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Ancora una volta siete stati d'aiuto, non avevo considerato l'eventualità (da sognatore quale sono) che una passione col tempo possa trasformarsi in qualcosa di così ostile.. A questo punto spero solo di trovare il miglior compromesso tra la gabbia cittadina e.. la guida alpina eremita!

Forse il compromesso è quello di uscire dalla gabbia cittadina, se ti sta stretta, per trasferirti vicino a dove puoi praticare le tue passioni, facendo qualsiasi lavoro, trovandolo.
Da tenere presente sempre che la guida alpina blasonata (tipo Tone Valeruz) porta la gente a fare scialpinismo estremo sul canalone Neri, la guida alpina "normale" si rompe le palle con una comitiva di casalinghe di Voghera per fare una ciaspolata alle Viote del Bondone.

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Non c'è montagna senza vetta!

a me invece è proprio questo che mi va stretto, vivere in attesa.... (nel mio caso del we), preferirei mille volte fare un lavoro che mi piace! la considerò una vera fortuna/bravura saper trasformare le proprie passioni in lavoro! secondo me è il massimo!!

ovvio che poi non è la stessa cosa, stai sempre lavorando, ma almeno fai ciò che ti piace fare!

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Non c'è montagna senza vetta!

@ macenri: io intendevo ritagliarmi il tempo all'interno della settimana/giornata lavorativa...chiaro che non è scontato e questa flessibilità è compensata da n aspetti...però come diceva la pubblicità della master card..."10 curve nella pow il mercoledì mattina...priceless" (o giro in bici, o quello che piace) ed il resto della giornata lavori meglio

Lavoro per un'azienda che opera in un mercato legato ad una mia passione sportiva, e questo in alcuni momenti rende ciò che ti circonda più piacevole, ma alla fine il lavoro deve piacere a prescindere dal settore...quindi per essere guida deve anche piacere avere a che fare con altre persone...non solamente pensare "mi piace scalare...allora faccio la guida".