Splitboard.it

Scusate l'off-topic:
mi puoi dare qualche dritta su come hai costruito il snowsurf? Soprattutto su come hai curvato il nose e che tipo di legno hai usato!

Magari se poi pietro vuole spostare tutto in "altri attrezzi ecc..."

bel tread

vado nell'ordine delle domande:
-perchè mi piace da morire e mi fà sentire da un lato meno invasivo nei confronti dell'ambiente montano, dall'altro perchè posso scoprire posti che altrimenti rimarrebbero nascosti se mi affidassi solo agli impianti
-ormai non faccio nemmeno più freeeride con gli impianti perchè mi piace da morire avere un'unica possibilità di linea di discesa, quindi se voglio godermi un salto, o uno slide su una cresta o un curvone salire e poi scendere mi inibisce qualsiasi possibilità di provarlo, prendere le misure e rifarlo finchè riesce bene... one shoot one kill e godo come un toro.
-a 11 anni prima settimana di sci estivo sullo stelvio (pirovano) da solo, poi un po' di anni tra qualche settimana bianca con i genitori, poi uscite in pianca con gli amici e poi credo nel 1995 il primo noleggio di una tavola. amore quasi istantaneo (anche perchè sciavo così e così) che è sfociato immediatamente nell'hard e poi nelle gare tra i pali e bordercross (all'interno di uno snoclub). all'epoca la mia ragazza (ora mia moglie) mi regala la mia prima tavola soft (nitro storm) e mi accorgo che si può carvare anche con quella. poi un po' di sana curiosità per il park (anche per far vedere che quelli dei pali sapevano anche andare in park) con un po' di bigair e pipe (val senales e campiglio) con sorpresa che il pipe era molto tecnico. poi l'organizzazione delle attività ludiche del club di snò con uscite didattiche insieme a maestri con lezioni specifiche per freestyle e backcountry. quest'ultimo non l'avevo mai fatto e così ho provato (credo anno 1999). da allora un'escalation continua: le tsl, le msr e poi la split (3^ stagione).
ora mi ritrovo vecchio (ma non troppo) e invasato all'inverosimile di montagna e ripido (ma non solo). quando faccio questo non penso a nulla, mi estraneo completamente e la cosa mi piace da morire.

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saluti!
nico

Io lo faccio perché mi piace andare in montagna, e mi piace pensare di voler essere uno snowboarder completo, col soft, con l'hard e anche fuoripista salendo a piedi.
Ho iniziato a 14 anni fa con la tavola e so fare solo quello, 7 anni fa m'era venuta voglia di sci perché si andava più veloce in discesa, ma poi ho scoperto che c'era anche lo snowboard hard in pista e allora ho ripreso amore per la tavola, e forse grazie all'hard mi sono accorto che non ero tanto apposto come tecnica e ho preso lezioni (con Pisoni), poi un po' sono migliorato.
Comunque in fuoripista vedo che con la tavola è più facile scendere rispetto agli sci, almeno rispetto agli scialpinisti mi sembra che con la tavola ce la si goda di più.
A salire a piedi avevo iniziato 11-12 anni fa col corso del cai di nembro e le ciaspole, poi per alcuni anni non ho fatto niente e ho ricominciato 4 anni fa a fare qualche gara (trascinato da Pisoni) e con gli scietti e è ripartita proprio la passione per lo snowalp.
Poi adesso ho voglia di freeride e alpinismo, qualsiasi cosa voglia dire.

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In medio stat virtus.

Skill Equipment
SnowAlp.com
Snowalp Orobie

Perché lo faccio direi un po' per tanti fattori, mi piace faticare, mi piace l'ambiante, pormi obiettivi e conquistarli, raggiungere il mio limite etc. etc. e poi le discese migliori non le raggiungi con gli impianti!
La tavola perché mi diverte molto di più, gli sci li uso solo ogni tanto quando cerco il tempo (allenamento) più che il divertimento fine a se stesso.
Allo scialpinismo mi ha iniziato mio papà e dato che amo far fatica e scendere con la tavola il passo è stato breve. Prime uscite con gli sci, primo anno con le ciaspole dove ho sofferto tantissimo per star dietro al "vecchio" e soci e dal secondo anno la situazione è decisamente migliorata con la split (2009)

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No Friends on a Verglasse Day

https://vimeo.com/pimar
http://www.comerasnowboards.com

dopo 13 anni di sci e 5 di skate inizio con lo snowb (1993) dal 2002 inizio a esplorare prima con le ciaspole e poi con la tavola a spalle gli itinerari locali dove è nato lo ski alla fine dell'ottocento (vedi gli esperimenti di Adolfo Kind il colonnello Mautino e i fratelli Smith e la nascita del pirmo ski club italiano) alla ricerca di neve fresca. Viene sempre meno l'interesse per il freestyle mentre sale la voglia di montagna e basta..estate e inverno e senza meccanici per la risalita perchè penso che solo così mi sento in montagna... dal dicembre 2008 uso la split

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"Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro,a cielo ed amore,protetta da un filo spinato"

Ciao, dunque per prima cosa abbiamo preso 2 fogli di compensato di betulla che sono stati incollati con resina epossidica, messi nello stampo e poi in pressa, dopo una dozzina di ore, tolto il foglio dalla pressa, si taglia la forma, si rifinisce e poi si vernicia. in fine tanta sciolina a caldo direttamente sulla "soletta" di legno.
Io la uso anche con gli attacchi, ma senza è veramente il massimo

