Voile ha compiuto un taglio netto con il passato su tutti i fronti:
- stop camber+rocker(ino) davanti.
- stop al cap construction.
- nuovo flex più giocoso, più popular, più frestyle meno nicchia, meno hard.
Queste scelte possono essere condivise o no, uno può trovarsi benissimo quando un altro magari si trova male per una infinità di motivi.
Personalmente ero deluso dal fatto che il progetto mojo era stato (per ora) abbandonato dalla casa in favore di un oggetto un po' più powder.
Non mi soffermo sulle grafiche o sui colori perché non me ne frega un emerito c@zzo.
Parto invece dal fatto che la Artisan NON è la mojo. Sono due cose diverse. Come il diavolo e l'acqua santa.
Molto molto morbina per i miei standard. Anche molto leggera fortunatamente, più della mojo (anche lunga di di soli 3 cm in più pesa sensibilmente di più). Addio Camber, ora c'è un flat di circa 30 cm sotto il piede e per il resto è rock davanti e dietro.
Questo fatto mi preoccupava soprattutto in salita per la tenuta delle lamine, ma non ho avvertito particolari cambiamenti. Forse ha un po' meno grip, ma è accettabile. Le pelli sono le stesse della mojo e della Vtail, non ho dovuto tagliarle neppure di un millimetro. La forma rocher fa sì che la coda della pelle rimanga, soprattutto in piano, staccata dalla neve e questo può portare al distacco della stessa se la colla è già un po' vecchiotta o molto bagnata.
Doppio alzatacco non utilizzato. Mi basta il più basso.
In discesa con l'hard si sente la morbidezza, ma non è negativa. risulta giocosa e molto divertente. Raggio di curva corto permette viraggi rapidissimi.
Abbastanza stabile sul veloce, dico abbastanza perché sono abituato alla vtail e alla mojo che con la loro rigidità permettono velocità più alte.
Nello stretto è agile. Sui drop salta bene, su questo fatto forse è migliore delle rigide.
Essendo directional twin invece ha la coda parecchio portante, ma viene compensata dal tanto rocher. che stanchi di più il piede dietro? non saprei.
Nel complesso una split diversa dal mio stile, ma che comunque si fa apprezzare per la sincerità della risposta in tutte le situazioni incontrate.
Aggiornamento 5/5/2013Sabato, ieri, ho effettuato la seconda gita con la nuova split. Posso confermare a gradi linee ciò che ho già scritto precedentemente: le prime impressioni sono confermate.
Di nuovo un gita lunga con parecchio dislivello e anche un po' di ripido a contorno.
Anche in questo caso la Split si è comportata bene, in salita anche su pendii complessi non ho dovuto utilizzare i coltelli, ottima presa.
In discesa come già detto è parecchio giocosa, dove c'è la possibilità ci si può ampiamente divertire.
Sul ripido va.. Piacevole sorpresa, anche su neve particolarmente dura sono emersi prima i limiti del conduttore (io) più che della condotta (lei, la split)!
PS: chissà come mai sulle curve saltate mi trovo meglio rispetto alla V-tail... boh sarà per caso la lunghezza?