Splitboard.it

io al contrario quando sono al limite trovo più opportuno fare passetti corti...mantengo un controllo migliore sulle mezze tavole.
in generale nei traversi la tenuta della tavola a monte non è un grande problema, il vero problema è quella a valle.
usare il dynafit migliora di molto le cosa, almeno io mi sento allo stesso livello degli sci (anzi spesso passo dove non passano loro, ma questo accadeva anche con gli spark e i fitwell però penso sia più dovuto alla minor propensione del singolo a "rischiare" o a rifugiarsi subito nel rampant).
In generale però trovo d'aiuto:
- scaricare il peso sui bastoni
- mettere il bastone a valle sotto la punta della mezza tavola per sostenerla
- fare passettini brevi per evitare che la mezza tavola scivoli (poi va calibrato in base anche al terreno: se individuo un punto con la neve che tiene di più, come ad esempio una gobbetta di crosta su un traverso liscio, cerco di sfruttarla)
- quando c'è la crosta dura liscia se vedo che si rompe cerco di sfondarla con qualche bel colpo (tecnica che può valere ovviamente solo per brevi tratti)

Ahhhhh i traversi...brutta bestia.

Li divido in 3 categorie

- traverso da neve ventata che sembra cartone, a tratti sfondoso: in quel caso cercare di pettinare al meglio le pelli facendole scivolare e non sollevandole, gran consiglio di Nico che ha funzionato

- traverso su neve compatta da fusione e rigelo portante: idem come sopra ma con rampant oppure ho trovato utile cambiare direzione più spesso alternando meglio lo stress delle gambe.

- traverso duro e liscio tipico primaverile portante: metti i ramponi e via e fregatene delle tutine che salgono con gli sci da fondo come missili

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..La mente ostacola lo spirito..

- G i u L i a N o -

Oltre a quello che avete gia detto, io trovo giovamento cercando di non caricare il peso in avanti, viene spontaneo farlo, e cerco di tenere il baricentro centrale se non addirittura sulle code. Dam

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- salire senza invertire le mezze tavole per essere facilitati nelle inversioni

Ciao, scusa stavo sbirciando...perché dici ciò?

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Paperinik77
"Solo tentando l'impossibile lo si può rendere sperabile" cit. Dott. Claudio Costa

Ciao,
volevo chiedervi se era una boiata utilizzare sui traversi una tecnica di questo tipo: sci a monte con cui si cerca di far prendere la lamina e sci a valle "a piatto" cercando di trovare aderenza con le pelli. Non credo si essermela sognata io...forse me l'avrà detto qualche amico skialp...e provandola una delle ultime volte mi sembrava anche funzionare...

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Paperinik77
"Solo tentando l'impossibile lo si può rendere sperabile" cit. Dott. Claudio Costa

hei ciao,
io sapevo il contrario (sci a valle che morde di lamina e sci a monte che usa la pelle) ma effettivamente mi ritrovo spesso a lavorare come dici tu.
Ottimo il consiglio di Dam: effettivamente viene di scaricare il peso portandosi avanti... ma questo riduce sia la tenuta della pelle, sia della lamina, nonché affatica di bestia
alex

Perché nelle inversioni ad un certo punto, quando sollevi lo sci da portare a monte, sei "sospeso" sulla lamina interna dello sci a valle, e normalmente essendo la lamina interna dritta ha piú "grip". Io personalmente salgo con gli sci invertiti perché non piego i blocca tavola voilé, se mi trovo nella situazione in cui servono le mezze tavole invertite metto i ramponi. O cado

Secondo meil problema nasce dalla larghezza dello sci. Comunque in certe occasioni nelle inversioni si dovrebbe mettere lo sci un pelo con la punta verso monte e non appoggiare sulla lamina ma sulla pelle con sci piatto. Ovviamente dipende dalla pendenza. Casomai rampant. E PS lamine sempre come un bisturi.

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Ma voi tirate anche la lamina interna quando fate manutenzione?

Si certo. Quando sali sono due sci. Quindi per forza due lamine da fare.

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