Splitboard.it

Ciao,
l'anno scorso ho incominciato a fare un po di backcountry, ciaspole e tavola in spalla, sono uno di quelli ossesionati dal peso , ho preso la vecchia tavola una Madison freeride 161 custom made piuttosto rigida, è ho incominciato a trasformarla....prima di tutto ho segato via qualche pezzo e ciò fatto una bella coda di rondine e poi giù di frullino e cartavetrata a riportarla al legno, togliendo i quattro strati di vetro resina.....dopo di che ricoperta con tessuto di carbonio da 200 gr. ed una verniciatina nero opaco.
la tavola ora pesa 2,08 kg circa un kg in meno di prima. per quanto riguarda la rigidità forse un pochino a perso, ma son curioso di provarla...
vabbe, questa volevo raccontarla...

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Non c'è montagna senza vetta!

A vederla e' bellissima

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saluti!
nico

Retifico, non era fibra di vetro, ma fibra di carbonio, gli strati non erano quattro ma probabilmente 3. Il flex si è ammorbidito tanto.
Insomma se ieri ci fosse stato il sole e fossi andato al mare forse era meglio

Grazie Nico, mi tiri su un po di morale

una domanda ma in fresca il flex incide?

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Non c'è montagna senza vetta!

Complimenti per l'intraprendenza

ottima idea e lavoro secondo me, bella tavola...

Tra l'altro la stabilità della tavola a mio avviso non dovrebbe essere stata compromessa.

In fresca il flex incide sulla reattività della tavola, da quello che ho provato sulle mie gambe con tavole morbide in fresca avevo la tendenza a curvare più rapidamente ma andare anche più lento, che nel deep su pendenze non troppo sostenute può essere un problema. Ma nel tuo caso penso che il problema non si ponga.

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..La mente ostacola lo spirito..

- G i u L i a N o -

a mio parere sulla polvere una tavola più flessibile và meglio, nel senso che è più divertente, si adatta meglio alla neve e si flette con movimenti meno bruschi ed un peso inferiore.
se sei uno di quelli che sulla polvere ami andare a velocità sostenuta con raggi di curvatura prossimi a due rette parallele, un flex morbido potrebbe darti fastidio.
però la polvere è uno di quegli elementi che non portano a far lavorare l'attrezzo in situazioni limite dove si possono notare pregi e difetti.
se invece vai sul "fuoripista italiano" (intendendo anche itinerari scialpinistici) una tavola molto flessibile può essere un limite nelle uscite molto tecniche, su nevi dure o ghiacciate (magari brevi tratti) o nei traversi (sia in salita che in discesa).
detto ciò al solito vai tranquillo che ciò che fà la differenza stà sopra la tavola

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saluti!
nico

Bell'esperimento
Come peso è un bel risultato. La tavola ti sarà diventata un 145/150 o mi sbaglio?
Io avevo iniziato a fare una cosa simile partendo da una burton michi albin, segando la coda (di solito perdi 200 g), avevo fatto una V meno profonda perché le due codine così mi sembravano fragili.

Riguardo al flex io mi sono trovato molto bene con tavole con punta lunga e morbida e dall'attacco anteriore fino alla coda con una rigidità che aumenta, punta morbida che copia bene il terreno (anche quando c'è crosta o neve dura) e sostanza sotto i piedi.
In fresca sciolinare bene e velocità

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In medio stat virtus.

Skill Equipment
SnowAlp.com
Snowalp Orobie

150, 11 cm più corta.
per quanto riguarda il flex è omogeneo su tutta la lunghezza, a parte la punta che effettivamente è molto curva ed è solo di p-tex e carbonio, senza anima in legno risultando ancora più morbida.

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