Non sono sicuro, ma con buone probabilità, sono stato il primo ad acquistare i nuovi fitwell su backcountry.it, ovviamente li ho già provati.
Devo stancarvi un po' con le parole.
Sabato 7 era in programma da molto tempo, una gita CAI a Cervina dove sarei salito con la split fino al Plateau Rosa e oltre come gli anni precedenti, quale occasione migliore per testare i nuovi fitwell?
Sfortuna vuole che il vento soffiasse a 75 km/h obbligando a chiudere gli impianti: di rimpiazzo, Pila in pista. Poco male, anche perché per vari motivi, non ho portato la split, e comunque, gli scarponi sono disponibili solo da giovedi, due giorni prima della gita, un tempo breve per la consegna.
Comunque, di ritorno da Pila, mi trovo un pacco a casa, ovvio che sono loro.
consegnati di sabato.
Sono proprio belli e tosti, a vista lasciano trasparire una certa qualità e serietà, il che non è male. Rimetto i calzettoni appena usati a Pila
( niente disinfestazione ) e li calzo. Memore dei consigli del forum, li stringo a dovere perché effettivamente rigidi. Io calzo un 42/275, ho acquistato un 42,5/280, calzano perfettamente. Forse per eccesso di zelo, ho stretto troppo.
La scarpetta è proprio bella e robusta, mi pare ben imbottita, lo scafo rigido. Stringere la scarpetta è facile, basta tirare, lo scafo, apprezzo che abbia due anelli autobloccanti in modo da differenziare la chiusura tra dita e gamba. Ho dato qualche colpo sulla linguetta del gambaletto, ma lo faccio anche con i soft per ottimizzare la chiusura, solo che qua è un po' più difficile. Ottimo anche lo strap.
La calzata è molto buona e aderente, l'impressione è sicuramente favorevole.
Veniamo al dunque.
Domenica 8, fuga la Tonale per salire a Presena sicuro che la Paradiso sia ancora chiusa. Settimana scorsa non era in condizioni per l'apertura, con il vento recente e le mancanza di nevicate, ancora di meno. Infatti...
Parto alle 6.30 senza fretta, alle 8.30 sono al parcheggio piuttosto deserto. Indosso i fitwell e se dico che, una volta calzati sono caldi ancora prima di stringerli a dovere, non esagero!
Oggi ho un paio di calzettoni un poco più fini, decido di stringere non esageratamente la scarpetta, chiudo bene lo scafo che è bello tosto; una stretta non eccessiva allo strap.
Dopo quattro chiacchere con dei ragazzi ( chissà perché la split attira l'attenzione ), mi incammino verso la partenza. Con "sorpresa", non riesco a chiudere le cinghie: nessun problema, prima salivo con i Salomon F20 (impronta e scafo ristretti) e scarponi da alpinismo di dimensioni altrettanto contenute. Svito le viti adattando gli strap e via.
Risalgo la paradiso incontrando un altro splittaro di Brescia, lui scende perché ha un appuntamento, io continuo. Finora tutto bene.
Dopo un breve ristoro al rifugio, proseguo raggiungendo la cima del ghiacciaio Presena nelle vicinanze dell'arrivo della ancore dove mi cambio.
Oggi ho trovato un po' di tutto, dalla neve buona alla neve ventata fino al ghiaccio, più di uno sci alpinista ha avuto qualche difficoltà.
Mi preparo a scendere ed è l'occasione buona per sistemare gli spoiler per accogliere al meglio i fitwell.
Nuovo ristoro al rifugio e poi giù dalla Paradiso fino alla macchina.
Impressioni( premettendo che non ho mai provato i "vecchi" Fitwell ).
Se c'è una cosa che posso dire in assoluto è che, seppure dopo una sola uscita, le esperienze (piuttosto) negative degli altri utenti del forum dove parlano di dolori mistici
e vesciche enormi
, sembra quasi di parlare di un altro scarpone! E non è un'esagerazione. Per essere uno scarpone di un certo livello e rigidità, mi ha decisamente colpito, ho patito dolori con altre calzature per molto meno. Gli stessi scarponi da alpinismo che usavo prima, mi hanno creato certe vesciche che lasciano ancora il segno.
Veniamo al dunque. Non so se ho stretto bene i lacci, ripeto che lo scarpone è bello tosto, però avvolge bene il piede. Stamattina ci sono -3 gradi.
Arrivato in cima al ghiacciaio, cerco di capire se ha smollato. Mi sembra un po' molle il gambaletto, ma faccio fatica a capire. Forse è chiuso così fin dall'inizio. Comunque, se dovessi scommettere, direi che non si è smollato.
Il famigerato tallone che si alza creando vesciche, assolutamento no, è rimasto fermo.
Mi cambio, quindi, e sono pronto per partire. Per sicurezza, stringo ancora gli scarponi, strap compreso. Nessun problema di discesa, ma solo miglioramenti di conduzione grazie al gambaletto. Rimango, tra l'altro, quasi un'ora al rifugio senza smollare i lacci e poi scendo dalla Paradiso.
Sono decisamente soddisfatto. Se questi sono i dolori, li vorrei tutti i giorni.
Tolgo gli scarponi. In effetti, ho un leggero formicolio, ma proprio leggero alle dita del piede destro. Ma lo scarpone deve ancora adattarsi, ma sono decisamente fiducioso.
Per concludereI Fitwell, almeno per i miei piedi, stringono bene ma senza creare dolori tali da far venire voglia di fermarsi e tornare a casa. Anzi, tutto l'opposto. Magari sono io ad essere fortunato. Però, in passato, come ho detto, ho provato dolori lancinanti con altre calzature. Addirittura, se stringo troppo i soft, il piede avanti non è che a fine giornata sia proprio allegro ( e i soft sono propio comodi ).
Il confort è decisamente buono.
Non mi pare che i lacci si sleghino, sarà forse che il vecchio fiocco è ancora migliore dei nuovi sistemi di chiusura esoterici.
Il gambaletto, ovviamente, aiuta nella conduzione.
I traversi, si avverte il miglioramento grazie alla caviglia bloccata.
Concludendo veramenteSono decisamete soddisfatto di questo prodotto, è solo da provare, sperando che sia valido anche a chi prima ha sofferto.