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kurtsk del forum sull'argomento allenamento potrebbe dire la sua.
di sicuro spinge parecchio e facendo gare avrà tabelle più specifiche.
in più dalla sua gioca anche l'età

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saluti!
nico

Attingerò sapere da lui allora!

First of All bravo per aver portato a casa la zacup!
Il mio problema è trovare la motivazione dato che praticamente mi alleno sempre in solitaria e questa, andando a periodi alterni, non mi consente di raggiungere livelli buoni ma tiene sempre sull'accettabile non concedendo però grosse soddisfazioni! Con la stagione invernale un po' migliora ma non troppo purtroppo.

Per la Como-Palanzone io ci sono, devo sentire Gerry per capir le sue intenzioni ma mal che vada un terzo lo si rimedia, promesso che cerco di tornare un po' in forma per quella data

@nico: non so se sono particolare io ma quella storia dei battiti con me non ha mai funzionato, sia che faccio 7 km in 30', sia che ne faccia 10km in 40' sto sempre tra i 160 e i 170 bpm

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non è vero che non funziona, tutto torna, ora te lo dimostro.
7km in 30' vuol dire che corri a 4'17'' (min/km)
10km in 40' vuol dire che corri a 4'
se non fossi tra 160 e 170 btm saresti un mostro (e come vedi la media è più meno sempre quella).
tieni conto che un maratoneta dell'elite corre tra 3'10'' e 3'30''.
se l'obiettivo è preparare una gara in pista da 5.000mt allora ci può anche stare, ma se invece lo fai per salire in montagna io modificherei qualcosa.
per come la vedo io stai sempre facendo allenamenti "a tutta", abituando sostanzialmente il tuo corpo a bruciare zuccheri e lavorare al limite, e alla fine dell'allenamento anche sopra, alla soglia anareobica. Inoltre dovresti puntare ad allungare il tempo di allenamento, mezz'ora è troppo poco.
a naso dovresti avere una soglia anareobica un po' più alta della mia che si attesterà sui 165btm (o anche un po' meno).
dovrai costringerti a fare allenamenti in cui non superi i 150-155 per il medio, e i 135-145 per il lento.
quando fai il lento corri almeno un'ora, poi quando hai preso la mano puoi salire gradualmente fino a un'ora e mezza.
ti sembrerà di non fare nulla, di correre pianissimo (anche perchè passare da 4' a 5'15'' è un bel rallentare), ma passerai da bruciare gli zuccheri a bruciare i grassi (non importa che tu non sia "grasso" tutti ne abbiamo) che sono l'unica benzina a cui il nostro corpo può attingere per prestazioni lunghe nel tempo (come un'uscita in montagna, solitamente dalle 4h in sù).
poi considerato che tu hai già una buona preparazione di base alternerei sempre allenamenti di "lento" con sessioni di ripetute, o ritmi medi e veloci. variare il più possibile le uscite ci costringe a migliorare e oltretutto è meno noioso, e se ci si diverte ci si allena più volentieri.

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saluti!
nico

Premetto che come Cilum non sono uno molto propenso all'allenamento puntuale e specialistico, però nell'ultimo anno previo acquisto di un cardio frequenzimetro ho iniziato a monitorarmi costantemente, a prescindere dall'attività che faccio.
Immagino che diventerebbe uno strumento molto importante per uno\a che si allena con un certo criterio, dal mio punto di vista sono riuscito a migliorare l'alimentazione sotto sforzo (quando mangiare quando bere), i picchi di carico e scarico, le pochissimissime volte che le ho fatte le ripetute e il giusto passo in gara (di corsa per non scoppiare o tirare l'allungo finale a tutta).
Ovviamente son tutte cose che si riescono a fare anche senza cardio, ad es quando uno ha fame mangia e via dicendo. Diciamo che senza diventarne dipendenti può diventare un buon compagno di gita e allenamento.

