questa storia, un po’ surreale, comincia e finisce così, in spiaggia davanti ad una birra
ma torniamo un pò indietro:
non sto ad annoiarvi di dettagli....fatto stà che sta gita comincia con un email: "fai le valigie....andiamo sull’Olimpo”
Sull’Olimpo? Ma come gli vengono ste idee del caxxo? E poi io pensavo che l’Olimpo esistesse solo nella mitologia greca…e manco ci sarà la neve li....
Fatto sta che due settimane dopo sono in spiaggia a Litochoro, in Grecia, in un b&b gestito da ragazzi giovani appassionati di alpinismo
il posto si chiama SummitZero (
http://www.summitzero.gr), ed è praticamente la nostra base di appoggio
assieme a loro ci sono Mike (il gestore del rifugio Kakkalos) e Yannis, che ci fa da “guida” ed organizza gli spostamenti (
http://www.wayoutadventures.gr)
il viaggio comincia con una gran mangiata e bevuta, il giorno dopo si parte
L'idea è di fare la cima del monte Olympo passando per il canale a sud, Mytikas, poco più di 2000 metri di dislivello in due giorni, di cui la metà a piedi e l’altra con gli sci ai piedi.
Non è nulla di difficile, ma l’itinerario non è banalissimo, e c’è di tutto in mezzo: si passa da un bosco fitto ad una camminata in cresta, via ferrata, plateau, mega traverso, canale e cima….per poi scendere lungo il canale ed attraverso il bosco riprendere un sentiero fino al paese.
I ragazzi ci portano con un furgone all’attacco del sentiero estivo dentro al parco naturale, e da li si comincia
La cosa si fa da subito più interessante del previsto, perché di neve ce n’è tanta anche nel bosco, il tragitto è lungo….e non mancano le ravanate
Arrivati presto al rifugio Petrostrouga decidiamo di mangiare qualcosa e ripartire per una breve gita pomeridiana
giusto per dare un occhiata da lontano a cosa ci aspetta il giorno dopo e farci due curve su un bel firn
La mattina si parte, il boschetto prima della camminata in cresta è ghiacciato, comincio a vedere i miei compagni scialpinisti tirare scivoloni e facciate a terra….siam messi bene….mi faccio la mia traccia nel bosco e ne esco dignitosamente
Dopo la cresta attraverso una breve ferrata si arriva al plateaou
Sul quale si trova il rifugio Kakkalos, e dal quale si può ammirare la parete est, piena di vie d’arrampicata trad (molto trad….)
Da li traversiamo ed attacchiamo la salita verso il canale Mitikas
Dove ad attenderci troviamo una amara sorpresa, un gruppo di alpinisti greci che ha addirittura piazzato delle corde fisse….il che rende impossibile scendere il canale sciando (o per lo meno sciarlo senza ucciderli)
Il canale è super estetico, ambiente dolomitico
40 gradi costanti all’inizio, condizioni perfette…
Per poi impennarsi un po’ di più verso la fine…..dove la neve migliora ancora ma il canale si stringe
In cima scopro chi ha messo le corde fisse….e mi passa un po’ il nervoso…d’altro canto i locals sono loro
Yannis e Christos (i nostri amici locals) decidono quindi di scendere lungo Anti-Mytikas, il canale accanto, e cominciano la discesa fino all’imbocco
Una volta usciti dal canale si potrebbe proseguire giù dritti e scendere fino a valle,
ma noi traversiamo di nuovo per tornare sul plateau
Dove al rifugio ci aspetta un capretto intero cucinato solo per noi
Dopo pranzo si riparte e si scende nuovamente verso il mare
In Grecia lo sci alpinismo come lo conosciamo noi non esiste neanche (ci sono in totale un centinaio di scialpinisti abituali, e forse 4 splitboarders in tutto) e soprattutto non porta alcun profitto per il turismo ….ma George, Mike, Yannis e Christos sono uno dei gruppi più entusiasti che abbia mai incontrato, che per sola passione tiene aperto il rifugio in primavera, portando su i viveri a spalle!
Questo senza contare l’ospitalità ed il buon cibo….per cui, se mai vi saltasse in mente un idea così del caxxo, fategli un fischio, saranno lieti di accompagnarvi a fare due curve tra gli dei.