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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 19/01/2014, 20:19 
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Iscritto il: 29/11/2009, 17:37
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nico ha scritto:
ottuso e talebano mi sembri tu con sta sparata.
Spiegami perché la ricerca della migliore performance in discesa dell'hard dev'essere considerata giusta, mentre uno sviluppo del soft per la salita e' sbagliato.
Io al momento continuo a vedere un miglior stile di discesa da chi usa soft, anche se ci sono esempi sia in questo forum che in alcuni video di pro di gente bellissima anche con l'hard.
Sempre generalizzando, e' Vero che gli hard spesso riescono ad ottenere risultati alpinistici più elevati. Pero' molti pro usano soft e fanno robe indicibili.
Non critico chi ha scelto l'hard, indubbiamente più comodo e performante, ma continuerò ad usare il soft sperando che il mio micro utilizzo possa farlo migliorare (poi sono conscio che la mia influenza e' pari a zero).
A dirla tutta per ora le aziende più snowalp oriented mi sono parse quelle del soft (fitwell, spark), mentre lo scarpone da skialp e' rimasto fatto esclusivamente per lo sci e poi i rider ci si adattano.
Mi piace pensare che la meta sia uguale per tutti (andare in montagna), poi ognuno sceglie il mezzo con cui ha più feeling.

detto fatto... migliorare un scarpone da skialp da gara (quindi con un flex se ti va di lusso da 60) e adattarlo alla discesa con lo snow portandolo ad un flex che ne so di 30 per chi ha possibilità (dynafit scarpa sportiva o giu di li) e dandogli un minimo di mobilità alla caviglia è un'investimento tutto sommato a costo 0, mentre alleggerire un paio di live di 500g e dargli la mobilità al gambaletto è un'operazione al limite dell'impossibile tutto qui. semplice e chiaro come la luce del sole. per non parlare poi che poi con uno scafo in plastica ci sono grandi margini di alleggerimento anche sull'attacco ma questa è un'altra storia.
Toni apparte del mio intervento solo poz ha compreso il vero succo se si vuole fare il sistema "perfetto" ammesso che di perfezione si possa parlare a parer mio è proprio sbagliato il punto di partenza.
Discorso aziende... dynafit e compagnia cantate non ha minimamente intenzione di investire in questo settore xche 1 crede che i tavolari sono masochisti e che a loro piaccia portarsi su 4 kg x gamba, 2 il loro core businnes sono gli sci e hanno già li un mercato ampio e in espansione (basta vedere i parcheggi delle classiche scialpinistiche o contare gli attacchini fuori dal un rifugio in cima alle piste), mentre le aziende del settore pensano che i tavolari sono masochisti e che antepongono questa ricerca esteta dello stile della surfata (che tutto sommato pochi.. ma veramente pochi hanno) e che per questo siamo disposti a portarci su 4kg x gamba, o semplicemente hanno anche timore di anticipare troppo i tempi facendo uscire un prodotto che non soddisfa le esigenze del mercato, ossia che venga visto come un orribile e limitante coso di plastica che assolutamente io che faccio snow e ho il cavallo al ginocchio e le tiracche alle caviglie potro mai mettermi anche solo x fare ben 1000 metri di dislivello a gita.
meditate gente siamo noi il mercato non le aziende :rock:


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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 20/01/2014, 8:35 
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Iscritto il: 12/09/2011, 12:43
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trimbax ha scritto:
Ad ogni modo le grosse innovazioni arrivano negli scantinati/piccoli laboratori che fanno della ricerca la sopravvivenza...vedi Voille, Furberg, Phantom, Spark, Karakorum e Fitwell ovviamente. Gtazie a chi ha la forza di passare da una visone a un prototipo e, magari su 10 cantonate, imbroccare l'innovazione sostanziale.


Alla fine la realtà è, nella nostra nicchia, questa.

Aziende che avrebbero possibilità economiche di investire in nuovi progetti, hanno bisogno di un Ritorno d'investimento che si può pianificare solo misurando il potenziale di vendita=potenziali acquirenti….ed il mondo Split è ancora all'inizio, quindi investono in altri progetti più sicuri.

La mia prima split l'ho presa nel 2007 in Canada...credo in Italia le split si contassero sulle dita di mani (e forse piedi)... non esistevano negozi poco o niente anche in Europa….le scelte delle tavole erano 2 max 3….

Dopo un po' Spark arrivò sul mercato con la base di lamiera piegata….e da lì direi si vide uno sviluppo in campo split.
Sono passati anni ed il movimento si è ampliato, alcune grandi aziende già investono a livello attrezzo…passerà il tempo ed altre arriveranno.


Ultima modifica di chemicalespresso il 28/01/2014, 14:51, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 20/01/2014, 9:40 
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Iscritto il: 07/11/2011, 19:15
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nico ha scritto:
Mi piace pensare che la meta sia uguale per tutti (andare in montagna), poi ognuno sceglie il mezzo con cui ha più feeling.