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No non penso di rallentare così tanto, mi annoio a correre troppo piano e mi passa la voglia .
Generalmente cerco di dividere (quando mi alleno seriamente) la settimana in 3 allenamenti di carico (uno potenza con ripetute in salita, uno di fartlek o collinare di una decina di km e uno lungo di corsa in montagna/bici o gita skialp) 2/3 allenamenti di recupero (30/40' di corsa lenta a 4'30"/km circa o bici) e 1/2 di recupero. Poi a seconda del periodo aumento o diminuisco il carico. In tutto questo penso di non scendere mai sotto i 150 (non uso il cardio, misuro ogni tanto con le dita conficcate nella carotide) anche perché non so se ad allenarsi a 135/140 riesco a stimolare a sufficienza il muscolo per ottenere un effetto migliorativo, mi sa che va bene solo a buttar giù la pancia del natale
Purtroppo non sono ancora riuscito a trovare un buon testo ne sulle metodologie di allenamento ne sulla corretta alimentazione quindi mi baso un po' sulle tecniche di allenamento apprese quando correvo seriamente.
Comunque cerco di informarmi un po' su questa teoria di correre piano

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SCIALPINISMO, TEORIA DELL'ALLENAMENTO
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"...spesso si sente dire che per un buon risultato bisogna essere nel posto giusto al momento giusto; io aggiungerei che bisogna essere la persona giusta, nel posto giusto al momento giusto! Francamente credo che ogni giorno ci siano molteplici opportunità e che passino molti 'treni' su cui si potrebbe salire per avere successo... il problema è che non sempre siamo pronti a saltarci sopra!"
Eros Grazioli

Scialpinismo, teoria dell'allenamento
di Eros Grazioli
Mulatero Editore
100 pagine - 25 euro

Conoscere il proprio fisico, pianificare l’allenamento, porsi degli obiettivi, ottenere risultati.

Non esisteva un manuale specifico sull'allenamento dello scialpinismo agonistico. Una variante di questa affascinante disciplina invernale che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, provenienti da svariati altri settori: sci alpino, sci di fondo, trail running, ciclismo… Era un continuo fare ricorso a programmi di allenamento pensati per le esigenze specifiche dei praticanti di discipline simili, ma praticate in altri ambienti, ad altre quote e con diverse periodicità. La sfida di Eros Grazioli è di concentrare il focus proprio sull'allenamento per lo scialpinismo, per fornire a tutti i praticanti un manuale agile, completo, di facile consultazione ma allo stesso tempo approfondito. Dalla conoscenza e valutazione del proprio fisico, all’impostazione di un programma di allenamento, dalla corretta periodizzazione alla stesura di tabelle personalizzate, dal mental training ad alimentazione e integrazione, senza tralasciare aspetti come la vita sessuale dell'atleta o il problema del doping.
Un testo completo, tecnico e divulgativo, nel pieno stile della nostra collana Specialist, corredato da magnifiche immagini in azione e da dettagliate sequenze fotografiche per illustrare i diversi esercizi.

consiglio in realtà molto di più il secondo libro "neve" capolavoro

quel libro lo ha un mio amico ma secondo lui contiene solo una marea di ovvietà. Magari però me lo faccio prestare che qualche spunto interessante si trova sempre!

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fai come vuoi ma a 4'30'' non fai corsa lenta, nemmeno un po'


bon capito tutto, scusami ma così non potrai mai e dico mai avere un controllo dei battiti.
un cardio del cavolo da dechatlon costa si e no 20€, non dico che bisogna correre con il cardio (io tante volte faccio a meno) ma se dobbiamo parlare di ritmi, battiti, etc è necessario uno strumento di misurazione preciso.
ma per il tempo cosa fai conti a memoria i secondi?


appunto, vedrai che se riesci a correre 4'30'' a 135 battiti al minuto allora ti puoi sparare gite da 15h e tornare a valle che ne hai ancora.
alzare il ritmo del fondo lento è una di quelle robe difficilissime e che non si fà facendo solo fondo lento, ma alternando (come mi pare tu faccia) diversi tipi di allenamento.
infatti non sostengo che bisogna correre piano, ma variare molto i ritmi (e prima conoscerli).

buona preparazione

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saluti!
nico

bella davide, mi pare un buon metodo.
dalle mie ultime esperienze si trae molto vantaggio da una lettura attenta degli allenamenti già fatti (se correttamente monitorati con pochi strumenti -il cardio è uno di questi ma non solo), per quelli futuri.
tra l'altro nel cardio andrei quasi sempre ad escludere il battito massimale, spesso fuorviante per concentrarsi sul battito medio.
io ammetto che mi dà fastidio portarlo via durante attività che non siano la corsa, però ha degli indubbi vantaggi.

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saluti!
nico