Splitboard.it

Zona: Gruppo del Sella
Luogo di partenza: Passo Campolongo
Quota di partenza: 1.842mt
Dislivello: 1.310mt + 200mt ca
Esposizione: Est - poco Sud - Nord
Difficoltà: MSA - BSA (pochi tratti)
Fattibilità in snowboard [1-5]: 1
Fattibilità in splitboard [1-5]: 4
Materiale alpinistico necessario: picca e ramponi
Cartina: 06 o 07 Tabacco
Descrizione itinerario: Giro lungo e panoramico che concede anche alla discesa parti molto interessanti. E' un po' un "viaggietto" che percorre tutto il lato est e poi nord del Gruppo del Sella. Per l'idea ringrazio il libro di Tremolada, sempre un ottimo ispiratore.
Salita: Si parte dallo spiazzo della seggiovia del Vallon, si risale tutta la pista con poche varianti fuori fino a raggiungere l'arrivo del secondo troncone. Da qui parte un lungo traverso verso ovest sulla prima "terrazza" della Sella. Si lascia il Rif.Kostner sulla sx, mentre sulla dx si ha l'imponente barriera dolomitica (rimanere bassi con il traverso). Dopo aver passato tre valloncelli si arriva a uno slargo che culmina in un canale (vicino alla cime Le Ponte). Si risale interamente guadagnando così il secondo "terrazzo". Si prosegue verso la cima del Boè, arrivati sotto bisogna traversare verso sud-ovest proprio sopra ad una barriera rocciosa (spettacolare ma con buona neve per nulla difficile) per guadagnare la cresta che da sud porta alla cima.
Discesa: Dalla Cima proseguire a piedi o con gli sci (a seconda dell'innevamento) fino alla forcella dei Ciamorces. Scendere nel bel canale verso est e proseguire poi nella conca del Lech Dlace. Ripellare e guadagnare la prima sella a nord della Forcella dei Ciamorces (dal basso guardando la prima a dx). Questo è l'ingresso del Canale del Ghiacciaio. Il canale è ampio e le pendenze non sono eccessive, in uscita si stringe un pochino ma nulla di che. Si sbocca nella Val Mesdì che va percorsa tutta fino alla piste di Colfosco. Da qui poi raggiungere Corvara e risalire alla seggiovia del Vallon (con impianto o tramite pellata -brutta però). Scendere la parte finale della pista per tornare alla macchina
Attenzione a: Le condizioni della neve su tutti i versanti. Il Sella è un ambiente molto accessibile ma percorso da forti venti. Il traverso sotto il Boè deve avere un manto stabile altrimenti se stacca qualcosa si finisce sotto le rocce. Usare i ramponi anche per brevi tratti (discesa dalla cima alla forcella dei ciamorces) seppur semplici, uno scivolone lì non perdona.
Bibliografia e riferimenti utili: Freeride in Dolomiti - F.Tremolada - itinerario 12 Vallon pag.189 (ed. 2004)

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saluti!
nico

Data: 24/01/2015
Quota neve: dalla partenza, l'uscita dalla Mesdì (gli ultimi 100mt) c'è ma non ha fatto fondo (meglio a piedi perchè tutta pietraia).
Meteo: sole splendido, freddo e vento non fastidioso anche se presente
Tempo impiegato: 8h circa
Condizioni itinerario: In generale belle, molto belle. Alcuni tratti hanno necessità di un attenta valutazione. Il vento ha lavorato nei gironi scorsi da nord e ora da sud quindi nei canali ci sono alcuni lastroni da vento a cui bisogna fare attenzione.
Commenti: Insieme a Carlo e Samuele. Sul Tremolada "Il Vallon" è riportata come discesa. Sinceramente messa così non mi è mai piaciuta, al contrario però ho sempre avuto voglia di percorrerla in salita. Così facendo ci si inoltra su uno dei versanti meno tracciati ma cmq magnifici. L'itinerario è poi molto vario e sinuoso, a tratti quasi da ski touring, ma sà preservare momenti adrenalici (il traverso sotto il Boè fa stringere il buchetto). Dalla cima del Boè la scelta delle possibili discese è imbarazzante. Questa volta abbiamo optato per il Canale del Ghiacciaio (che non avevo mai fatto). Molto bello sopratutto per il modo di raggiungerlo (discesa + ripellata). Anche questo itinerario è riportato nel Tremolada (n.10 pag.181), non l'ho trovato particolarmente difficile, anzi. In fondo è abbastanza aperto, le uniche attenzioni sono verso il manto nevoso che passa da polvere riportata a lastre dure e un po' ghiacciate. Sorpresa finale lo sbocco in una Val Mesdì immacolata e vergine dove nessuno, ma dico nessuno era passato (come nessuno abbiamo incrociato durante l'intera giornata). Certo in uscita bisogna pure camminare per 100mt di dislivello ma il gioco vale la pena ve lo assicuro.

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saluti!
nico

altre foto

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saluti!
nico

fine foto

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saluti!
nico

bella Nico. Che periplo

bella Nico,questi son i viaggi che piacciono a me.
mi ricorda quello che ho fatto lo scorso inverno sul Sella.....

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nel dubbio discesa......

un passo avanti

In effetti trovare la val mesdí vergine è come vincere al superenalotto

Ma il traverso della piramide a sud? Mi viene paura solo a pensarci.....

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

@chemicale e alfre: grassie e a presto
@amen: grassie ma esageri, questa volta bastava un po' di fiato e un po' di tranquillità interiore (per la serie prenditela con calma!)
@enry: puro culo, pensavamo di trovarla triturata e invece nessuno ci va perché tocca sganciare e uscire a piedi gli ultimi 100mt ... io non li capisco ma meglio cosi. Il traverso a vederlo ti mette in soggezione, pero' la neve era buona (solo gli ultimi 20mt c'era ghiaccetto), abbiamo tenuto 30mt e più di distanza ma sopra non c'era grande accumulo.

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saluti!
nico

Bè sai...la maggior parte della gente che fa la mesdí è pistaiola / va col maestro/guida....però vergine vergine non l'avrei mai detto

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