Straquoto, bravo nico o come dice Tex Willer, parole sante vecchio cammello!

nico ha scritto:
Spiace che nonostante l'utilizzo sempre più massiccio di snowboarder di dinafyt, alien, tlt, etc queste aziende non abbiano tentato un modello più specifico per noi (voi, cioè insomma tutta la famiglia


Forse siamo ancora troppo in pochi per destare l'interesse delle main. Guardavo già solo gli iscritti a questo forum... 568 (c'è da dire che su splitboard.com sono in 6000).
Non conosco i principali forum di skialper ma credo che i numeri siano ben diversi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 20/01/2014, 19:48 
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Iscritto il: 18/11/2011, 18:26
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Lazy ha scritto:
detto fatto... migliorare un scarpone da skialp da gara (quindi con un flex se ti va di lusso da 60) e adattarlo alla discesa con lo snow portandolo ad un flex che ne so di 30 per chi ha possibilità (dynafit scarpa sportiva o giu di li) e dandogli un minimo di mobilità alla caviglia è un'investimento tutto sommato a costo 0, mentre alleggerire un paio di live di 500g e dargli la mobilità al gambaletto è un'operazione al limite dell'impossibile tutto qui. semplice e chiaro come la luce del sole. per non parlare poi che poi con uno scafo in plastica ci sono grandi margini di alleggerimento anche sull'attacco ma questa è un'altra storia.

il problema mi pare evidente, per voi hardbooters l'unica cosa importante pare il peso e la rigidità dello scafo.
certo che è significativo, ma a mio avviso ormai su quello ci sono abbondantemente arrivati.
il problema non da poco (e non certo più facile da risolvere che togliere mezzo chilo dai fitwell) è l'ingombro.
ma non in senso assoluto ma quello a cui vi costringe come setting.
lo scarpone hard impone (per costruzione) angoli molto alti e passi corti.
ciò comporta che il corpo sarà molto frontale e la base su cui cade il baricentro è più piccola.
se a questo unisci il fatto che stai scendendo su una superficie innevata assolutamente irregolare (perchè di fuori pista stiamo parlando), ecco spiegato il limite dell'hard e cioè maggiore instabilità e direzionalità eccessiva.
a mio avviso in fuori pista, e a maggior ragione sul ripido, troppa direzionalità è penalizzante (non mi piace l'idea che sui 40° mi trovo a spingere sulla lamina solo con un lato del tallone, preferisco che il mio piede sia ben perpendicolare). nei terreni sconnessi avere un passo più largo ti aiuta ad essere più stabile, assorbire meglio le variazioni, inoltre il piegamento con i soft è migliore oltre che maggiore. tutto ciò aumenta la "sensibilità" nella discesa e non i pantaloni col cavallo basso.
sarà così facile superare questi problemi con lo scarpone hard? io non credo.
tutti i video del forum (o quasi, anzi mi pare solo in uno ci sia un hard booter) sono con gente che usa i soft.
quindi come vedi anche io (e credo molti altri oltre a Poz) ho capito il succo del tuo intervento, semplicemente non sono d'accordo, perchè la tua non è una verità assoluta.
sono contento che tu persegua il tuo obiettivo con l'hard, fai bene, di sicuro fai meno fatica di me (oggi) ma tranquillo che sei ben lontano dal "paradiso".

ah dimenticavo ... e le aziende da skialp non fanno un tubo per l'hard snowalp, anche per colpa di una certa mentalità che tende ad accontentarsi di quello che il mercato ti dà, invece di esigere il meglio anche per la loro nicchia.
è vero che i numeri sono piccoli, ma sapendo che fitwell ha creduto in quel progetto, ogni volta che ho avuto bisogno di una scarpa ho comprato fitwell. dinafyt non fà mica solo attacchi e scarponi, la sua linea di abbigliamento è ampia e di qualità, io credo che se facesse qualcosa di specifico per lo snowalp poi la simpatia verso l'intera gamma di prodotti crescerebbe.
ogni tanto un po' di sperimentazione potrebbe portare dei vantaggi non solo nel campo specifico di studio, ma creare un indotto, una sorta di pubblicità indiretta. per la serie: "io ti stò ad ascoltare, ora dammi tu una mano e comprami il piumino".

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saluti!
nico


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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 22/01/2014, 16:58 
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Comunque oggi ho avuto una visione (a lezione di entrepreneurship), per evolvere o risolvere i problemi bisogna lavorare su quello che c'è già ma anche andare a vedere cosa si fa negli altri campi, magari a partire da quelli più affini e ricchi di soluzioni varie e furbe come scialpinismo, sci di fondo, ciclismo etc. etc.
Se si riesce a prendere qualcosa da quei campi a me cosa me ne frega se non risponde ai "dettami" classici dello snowboard? non è detto che gli attrezzi debbano restare per sempre tavola twin-tip, scarpone e attacco soft. Le cose evolvono, in tutti i campi. :Thumbup:
A me piace mischiare :mrgreen:

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In medio stat virtus.