Perché la tavola, come e quando?
Fino al 94 ho sciato ma gli ultimi anni mi rompevo le balle, sicuro a causa della mia tecnica non sopraffina, dei materiali (i miei Rossignol non erano i DPS) ma bottom line...non mi divertivo più tanto.
Avevo provato la tavola ad inizio 90, con gli scarponi da Sci e forse il male al sedere che ho oggi...deriva da quella volta a Sestriere....fu amore quando un amico mi prestò un tavolone Burton con gli attacchi soft a 3 ganci e mi diede i primi consigli a Pila.
Abitando a Genova però (e scalando tutto l'anno dato il clima) andavo sulla neve solo nelle vacanze + qualche weekend, quindi l'approccio al vero fuoripista inziò solo nel 99 quando con il trasferimento a nordest e l'avvicinamento alle dolomiti.
Prima fuoripista, poi ciaspe e poi la split nel 2007....e lì si aprì il mondo...a salire ed a scendere.

Da "dove vengo"?
In primis vivo per essere in mezzo alla natura, il più possibile lontano dal casino e la split aiuta.
Apprezzo la "solitudine" e la pace che solo la montagna sa darti.
Il primo approccio alla montagna è stato con le alture di Genova, poi la val trebbia dove passavo le estati e dove ho iniziato ad andare in MTB e poi sempre più su...basso Piemonte, VDA.
Ho scalato assiduamente 10 anni, fino al 2000, tra Liguria, Alpi, Francia e nord america dove ho vissuto per un periodo, e poi ho smesso quando il lavoro non mi ha permesso di allenarmi (120gg di trasferta all'anno non aiutano a tenere il livello) ed il meteo del nordest non rendeva le cose facili. (il fuoco sacro resta).
Quindi il backcountry invernale in Split ed la MTB il resto dell'anno sono la mia dimensione dal 2000 a questi gg.

Ho iniziato a sciare a 5 anni fino ai 13-14 complice anche una piccola pista a 5 minuti da casa. Poi è passato qualche anno di poca neve e voglia ma nel '95 con un compagno di scuola abbiamo noleggiato 2 tavole della Hammer, con ovviamente attacchi hard e scarponi da sci, e con un paio di giornate distruttive riuscivamo a scendere tranquillamente ovunque. Il mio socio però ha smesso io invece sono rimasto folgorato e per 16 anni ho fatto esclusivamente impianti con una media di 30 giornate alla stagione, con veramente tanto fuoripista in qualsiasi condizione, dal nevone polveroso alla crosta e fino al sottobosco. Qualche gran botta in park e pochi risultati mi hanno fatto capire che quella non è la strada giusta. Poi un giorno alzando la testa e guardandomi intorno comincio a sognare discese lontano dai mie boschetti bordopista, compero un paio di caspole e provo qualche giretto sui monti intorno a casa, poi un piccolo tentativo di farmi gli scietti con attacchi fantasiosi e dal 2010 sono passato alla split. Il 2011 è stato praticamente un anno senza neve che mi fa prendere la decisione di provare a non far più l'abbonamento stagionale e dedicarmi alle pelli full time. L'anno scorso ho comperato anche gli sci d'alpinismo e dopo un periodo di adattamento li alterno a secoda del percorso e delle condizioni allo snow.
Il risalire con le proprie forze mi da una serenità e un senso di liberta che non ha paragoni, se poi è anche accompagnato da una bella discesa, che soprattutto lo snow sa regalarti, non ha prezzo. Il fruscio delle pelli il freddo e i panorami invernali sono qualcosa di magico che mi attirano come una calamita, non riesco più a farne a meno, quest'anno poi gli ho dedicato ogni momento disponibile.
Dal 2010 poi d'estate mi dedico anche al kitesurf e alla mtb dopo aver abbandonato definitivamente il fuoristrada in moto.

Io ho calzato gli sci per la prima volta a 8 anni, ma causa la scarsa applicazione non ho mai imparato degnamente a scendere.
Ho avuto il primo contatto con la tavola a 21 anni nel 1999 dopo 6 anni di skateboard. Sono stato avvicinato da un folto gruppo di amici, che poi, dopo pochi anni, l'hanno abbandonato, chi per tornare allo sci, chi per starsene sul divano. Da allora non ho più staccato la tavola dai piedi, poco park, tanta pista e dal 2007 in poi tanto, tanto freeride con gli impianti.
Sono arrivato alla split solo alla fine del 2012, dopo qualche rara uscita in ciaspole e tavola a spalle. L'ho fatto per ampliarmi le vedute in fatto di fresca e pendii da cui scendere, l'ho fatto perché amo la montagna da sempre e in tutte le stagioni, l'ho fatto per mettermi alla prova. E ho fatto bene.
IL 50% delle mie uscite continua a essere anche con gli impianti, con artva, pala e sonda sempre con me; dove sono di casa mi piace fare fuoripista, solo o con gli amici di una vita.
MI piace alternare il backcountry al freeride e non posso fare a meno ne dell'uno ne dell'altro. Pensandoci mi hanno tirati fuori da momenti non felicissimi in passato, mi hanno distratto nel migliore dei modi, e gliene sono grato.
Lo snowboard è il mio primo sport. Poi arrivano il runnning (strada, trail, skyrace), la bici e svariati trekking sulle amate montagne

Stare fermo mi spezza il cuore.

Ciao a tutti.

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"orgogliosamente militante nella Splitboard Family della Vallecamonica"