Splitboard.it

Buongiorno a tutti!

Esco dal mio primo anno da splitboarder e vorrei chiedervi un consiglio vista la vostra esperienza. Ho usato una prior 164 e ho avuto molti problemi sui traversi, della serie che non stavo proprio in piedi quando i miei amici scimuniti procedevano senza battere ciglio.

Pertanto ho deciso di cambiare tavola, leggendo nel forum mi pare di aver capito che sarebbe meglio scegliere una tavola più rigida e corta (io sono 1.75 e peso 65kg). Secondo voi ad oggi quale sarebbe la migliore da questo punto di vista?

Per gli scarponi poi passerei ad un settaggio hard e anche in questo caso ogni consiglio è ben accetto

Grazie
Andrea

benvenuto nel club!!

I traversi duri sono l'ostacolo maggiore per la splitboard, non c'è nulla di peggio.
Piuttosto che cambiare tavola o setup il mio consiglio è quello di toglierla e mettere direttamente i ramponi non ci sono alternative. Anche se prendi una tavola più rigida il problema ci sarà sempre, è un discorso intrinseco tra larghezza dell'asse, morbidezza scarpone, tipologia di attacco. Con un setup hard migliori un pò le cose ma non pensare di risolverlo

Saluti

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..La mente ostacola lo spirito..

- G i u L i a N o -

per altro non penso che avere una tavola più corta migliori la situazione.. anzi!
hai meno lamina.. fai più facilmente le inversioni ma peggiori la tenuta.
Per il resto dopo anni e anni di split e setting provati.. ho trovato un decente equilibrio:
Tavola.. una vale quasi l'altra.. o comunque non è li che fai il grosso step nella tenuta laterale
Attacchi scarponi.. fanno molto:
io ho gli spark + fitwell
Ramponi.. l'arma finale, rassegnati, dovrai tirarli fuori più spesso di quanto hai fatto..
Tecnica, a volte puoi migliorare anche la tecnica, dopo un anno hai sicuramente molto margine in questo senso, anche solo piccoli sgami, dalla posizione della caviglia all'aiuto dei bastoncini (che spesso per tratti brevi uso in appoggio lato a valle della semitavola a valle... ma sono paliativi per tratti brevi.. come sopra.. ramponi e via!

MA soprattutto!! Devi decidere cosa ti piace. .forse sbagli gite!
Mi spiego.. quando parli di problemi in traverso immagino tu ti riferisca a situazione con neve ghiacciata o quasi (altrimenti il problema sarebbe solo di tecnica tua, perchè con neve morbida e traccia fai tutti i traversi che vuoi pure con la split..).
detto questo..io a parte brevi tratti o pezzi particolarmente ventati, scelgo gite in base a condizioni della neve e morfologia del percorso stesso. se ti piace fare sci alpinismo cercando soprattutto le cime, in qualsiasi condizione avere un mezzo versatile anche sui traversi, seguire i tuoi amici sciatori in traversate.. con ripellate..piani ecc...ecc.. non credo di dire una bestemmia pur se siamo in un forum di splittati.. che forse è meglio darsi allo sci!! (cosa che io ogni anno penso ma poi non faccio).

Ovviamente l'ho fatta più drastica della realtà.. ma il concetto è che per un certo tipo di scialpinismo..meglio lo sci che tutte le split con tutti i setting del mondo

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Doctor cut my finger I have to race! (Troy Bayliss 2007)

è una grande verità (e mi trovi pure d'accordo), ma solo se la si guarda dal punto di vista della prestazione.
non ci sono dubbi, almeno per me, che per fare scialpinismo lo sci sia lo strumento migliore.
però sono fermamente convinto che possa non essere l'unico.
se si desidera utilizzare altri strumenti, ad esempio la split, bisogna però armarsi di pazienza ed essere coscienti che:
-per muoversi in sicurezza in ambienti alpini seri, la split necessità di una tecnica, rispetto allo sci, migliore sia in salita e più che ottima in discesa
-cmq il mezzo sarà più lento (quindi calcola meglio i tempi e valuta la compagnia con cui ti muovi)
-cmq lo splitboarders deve essere più allenato di uno skialp
-non sempre le stesse difficoltà si possono superare con gli stessi mezzi, e quindi meglio aguzzare la tecnica e diventare più abili a riconoscere prima le diverse situazioni (rampant, ramponi, etc)
-scegliere i giusti percorsi, come dice Giamo, è sacrosanto ma non sempre è facile ed è meglio lavorare per poter superare qualche imprevisto più lentamente ma superarlo

tornando ai traversi questi i miei suggerimenti:
-le lamine non fanno "grip" in movimento l'unica cosa che tiene è la pelle
-per questo bisogna sempre cercare di non alzare mai la tavola ma farla scivolare, anche a costo di fare passi molto piccoli
-anzi più il traverso è difficile e ghiacciato più il passo dovrà essere breve
-il mezzo più adatto è una tavola molto rigida, zero rocker, solo camber (poi però non lamentarti se in discesa non ti diverti)
-più lunga ti aiuta solo se non è sciancrata altrimenti meglio rimanere su misure medie
-cmq credo che la tecnica, se parliamo di split, faccia il 90% quindi non andrei a scegliere una tavola solo perchè performante in salita
-discorso diverso il giorno che da split si passa agli sci (mai fatto quindi tiro a indovinare), a mio avviso la larghezza ridotta dell'asse e la sciancratura più contenuta farebbero filare uno splitboarder a manetta

