo fatto joel, holzer e torrette(anche a noi è andata strabene) e mi ha raccontato un pò della norvegia e del perchè non scelgono la barca come appoggio.

grande! complimenti per i canali.
la barca è molto carina. effettivamente in lyngen permette di fare alcuni itinerari che non raggiungeresti con la macchina.
vero è che cmq ce ne sono tanti e quindi se ne può fare a meno. per dormire però non fà proprio per me. preferisco il più cessoso dei bivacchi che una cabina in barca sempre umida oltretutto in norvegia fa freddo e se poi non ti si asciuga nulla bhò... certo però che se uno è un velista e ci è abituato è un'altra roba.

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alex1 ha scritto:
...yeah!
grazie mille, mi hai fatto arrapare...io parto venerdì.
ho scelto di andare solo con la donna e gli avvicinamenti li faccio tutti in barca.
vedremo.

vedrai che neve da impazzire e probabilmente beccherai anche un bel tempo (eventualmente sarebbe la terza settimana consecutiva di brutto tempo quindi praticamente impossibile). la barca sopratutto in Lyngen può essere utile per quegli itnierari altrimenti impossibili da raggiungere con l'auto e da un punto di vista scenografico è imparagonabile, mi saprai dire.
magari se ci tornerò un pensiero ce lo faccio, per la prima volta la macchina è stata più che sufficiente.
in bocca al lupo!

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gran bel viaggio!
(domanda sul meteo: è stato anche lì un periodo particolare o è sempre così perturbato?)


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matteo ha scritto:
gran bel viaggio!
(domanda sul meteo: è stato anche lì un periodo particolare o è sempre così perturbato?)

in giro dicevano che l'ultima volta che era nevicato consecutivamente per due settimane è stato vent'anni fà.
la mia impressione è che fossimo in un periodo particolare ma che cmq in un'esperienza del genere un po' di brutto devi metterlo in preventivo. diciamo che tendenzialmente sono terreni molto meno difficili rispetto ai nostri e quindi anche con il brutto tempo ci giri senza troppi patemi, però bisogna un po' abituarsi a sciare senza vedere un tubo.

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http://www.inmont.it/

sei in "prima pagina" :Thumbup:


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Grazie Nico, bel report.
Posti galattici. Peccato per il tempo, ma a quello non si comanda...
Che panorami!!! Mi sembra proprio un terreno ideale per godersela con la split!
Complimenti ancora.


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:dj:

W la norvegia, e W i mach 3!

Eh si il tempo maffo è una costante!

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