FabioL ha scritto:
Gli ho risposto che secondo me andranno a ruba e che probabilmente io sono uno di quelli che lui considera coglioni.Da quello che ho sentito le poche importate in Italia sono praticamente già vendute, e siamo a metà ottobre...
il ragionamento che ho fatto io è stato questo, vorrei una tavola con:
-un vero camber
-rigida
-un po' lunga
-leggera (che schifo non fà)
ero quasi disposto ad imbarcarmi in progetti da prendere a scatola chiusa (furberg, dupraz, etc).
Furberg l'ho scartata perchè è tutto rocker, nonostante il grande raggio mi piacesse molto.
Dupraz rimane un grande sogno, ma l'idea di dover prendere la 5.5 (167) come unica tavola proprio non mi convinceva.
Me la sono sempre immaginata immensa quella tavola e quindi se mai ci ricadrò sceglierò la 6' (178).
Rossignol ha fatto la bella sorpresa che conosciamo.
La Artisan non è la mojo (peccato perchè il prezzo è incredibile rispetto agli altri competitors).
La Storm e la Odin soffrono anche loro di rocker spinto o cmq accentuato.
Rimaneva la V-Tail (camber a manetta) a cui avevo seriamente fatto un pensierino, ma come unica tavola mi sono fermato.
Ho pensato anche alla Sen6, ma li devo essere io più pronto. Per i miei personalissimi gusti (tra l'altro discutibili) un rider approda ad una tavola artigianale chiedendo specifiche costruttive e personalizzazioni, al momento non ci sono ancora.
Stavo quasi pensando di tornare alle ciaspe per avere una maggior scelta.
Poi alla fine mi sono accorto che avevo scartato a priori l'Ultracraft per il prezzo, per la lunghezza e perchè esteticamente mi fà un po' schifo (ammetto le mie debolezze).
Alla fine accostando una 162 tradizionale mi sono convinto che la lunghezza è la medesima, solo che non c'è la coda (tra l'altro nella foto di questo thread -dove accanto ci sono tutte le carbon- si vede bene), quindi la tavola potrebbe essere più maneggevole nei salti, cambi di lamina, etc e in tutto quelle situazioni più al limite (canali, ripido, etc).
L'estetica è la prima roba su cui passo e quindi era rimasto il prezzo. A stò punto ho deciso che senza un rene si può vivere, che a correre vado per strada invece che in palestra e che per un po' di tempo mi bevo una bottiglia di vino in meno.
Se poi a tutto ciò aggiungi che Jones è l'azienda che stà credendo molto nella split, e che Macio tiene (e crede) in queste tavole, alla fine la scelta mi sembrava d'obbligo.