Splitboard.it

in un paio di post l' ho citato.

Trovo molto interessante questo alpinista che si racconta molto intesamente.

Ho ri-letto recentemente "Questo gioco di Fantasmi" edizioni Vivalda
Un buon libro nel quale racconta il proprio viaggio evolutivo di alpinista e di uomo (anche la traduzione non 'e male).
Avendo letto questo libro prima di leggere "la morte sospesa" ho avuto la forte impressione che le parole che scrive siano davvero il risultato di pensieri maturati a valle di imprese nate @cavolo e finite peggio ma, con gran CULO, non troppo peggio.

Nelle pagine di questo autore/alpinista trovo alquanti spunti di riflessione anche se poi:
1) nn c' entra una cippa con la splitboard
2) ci sono sicuramente altri (autori e/o alpinisti) altrettanto (e molto di pi'u) degni di nota.


Lo consiglio anche per farsi due sane risate
alex

e qualche brivido freddo lungo la schiena.....

io ho letto prima "la morte sospesa" e poi "questo gioco di fantsmi" e devo dire che il secondo mi è piaciuto di più come libro, il primo è agghiacciante

anche io ho letto prima la morte sospesa
bello anche il film
credo che tutti, dopo un libro o un film del genere, oltre ad avere la pelle accapponata, abbiano pensato "cacchio questo qua è un mostro....è riuscito a fare una cosa incredibile pur di sopravvivere" (per chi non lo sa il personaggio, con una gamba rotta è riuscito ad uscire da un crepaccio, non da sopra ma da sotto, già qua gran culo....comunque ripeto con una gamba spappolata si è fatto un ghiacciaio e un sentiero sassoso in discesa da solo, con poco o niente da mangiare e da bere per una settimana...)
quindi tanto di cappello per la volontà del tipo, molti altri non sarebbero usciti vivi

l'altro libro però rivela la vera natura di Simpson....uno che definire avventato è poco....già da giovanissimo con capacità ed esperienze di sicuro non al livello dei migliori si lanciava in imprese difficilissime....è come se io andassi a chamonix e come prima cosa tentassi la discesa del nant blanc....sarebbe assurdo no?, magari senza conoscere bene la via si salita e quella di discesa...

probabilmente non è l'unico che pensa "in qualche modo me la caverò perchè sono forte di testa"....può anche essere, però quel modo di affrontare le sfide mi sembra veramente troppo avventato

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fuggiamo dal grigio e tuffiamoci nel bianco

Io ho fatto il percorso inverso:
prima "Questo gioco di fantasmi" e poi "La morte sospesa" ed infine il film.

JoeSimpson 'e veramente un personaggio di cui discuterei per ore.
E mi piacerebbe conoscerlo. (l' ho visto al TrentoFilmFest ed 'e un tappo!!!)

Sicuramente non 'e l' esempio da seguire. Eppure se leggi il primo capitolo di "Questo gioco di fantasmi" (alea iacta est) e l' ultimo ti rendi conto di quanto sia maturato sia come uomo sia come alpinista. Certo mica tutti hanno il suo culo; e altrettanto mica tutti hanno la lucidit'a di darsi del cretino per una vita intera continuando a stare li sospeso tra muerte e vita.

Io fossi amico di Joe gli direi: sei un coglione; ma quando andiamo a fare una via in cordata assieme (magari per'o su qlcs di mooooolto facile )

Come scrittore di montagna lo apprezzo molto perch'e ogni volta mi mette li sulla via appeso alle picche con il culo stretto 10 metri sopra una protezione inutile a pensare "cosa cavolo faccio ora?!?!" anche se il ghiaccio non so minimamente cosa sia.

Mi fa ridere e sudare freddo in 2 capoversi. nel mio immaginario 'e e rimane un uomo-alpinista-scrittore fine a se stesso.

mah....io invece credo che il compagno di cordata non solo deve essere bravo e affidabile, ma deve anche esserci affinità di carattere, altrimenti possono venire fuori grossi problemi

e non solo di cordata....anche per fare una gita di snow-alp magari un po' impegnativa....

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