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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 10:26 
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Iscritto il: 14/03/2009, 8:55
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Parolone ah...
peró a leggere e guardare le vostre avventure la voglia di approcciare a certe linee (o semplicemente cimentarmi in qualche OSA) é diventata insistente. Cosí mi chiedo quale sia il percorso per arrivare a realizzare tagli viaggi.

La cosa su cui vorrei migliorare fin da subito é la tecnica in discesa sul ripido (beh intendiamoci sui 40 gradi sarebbe giá un grande obiettivo per la prox stagione) su nevi difficili, ghiacciate e crostose. Pensavo di prendere qulc ora di lezione ma nn vorrei buttare i quattrini visto che 35 euro l'ora non sono pochi. Come faccio a sapere se il maestro é o meno all'altezza di trasmettermi quello che mi serve?
Ci sono altre alternative?

Grazie alex


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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:08 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35
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Io se vuoi ti spiego come evitarlo il ripido :mrgreen:

A me il ripido non ispira proprio, quantomeno non in questo "periodo" della mia vita snowboardistica, anche se in passato qualche OSA e qualche ripido li ho fatti.
Sul come imparare ad affrontare i vari tipi di neve mi viene solo da dirti esperienza esperienza esperienza, per il ripido non so bene.
Neanche sul maestro so bene cosa dirti, l'unica volta che ho preso un maestro avevamo chiesto che fosse anche guida perchè ci serviva per un certo tipo di attività e devo dire che è stato piuttosto utile.


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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:15 
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Iscritto il: 17/03/2009, 10:03
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http://snowclimbing.blogspot.com/2007/05/19-20-fletschhorn.html

un ottimo approccio è non andare con una burton clash senza lamine e con attacchi freestyle che sporgevano pure dalla lamina back... oppure impara a usare bene la picca per fermarti :D

dalla mia poca esperienza cmq un buon approccio è andare per gradi, non tanto di ripido quanto di esposizione.. così puoi farti i tuoi bei scivoloni con comodo e senza morire ;) la mia fortuna è di avere degli amici tonici con cui andare, il materiale cmq conta parecchio..

il ripido è una cosa che mi attrae moltissimo... moh c'è anche il Vip sul forum :D ;)
mitici..

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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:31 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35
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:eek: complimenti!

Hai poi scoperto cosa fosse quell'ogiva rossa? Un "segnale" per rilevazioni geografiche/topografiche?

P.S: le foto possono essere in generale belle o brutte (e le tue sono belle) ma non c'è nulla di più brutto di una foto con l'ombra del fotografo nell'inquadratura.


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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:41 
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Iscritto il: 17/03/2009, 10:03
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pietro ha scritto:
:eek: complimenti!

Hai poi scoperto cosa fosse quell'ogiva rossa? Un "segnale" per rilevazioni geografiche/topografiche?

P.S: le foto possono essere in generale belle o brutte (e le tue sono belle) ma non c'è nulla di più brutto di una foto con l'ombra del fotografo nell'inquadratura.


Quel giorno ero troppo impegnato a non morire, foto non ne ho fatte io, ah si.. una in cima.. :P

cmq frequentando un pò la falesia di arrampicata di simplon dorf (li sotto) ho scoperto che è una zona dove si esercitano i militari sfizzeri scusate l'OT..

cmq quest'anno abbiamo fatto una simil ripidata, molto meno estrema, ma FAVOLOSA, anche per la neve trovata...mio di la più bella surfata della mia vita.. fatta con la split e attacchi skialp
http://snowclimbing.blogspot.com/search/label/SNOW-RIPIDO

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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:48 
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Iscritto il: 07/05/2009, 12:49
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Località: Dolomiti (ogni tanto anche altri bei posti con belle montagne alte piene di powder)
Premesso che neanche io vado in cerca del ripido di proposito, tanto meno se la neve è dura…ma è abbastanza naturale che ad un certo punto uno voglia cimentarsi con qualcosa di più difficile, cedendo un po’ al lato alpinistico del nostro “sport”, magari sacrificando anche il piacere della discesa….
Il massimo è trovare un pendio ripido con neve buona…e poco rischio valanghe….ma sappiamo che è quasi un’utopia…
Inoltre è bene essere capaci di affrontare tratti ripidi e anche nevi difficili….altrimenti potrà capitare di dover rinunciare a discese bellissime ma magari con alcuni tratti problematici…
Come allenarsi al ripido: non credo che esistano maestri ufficiali….forse qualche guida alpina forte per gli sci….ma per la tavola non so…..
ci si arriva per gradi…certo guardando i video dei forti si possono carpire certi segreti….ad esempio come atterrare morbidi dalle curve saltate….e farle saltate il meno possibile!
Di positivo c’è che con le piccozze in molti casi forse scendiamo più in sicurezza degli sciatori
Resta il fatto che tra una discesa a 50° dura e una a 40° con la fresca non sceglierò mai la prima!

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco


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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:50 
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Iscritto il: 17/03/2009, 10:03
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enrysno ha scritto:
Resta il fatto che tra una discesa a 50° dura e una a 40° con la fresca non sceglierò mai la prima!


non posso che non quotare

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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 12:10 
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Iscritto il: 24/02/2009, 21:35
Messaggi: 2652
Località: Milano
Se eri al Sempione allora è sicuramente un'ogiva di un proiettile di cannone da esercitazione. Gli svizzeri si esercitano sul serio e tirano delle gran cannonate, più di una volta al sempione ho dovuto cambiare gita perchè un versante era chiuso per esercitazioni militari.

Guarda qui le ultime foto: quel giorno siamo saliti tutta la mattina accompagnati dal rombo dei cannoni. Al pomeriggio poi erano tutti al bar con i carri parcheggiati in bella fila :mrgreen:


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 Oggetto del messaggio: Re: approcciarsi al ripido
MessaggioInviato: 26/10/2009, 14:31 
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Iscritto il: 17/03/2009, 10:03
Messaggi: 1074
ehehehe.. la neutrale svizzera

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