Lazy ha scritto:
detto fatto... migliorare un scarpone da skialp da gara (quindi con un flex se ti va di lusso da 60) e adattarlo alla discesa con lo snow portandolo ad un flex che ne so di 30 per chi ha possibilità (dynafit scarpa sportiva o giu di li) e dandogli un minimo di mobilità alla caviglia è un'investimento tutto sommato a costo 0, mentre alleggerire un paio di live di 500g e dargli la mobilità al gambaletto è un'operazione al limite dell'impossibile tutto qui. semplice e chiaro come la luce del sole. per non parlare poi che poi con uno scafo in plastica ci sono grandi margini di alleggerimento anche sull'attacco ma questa è un'altra storia.
il problema mi pare evidente, per voi hardbooters l'unica cosa importante pare il peso e la rigidità dello scafo.
certo che è significativo, ma a mio avviso ormai su quello ci sono abbondantemente arrivati.
il problema non da poco (e non certo più facile da risolvere che togliere mezzo chilo dai fitwell) è l'ingombro.
ma non in senso assoluto ma quello a cui vi costringe come setting.
lo scarpone hard impone (per costruzione) angoli molto alti e passi corti.
ciò comporta che il corpo sarà molto frontale e la base su cui cade il baricentro è più piccola.
se a questo unisci il fatto che stai scendendo su una superficie innevata assolutamente irregolare (perchè di fuori pista stiamo parlando), ecco spiegato il limite dell'hard e cioè maggiore instabilità e direzionalità eccessiva.
a mio avviso in fuori pista, e a maggior ragione sul ripido, troppa direzionalità è penalizzante (non mi piace l'idea che sui 40° mi trovo a spingere sulla lamina solo con un lato del tallone, preferisco che il mio piede sia ben perpendicolare). nei terreni sconnessi avere un passo più largo ti aiuta ad essere più stabile, assorbire meglio le variazioni, inoltre il piegamento con i soft è migliore oltre che maggiore. tutto ciò aumenta la "sensibilità" nella discesa e non i pantaloni col cavallo basso.
sarà così facile superare questi problemi con lo scarpone hard? io non credo.
tutti i video del forum (o quasi, anzi mi pare solo in uno ci sia un hard booter) sono con gente che usa i soft.
quindi come vedi anche io (e credo molti altri oltre a Poz) ho capito il succo del tuo intervento, semplicemente non sono d'accordo, perchè la tua non è una verità assoluta.
sono contento che tu persegua il tuo obiettivo con l'hard, fai bene, di sicuro fai meno fatica di me (oggi) ma tranquillo che sei ben lontano dal "paradiso".
ah dimenticavo ... e le aziende da skialp non fanno un tubo per l'hard snowalp, anche per colpa di una certa mentalità che tende ad accontentarsi di quello che il mercato ti dà, invece di esigere il meglio anche per la loro nicchia.
è vero che i numeri sono piccoli, ma sapendo che fitwell ha creduto in quel progetto, ogni volta che ho avuto bisogno di una scarpa ho comprato fitwell. dinafyt non fà mica solo attacchi e scarponi, la sua linea di abbigliamento è ampia e di qualità, io credo che se facesse qualcosa di specifico per lo snowalp poi la simpatia verso l'intera gamma di prodotti crescerebbe.
ogni tanto un po' di sperimentazione potrebbe portare dei vantaggi non solo nel campo specifico di studio, ma creare un indotto, una sorta di pubblicità indiretta. per la serie: "io ti stò ad ascoltare, ora dammi tu una mano e comprami il piumino".