Lo scorso week-end ho potuto mettere un po' sotto stress la "stuzzi", mia prima e nuova split auto-costruita con il kit voilé: in una bella traversata al lago Ritom, ho potuto pellare e ripellare varie volte, provando la tavola in diverse condizioni, sia di salita che di discesa, così ora posso dire che..funziona!..e posso condividere con voi il risultato del lavoro. Mi rimane "solo" da imparare a fare la voltamaria contenendo il panico, che ora sale in maniera esponenziale all'impennarsi del pendio (grazie Cedro per i rampant!)
La sensazione della pattinata al posto della ciaspolata è più bella, il gesto è aggraziato e perfino la fatica complessiva della gita mi sembra molto più accettabile con il nuovo mezzo, ma questi pregi voi già splittati li conoscete bene, così ecco qualche dettaglio:
ho pubblicato le foto del bricolaggio della "stuzzi" su Picasa, qui:
https://picasaweb.google.com/andreaboll ... MANDIKKIO#Purtroppo durante la costruzione la macchina fotografica è andata in riparazione, così ho ovviato il più delle volte con foto da cellulare. Mancano le immagini della posatura delle lamine nella resina, ma le mani mie e di Sergio erano piene di epossidica e impegnate nella delicata fase, così niente scatti per questo momento, come per altre fasi marginali, già ben spiegate in rete e sulle istruzioni di voilé.
La tavola prende il nome "stuzzi" dagli stuzzicadenti utilizzati per tenere correttamente in sede le lamine in fase di asciugatura.
La costruzione della tavola è stata possibile solo grazie alla costante e crescente voglia di realizzarla, alla fortuna di conoscere Sergio, falegname per passione, alpinista e "ultimo dei romantici" che mi ha assecondato in questa idea. Fondamentali tutti i suggerimenti disponibili su questo forum e su quello americano. Grazie Pietro per le forniture e gli utili consigli, ma soprattutto per la passione che spendi a favore di questo bel modo di andare in libertà per i monti.
Come scritto da più parti, costruirsi la tavola non è una questione di risparmio economico. A conti fatti, con quello che ci si mette si può prendere un usato. Ad ogni modo questo lo sapevo già in partenza, ma a me interessava scoprire ciò che non conoscevo. Ho speso in totale 394 euro per kit, pelli, rampant, lamine e resina. I materiali necessari alla lavorazione erano già disponibili presso il laboratorio di Sergio (impensabile acquistarli e imparare a usarli). Il lavoro è durato circa 5 sabati di brutto tempo, a volte mezze giornate, altre volte giornate piene, più qualche sera a rifare il fondo, sciolinare e tirare le lamine. Ora ho da sfruttare la stuzzi, ma ho già voglia di costruirne la sorella maggiore!
Ecco un'anteprima
Se avete impressioni e curiosità, scrivete!
Andrea