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saluti!
nico

mi trovo d'accordo un po con tutto ciò che dici, in particolare queste due cose!
Ovviamente non c'è niente di "impossibile" in senso stretto con la split, sia chiaro.. ma se vai con amici skialper, del genere che intendo io..
A-non si fanno neanche il problema di analizzare preventivamente la gita per quanto può essere la sua difficoltà a farla in split (per morfologia e condizioni)
B-una volta se hai problemi o sei lento ti aspettano.. la seconda ti dicono di stare a casa

io nel mio giro mi muovo bene perchè nonostante ogno tanto la split sia un handicap.. poi recupero, o cmq ho del margine da giocarmi. Inoltre.. se un giorno dovessi davvero darmi agli sci.. poi li seminerei tutti!!!

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Doctor cut my finger I have to race! (Troy Bayliss 2007)

ciao andrea, benvenuto!
giamo ha riassunto in poche righe anni di esperienza, prove, smadonnamenti e c**o stretto.
Se ti capita di avere tra le mani "uomini e neve" di martino colonna, leggiti cosa dice Xavier de la Rue approposito dell'uso split/snowboard vs ski.

Poi chiaro che tutto si puó fare. Io a volte faccio delle strusciate incredibili o mi trovo a pensare: ma che caz... me lo fa fare di andare li???
Una volta in un traverso mi son trovato su neve ventata coi rampant che non mordono e sotto un bel salto... un diagonale di soli 150 metri di ansia che mi hanno segnato la testa.
Non era una gita impossibile... gli altri passan via sciolti, attenti ma sciolti.
Io no. Ci ho messo mezzora.
Non potevo mettere i ramponi perché era una placca da vento che sfodava: il classico posto sbagliato. Ho avuto gran fortuna.

Sul setting: io sono arrivato all' hard e faccio fatica a tornare indietro. Qui sul forum ci sono (e ci saranno) molte discussioni su hard/soft e derivati. Io mi trovo bene con scarpone skialp (tlt5/6) e attacchi spark dyno. Ció nonostante non arrivo alle prestazioni degli sciatori, e neanche mi interessa. Lavoro di tecnica ma anche molto di testa: sapere che se sbaglo non ho appello é moooolto differente rispetto a situazioni in cui se scivoli al massimo sti scazza perché devi rifare il dislivello.

alex

quello della tenuta sui traversi con neve dura o ghiacciata e' la grande pecca della split,forse neanche con il setup hard non si risolve credo,io sono con soft setup,quando vado con gli amici skialp dove io devo mettere i rampant e poi vado ma con grossissime difficolta' e rischi loro passano in scioltezza senza rampant...la split e' cosi' prendere o lasciare

Benvenuto! L'hard(o) migliora a mio parere un po la situazione rispetto al soft, ma devi avere un buon set-up: o il dynafit o le piastre Voilé nuove di pacca. Le piastre sono in lega di alluminio e con l'uso in salita tendono via via ad allargare il foro di passaggio del pin (che è di inox, + duro). Con il gioco che ne deriva sei daccapo. In ogni caso come detto e ripetuto dai soci non si può pretendere più di tanto da delle padelle larghe 130/140 mm., meglio mettere i rampant quando senti puzza di zolfo.

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***IN POWDER WE TRUST***
http://bonattiisgod.blogspot.it

Ognuno ha la propria ricetta ed il suo punto di vista credo sia giusto così, io ho migliorato molto l'approccio ai traversi con l'assetto hard, ho fatto poca fatica perché in pista l'ho sempre usato, ma quello da solo non basta, ci vuole tanta e ancora tanta pratica, con la quale oltre alla tecnica, si va a migliorare molto la sensibilità che ti permette di sentire le mezze tavole sotto i piedi, a dosare la forza che metti nei passi che fai, soprattutto impari a capire prima che proprio non tengono e che è il momento di mettere rampant o i ramponi, perché rischiare a volte può essere molto pericoloso! Concordo con Gianmo, se vai con gli sciatori, non puoi usare gli stessi parametri di valutazione sulle gite e devi avere un 30% in più di allenamento rispetto a loro

Mata

Una domanda... con sto caldo come cavolo vi vengono in mente i traversi ghiacciati?

in fondo ci facciamo un sacco di "guerre" su sti settaggi, ma credo che il problema maggiore sia l'asse (cioè larghezza, flex e sciancratura).
quando i miei amici sciatori passano dai loro sci larghi (perchè paragonati a quelli da gara) a quelli larghissimi (cioè si e no 1cm e più in meno della split peccato con raggi di sciancratura e flex totalmente diversi) bestemmiano in 12 lingue e se potessero monterebbero anche le catene (ma non lo fanno perchè tra skialp montare i rampant equivale ad ammettere che sono eunuchi).

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saluti!
nico