pietro ha scritto:
Ho visto Plum ad ISPO e sinceramente non mi hanno convinto molto. Sono un capolavoro di meccanica ma sono anche complicati/complessi.
Secondo me l'arma vincente di Voile e Spark è la semplicità, che si traduce spesso in affidabilità. Sia "meccanica" che d'uso.
mhhh....mi trovo pienamente d'accordo su entrambi i lati:
anche io ho visto Plum ad ISPO, mi sono fatto intortare dal tipo per mezzora....quando ha finito avevo una faccia piuttosto perplessa, tanto che anche lui ha ammesso "beh, si, ci stiamo ancora lavorando comunque..."
questo senza menzionare che metallo con metallo ghiaccia....quel sistema è molto a rischio.
progredendo con le gite e con il livello alpinistico, ti rendi conto che vigono due regole di Murphy:
1: Tutto quel che può succedere....primo o poi succederà
2: tutto ciò che non c'è, non si può rompere
Per cui la semplicità paga, sia in termini di peso che di affidabilità, e dunque sicurezza.
Quando ci si trova ad assemblare la tavola su una cresta esposta, con le mani congelate ed il vento che ti tira via la roba dalle mani, persino infilare quei maledetti perni voilè negli attacchi diventa un impresa....voglio vedere fare il puzzle una tavola che si divide in otto pezzi e gli attacchi che richiedono una laurea in ingegneria meccanica...