enrysno ha scritto:
Ciao Nico, ...
Ciao Enry, mi ha fatto piacere leggere due righe di spiegazione in più.
non necessariamente bisogna vederla alla stessa maniera, ma così capisco meglio.
per me la montagna è compagnia minimale (non amo i gruppi numerosi) nell'azione, ma poi la più larga condivisione possibile (per apprendere sopratutto dall'esperienza altrui)**.
non condivido i secret spot (per quanto detto prima), ma non mi importa nulla che li mettiate o meno (questo riferito ai commenti successivi al mio). la pericolosità dell'itinerario e la responsabilità sulla relazione mi pare un po' anacronistica. tra l'altro è stato argomento di discussione anche con amici guide. io penso che la montagna è pericolosa, punto e basta. in ogni uscita (anche MS) ci sono probabilità di crepare. meglio che chi lo vuol fare valuti bene le cose, non può certo essere colpa di una descrizione o di una foto se uno si è messo nei casini.
sono d'accordo che scendere derapando non è surfare ma, considerando che siamo in vena di confidenze, con la cima a 100mt o mi sparano o tiro dritto. non c'entra il desiderio di conquista (per me nullo visto che quello che faccio è già stato conquistato da molto tempo) ma è più non voler vedere l'itinerario solo come una sorta di pista non battuta. l'uscita la vedo come un tema: partenza, svolgimento, termine (ipotetico, ovvio che se non ci sono le condizioni chissenefrega) e poi porta la pelle a casa (con stile e fantasia se possibile).
alla prossima, magari in cima
**: se tanti vogliono fare il medesimo itinerario lo si può fare più volte in diversi momenti in gruppi più piccoli