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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 25/01/2014, 15:21 
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Località: Lumezzane -BS-
nico ha scritto:
il problema mi pare evidente, per voi hardbooters l'unica cosa importante pare il peso e la rigidità dello scafo.

non la vedrei come un problema ma una scelta , e comunque ce ne sono molte altre che fanno preferire un sistema o l'altro e non sono uguali per tutti, a me per esempio non sono mai piaciute le chiusure degli attacchi soft ed il loro ingombro , e scarponi morbidi mi facevano venire le vesciche ecc...
nico ha scritto:
a maggior ragione sul ripido, troppa direzionalità è penalizzante (non mi piace l'idea che sui 40° mi trovo a spingere sulla lamina solo con un lato del tallone, preferisco che il mio piede sia ben perpendicolare

è una scelta troppo soggettiva , io preferico essere più frontale per guardare meglio più a valle, e con l'hard basta solo un lato del tallone per stare su se la tavola è rigida...
alla fine è una scelta e non ce n'è una migliore se la stessa mette a disagio un rider piuttosto che l'altro, per tornare in topic mi piace che si sperimenti perchè tutto fa brodo ma personalmente più che ricerca negli scarponi che già mi soddisfano mi piacerebbe uno sviluppo degli attacchi hard con canting e lifting regolabile così da poter allargare un poco il passo :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 25/01/2014, 18:36 
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nico ha scritto:
a maggior ragione sul ripido, troppa direzionalità è penalizzante (non mi piace l'idea che sui 40° mi trovo a spingere sulla lamina solo con un lato del tallone, preferisco che il mio piede sia ben perpendicolare


Io sono solo alla seconda uscita con l'Hard quindi la mia esperienza vale poco ma a parte aver stretto il passo di 1 buco cioè sui 2cm i gradi di inclinazione, +5 e +15, sono gli stessi soft e hard che alterno sulla stessa tavola secondo quello che ho intenzione di fare. Fai conto che i miei scarponi, dynafit zz4 ben diversi dai tlt che sono più leggeri e compatti, sono lunghi esattamente come i soft ma meno ciccioni.


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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 27/01/2014, 21:26 
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dome ha scritto:
non la vedrei come un problema ma una scelta , e comunque ce ne sono molte altre che fanno preferire un sistema o l'altro e non sono uguali per tutti,

Appunto e' una scelta. Io ammetto tranquillamente che ci sono molti vantaggi nel sistema hard, ma non ritengo che il soft vada buttato (come traspare da altre opinioni). oltretutto gli enormi passi avanti compiuti non solo mi fanno ben sperare, ma ho come l'impressione che il vantaggio dato dall'hard faccia un po' dormire sugli allori gli sviluppatori.

dome ha scritto:
è una scelta troppo soggettiva , io preferico essere più frontale per guardare meglio più a valle, e con l'hard basta solo un lato del tallone per stare su se la tavola è rigida...

Per guardare a valle basta girare la testa e far rimanere il corpo direzionale, e a mio parere per lavorare solo con un lato del tallone più che una tavola rigida e' meglio una tavola stretta (che pero' mal si concilia con il fuoripista). Cmq hai ragione sto andando OT, e concordo con te sulla soggettività del feeling con l'attrezzo.

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saluti!
nico


Ultima modifica di nico il 28/01/2014, 8:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 27/01/2014, 21:30 
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kobil ha scritto:
Io sono solo alla seconda uscita con l'Hard quindi la mia esperienza vale poco ma a parte aver stretto il passo di 1 buco cioè sui 2cm i gradi di inclinazione, +5 e +15, sono gli stessi soft e hard che alterno sulla stessa tavola secondo quello che ho intenzione di fare. Fai conto che i miei scarponi, dynafit zz4 ben diversi dai tlt che sono più leggeri e compatti, sono lunghi esattamente come i soft ma meno ciccioni.

bene, molto interessante. Fino a d'ora pensavo fosse un grosso limite, invece forse angoli e passi stretti sono scelte più che un obbligo. Grazie mille :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Novità da Live Backcountry
MessaggioInviato: 27/01/2014, 22:23 
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nico ha scritto:
ma ho come l'impressione che il vantaggio dato dall'hard faccia un po' dormire sugli allori gli sviluppatori.

...sembra che qualcuno all'ISPO mi abbia -parzialmente-ascoltato :mrgreen:

nico ha scritto:
più che una tavola rigida e' meglio una tavola stretta

d'accordo ma con il 46 di pedana mi stan strette tutte le tavole

comunque una cosa vera è che fino ad ora lo sviluppo ha quasi esclusivamente riguardato il soft secondo me perchè l'hard mutuato dallo skialp è già in parte sviluppato e non perchè ci si accontenta. il soft non è stato pensato per essere un'attacco da risalita ma con l'interfaccia voilè è stato adattato, poi reinventato -karakoram-, poi irrigidito -light rail ecc.., la stessa cosa vale per gli scarponi e molti storcono ancora il naso per il fatto che un attacco soft dedicato non da lo stesso feeling di uno classico perciò continuano ad usare le ciaspole...de gustibus. io sono passato dal soft all'hard perchè dopo aver provato mi ci son trovato meglio, certo non avevo light rail e fitwell ma m'è cosi comodo che non m' invoglia neanche provarli.


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