Riporto un´intervista di Tone Valeruz inviatami da mio fratello, credo apparsa su Oggi.
Come fermare gli imprudenti sulla neve?
Gli uomini del soccorso alpino rischiano e a volte perdono lo vita per salvare chi ha osato troppo. E non hanno dei mezzi per volare di notte, necessari in molte situazioni RISPONDE Tone Valeruz, scalatore, sciatore estremo ed esperto di montagna
Non certo con i divieti perché sarebbe impossibile: bisognerebbe transennare la montagna, piantonare le vie giorno e notte.... Il giorno della tragedia sono sceso per la VaI Lasties con gli sci alle 16. Ho visto i segni di una valanga e tracce di ciaspole. E ho pensato che qualcuno fosse salito con lo snowboard sullo zaino per la discesa. Se è andata così, chi ha lasciato quelle impronte potrebbe aver provocato la valanga scendendo in snowboard. Tragedie come questa si verificano anche perché molti vanno in montagna con l'atteggiamento sbagliato, esaltati da immagini pubblicitarie e animati da uno spirito di competizione che acceca e cancella l'istinto. Intanto i negozi di articoli sportivi propongono l'attrezzatura per «uscire dalle piste»: un vero suicidio, se mancano l'esperienza e l'attrezzatura mentale. Sono sempre andato in montagna con una priorità assoluta: non rischiare la vita. E devo ringraziare proprio il mio istinto, che molte volte mi ha fatto fiutare il pericolo in tempo. Purtroppo l'istinto non si può insegnare. Ma a Bertolaso vorrei domandare: come mai la Protezione civile non fornisce al soccorso alpino l'attrezzatura per volare di notte? Basta poco: un faro sotto l'elicottero e un sistema di localizzazione satellitare. Non servirebbero molti soldi e il resto c'è: gli uomini sono già addestrati, le piazzole sono pronte. Con mezzi in grado di volare di notte i quattro soccorritori coinvolti nella tragedia sarebbero ancora vivi!
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Iscritto il: 01/04/2009, 18:32 Messaggi: 437 Località: Torino ne
Stef ha scritto:
Ho visto i segni di una valanga e tracce di ciaspole. E ho pensato che qualcuno fosse salito con lo snowboard sullo zaino per la discesa. Se è andata così, chi ha lasciato quelle impronte potrebbe aver provocato la valanga scendendo in snowboard.
wow senza mancare di rispetto ma è una questione si sensibilità più spicata di sherlock holmes o un sottinteso pregiudizio?
Stef ha scritto:
Sono sempre andato in montagna con una priorità assoluta: non rischiare la vita.
bhe insomma ....quando affermazioni così giungono da persone che hanno fatto l'impossibile direi che sono più adeguate al contesto giornalistico in cui sono inserite che riferite al vero... Suvvia trovo ci sia una differenza abissale tra il compiere l'estremo vero con tutte le precauzioni del caso dall'affermare che non si sia rischiata la vita...
_________________ "Libertà l'ho vista dormire nei campi coltivati a cielo e denaro,a cielo ed amore,protetta da un filo spinato"
no beh non credo che Tone abbia pregiudizi nei confronti degi snowboarder, so per certo che é stato uno dei primi della val di fassa a scendere con la tavola.
su una cosa ha ragione, troppe parole e immagini e poca prassi nel bc di oggi.
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35 Messaggi: 2652 Località: Milano
smash ha scritto:
Suvvia trovo ci sia una differenza abissale tra il compiere l'estremo vero con tutte le precauzioni del caso dall'affermare che non si sia rischiata la vita...
Effettivamente.....
La frase sullo snow mi sa che è più dettata dall'esperienza in zona che da pregiudizi.
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