sabato 04/05/2013: Tofana Rozes, Veneto.
Non inserisco il solito report perchè di fatto in cima non ci sono arrivato.
Non mancava molto (circa 200mt) ma per vari motivi mi sono fermato alla spalla.
La giornata è partita molto presto ed in solitaria (Mario e Renzo tutti impegnati).
Mi sveglio alle 3 a PN tuona e lampa. La gita è un po' tostina, che fare? Bhò parto nemmeno troppo convinto.
Per strada piove e lampa fino a Vittorio Veneto poi tutto migliora, cmq vista l'ora tutto buio pesto.
Arrivato a Cortina finalmente un po' di luce, salgo la strada che porta al Rif. Di Bona e per dei grossi grumoni di neve tocca fermarsi circa 200mt sotto. Oggi è anche il primo giorno test con il gps (tutto andato bene).
Ero già salito in cima nel 2009, magnifica montagna e bellissima discesa vicino a Punta Marietta (mi pare si chiami così).
Però all'epoca era un po' tutto diverso, avevo le ciaspe e la neve era nettamente migliore, cioè era "neve".
Esco dalla macchina, mi preparo e parto. C'è un'altra macchina e vedo tre skialp già molto in alto.
Il tempo è bello, nemmeno una nuvola, le previsioni danno brutto nel pomeriggio.
Inizio a piedi poi arrivato al rifugio metto su split e rampant. I pendii sono tutti innevati, cioè cemento armato, su cui le pelli non danno troppa affidabilità inoltre l'avvinicinamento prevede il superamento di una valanga grossissima e molto scomoda.
Anche gli skialp dietro devono mettere i rampant (e così mi rinfranco e mi sento un po' meno impedito).
La salita si svolge nella valle e sù per un largo canale fino a raggiungere il Rif. Cantore, fin lì con i rampant che tengono sul duro vado via proprio bene ed il ritmo è buono. Dal Rifugio in avanti mi aspetta un lungo traverso, poi la salita fino alla spalla e l'ultima fatica lungo la cresta per la cima. Il traverso è già tutto illuminato dal sole e così mi immagino quanto sarà bello togliersi i rampant.
Lascio l'ombra ed inizia il mio personalissimo "inferno di giornata": il sole ha scaldato ma non c'è nemmeno 1cm di firn e così tocca tenere i rampant, il fondo è durissimo e si scivola che è un piacere, inoltre un rampant inizia a dare segni di cedimento e si stacca ogni tre passi.
Faccio finta di nulla e nel frattempo mi incazzo come una bestia contro questo schifo di materiali. Per fare un passo sul traverso ce ne metto quattro perchè il rampant non tiene e la lamina non prende abbastanza. Dietro gli skialp fanno fatica ma stando sulle lamine proseguono lentamente ma senza soste. Tra me e me mille bestemmie ed i rampant sempre peggio, cmq salgo ma il ritmo è soporifero e faccio una fatica improba. Arrivo a un paio di diagonali sotto la spalla e in un'inversione si stacca il rampant e scivola giù 50mt.... ma vaffanculo penso ora smonto tutto e me ne torno a casa.
Riprendo il rampant e risalgo, l'ultimo pezzettino per arrivare alla spalla metto tutto sullo zaino e sù dritto a piedi, nonostante il peso sembra persino un sollievo. Sono le 9.15 ma come cavolo è possibile?? ci ho messo più di due ore per fare dal Cantore alla spalla... sono iperdemotivato e guardo la cresta che si impenna, ancora un'altra ora e vedo quelli che vanno sù con sci a i piedi e penso ai miei rampant. Sulla spalla chiacchiero con un paio di Cortina che hanno deciso di scendere, il mio morale è sotto i tacchi, mangio un po' ed alle 9.30, anche grazie all'arrivo di un paio di ragazzi che tolgono tutto e vogliono salire con i ramponi, ho un'ultima indecisione.
Sò che me ne pentirò manca solo l'ultimo pezzo, ma mi sono proprio rotte le balle e non devo timbrare il biglietto.
Cambio setting e scendo, la neve fà schifo, dura come il marmo, nonostante il sole qui di firn non se nè creato (a parte il solito mezzo centimetro).
Alle 10 sono alla macchina e mi godo il sole, in fondo sono uscito cmq anche se ero solo, certo stavolta la Rozes non l'ho raggiunta.
Anche fossi arrivato un'ora più tardi in cima sarebbe andato bene lo stesso e così mi stramaledico per non essere salito.
A mente lucida queste le mie impressioni: i rampant fanno schifo (perso viti, aperto i bordi metallici, etc); sulla spalla non ne potevo più mentalmente, e tecnicamente, devo crescere ancora molto perchè fisicamente un'altra oretta la potevo reggere tranquillamente; considerata la neve incontrata (nonostante l'immensa bellezza del posto) sconsiglio l'uscita.
qualche immagine:

